Luca Vitone – Souvenir d’Italie – (lumières)

Informazioni Evento

Luogo
PONTE DI GALLIERA
via Matteotti , Bologna, Italia
Date
Dal al
Vernissage
13/12/2014
Contatti
Sito web: http://www.onpublic.it/
Artisti
Luca Vitone
Curatori
Martina Angelotti
Generi
arte contemporanea
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In occasione di ON 2014 Luca Vitone è stato invitato a confrontarsi con Bologna e la sua storia realizzando un’opera site specific per lo spazio pubblico della città.

Comunicato stampa

In occasione di ON 2014 Luca Vitone è stato invitato a confrontarsi con Bologna e la sua storia realizzando un’opera site specific per lo spazio pubblico della città.

Da questo invito nasce "Souvenir d’Italie (lumières)": una luminaria pubblica, composta da cinque sculture luminose monumentali, collocata sul ponte che attraversa i binari della Stazione Centrale di Bologna, che rimarrà accesa dal 13 dicembre 2014 al 31 gennaio 2015.
L'opera prosegue una ricerca che Vitone porta avanti da tempo sul paesaggio italiano, visibile e sommerso, con riferimenti a memorie storiche, vicende politiche, caratteri architettonici e modalità di fruizione collettiva.
"Souvenir d’Italie (lumières)" è composto da una sequenza di tre forme simboliche che hanno attraversato la storia e hanno caratterizzato culture diverse, dal culto di Isis dell'antico Egitto al dio sole greco e romano, passando per le religioni monoteiste e a tutte le relative eresie e diversioni. In particolare il triangolo, l’occhio e il circolo di raggi sono forme semplici e potenti che valgono sia singolarmente (la perfezione geometrica del triangolo, l'occhio umano e divino, i raggi del sole, del divino e la luce stessa) che combinati in forme composite.
Da due speciali punti di visione, tra via Matteotti n. 4 e 6 e in via Indipendenza all’altezza della fermata degli autobus davanti all’Autostazione, le tre forme viste in prospettiva per un attimo combaciano l’una con l’altra, formando il simbolo massonico adottato dalla Loggia P2, il cui progetto eversivo è tragicamente legato all’attentato che ha provocato la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna.

La memoria di quel giorno è ancora viva ed è una parte importante dell’identità di Bologna e del senso di condivisione che lega la sua cittadinanza.
Vitone dedica quest’opera alla memoria collettiva, memoria d’elefante che tutto contiene e nulla dimentica, e a tutte le nostre memorie personali, frammentate e lacunose, parziali e partigiane, dirette o ereditate, proponendosi come monito, promemoria e vera e propria lampadina accesa sulle tante storie sotterranee e occultate del nostro Paese che ancora continuano e riverberano sul presente e su cui dobbiamo pretendere che venga fatta piena luce.

A public lights, consisting of five bright monumental sculptures, located in Via Matteotti on the bridge that crosses the rail of the Central Station of Bologna. The work goes on a research that the artist has been carrying on for a long time, in reference to historical memories, political events, architectural character and mode of collective fruition. It consists of a sequence of three symbolic forms that have gone through the history and have characterized different cultures, from the ancient Egypt through the monotheistic religions to all its heresies and deflections. In particular, the triangle, the eye and the circle of rays are simple and powerful shapes that can mean both individually and combined in different ways. From two special points of view though, in via Matteotti 6 and in via Indipendenza at the bus stop in front of the Autostazione, the three forms seen in perspective fit together with each other, forming the symbol adopted by the Masonic Lodge P2, whose subversive plan is tragically tied to the attack which caused the massacre of August 2, 1980 on the first track of the Bologna train station. The memory of that day is still alive and it is an important part of the identity of Bologna and of the sense of sharing that unites his citizenship. The artist Luca Vitone dedicates the work 'Souvenir d'Italie - (lumières)' to the collective memory, the memory of an elephant that contains everything and forgets nothing, and all our personal memories, fragmented and incomplete, partial and partisan, direct or inherited, proposing as a warning, as a reminders and real light bulb turned on many underground and hidden stories of our country that still continue and reverberate on the present and on which we should expect to be fully clarified.