Luca Vernizzi – Il ritratto, il volto, l’identità

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CIVICO DI BORMIO
Via Buon Consiglio, 25, 23032 , Bormio, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
28/06/2018

ore 18

Artisti
Luca Vernizzi
Curatori
Elisabetta Sgarbi
Uffici stampa
ROSI FONTANA
Generi
arte contemporanea, personale

La rassegna si svolge in occasione della diciannovesima edizione de La Milanesiana, prestigiosa manifestazione d’arte, letteratura, filosofia, teatro, musica, cinema e scienza voluta e promossa da Elisabetta Sgarbi.

Comunicato stampa

Si inaugura a Bormio (SO), giovedì 28 giugno alle ore 18.00 presso il Museo Civico, la mostra di Luca Vernizzi “Il ritratto, il volto, l'identità” in collaborazione con Ciaccio Arte e Rotary Bormio Contea. La rassegna si svolge in occasione della diciannovesima edizione de La Milanesiana, prestigiosa manifestazione d'arte, letteratura, filosofia, teatro, musica, cinema e scienza voluta e promossa da Elisabetta Sgarbi.

Durante l'inaugurazione, e in virtù del tema, il ritratto, sempre affrontato da Luca Vernizzi con una cifra inconfondibile, l'artista è chiamato a dialogare con Paolo Crepet, nell'incontro coordinato da Paola Romerio Bonazzi.

Luca Vernizzi, artista noto, ma soprattutto per la ritrattistica, presenta al pubblico diciotto ritratti, fra cui sedici di personaggi illustri come Walter Bonatti, Giorgio Armani, Giulietta Masina, Walter Chiari, Alberto Lattuada, Giulietta Simionato, Valentino Bompiani, Mario Tobino, Silvio Ceccato, Umberto Veronesi, Giovanni Testori, Valentina Cortese, Mariuccia Mandelli (Krizia), Elisabetta Sgarbi, Giuseppe Sgarbi e Giorgio Bocca. A questi sedici si aggiungono due ritratti più intimi: quello della nonna materna e quello dell'amico Renato Migliavacca, dal titolo Uomo che fuma il sigaro. L'artista colloca i suoi ritrattati in uno spazio incondizionato, privo di elementi contingenti, per esaltare l'essenza del soggetto. Emerge un profondo senso di solitudine, consonante con il tema di questa nuova edizione de La Milanesiana: Il dubbio e la certezza. Saranno esposte, inoltre, le due versioni (terracotta e bronzo) di un ritratto a Picasso; quattro grandi tavole, raffiguranti altrettanti getti d'acqua, con i quali l'artista ha inteso dimostrare, come domanda sul mistero dell'identità, che è possibile realizzare, oltre che dell'uomo, il ritratto di ogni cosa di questo mondo.

La mostra di Luca Vernizzi, Il ritratto, il volto, l'identità, resterà aperta fino all'8 luglio, con orario 10:00 – 12:30 e 15:00 – 19:00. Sarà possibile visitarla tutti i giorni, escluso il lunedì mattina (orario di chiusura del museo).

NOTA BIOGRAFICA

Luca Vernizzi, figlio d'arte di pittori emiliani, nasce a Santa Margherita Ligure nel 1941. Il padre, Renato Vernizzi, faceva parte dello storico gruppo dei Chiaristi. Compie studi classici e artistici e dopo quattro anni di critica d'arte al “Corriere della Sera”, nel 1968 esordisce, presentato da Emilio Radius, con una mostra alla Galleria Pagani di via Brera a Milano. La prima grande esposizione all'estero gli viene allestita al Museo d'Arte Moderna di Saarbrücken nel 1975, e nello stesso anno gli viene affidato l'incarico di docente all'Accademia di Brera, incarico che si protrae fino al 2013. Successivamente, nel 1979, il Comune di Milano patrocina un'ampia rassegna di sue opere nelle Sale dell'Arengario, oggi Museo del Novecento; e, due anni dopo, viene allestito un suo florilegio di ritratti a personalità di grande rilievo con testi introduttivi di Riccardo Bacchelli, Ruggero Orlando e Alberto Bevilacqua. Nel 1988 entra a far parte degli artisti della Compagnia del Disegno di Milano, dove Giovanni Testori scrive il testo introduttivo per la mostra del 1992. Del 1995 è una rassegna alla Galleria Nazionale Ataturk, ad Ankara e, nel 1996, agli Archi Imperiali della Città Proibita, a Pechino. Nel 2004 l'Ambasciata d'Italia promuove l'esposizione di tre grandi dipinti al Centro Culturale Borges di Buenos Aires. Nel 2011 vince il Concorso per l'installazione a Roma di un monumento in onore del Pontefice Giovanni Paolo II al Santuario del Divino Amore, a cura di Alfredo Paglione; testo, in pubblicazione correlata, di Elena Pontiggia. Nello stesso anno è invitato da Vittorio Sgarbi alla 54. Biennale di Venezia, Padiglione per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Nel 2016 gli viene allestita, con testi introduttivi di Sandro Mancini, Elena Pontiggia ed Elisabetta Sgarbi, un'ampia esposizione alla Triennale di Milano.