Loris Cecchini – Aerial boundaries
In occasione della Notte Bianca di Firenze del 30 aprile 2012, la Fondazione Palazzo Strozzi presenta la nuova installazione dell’artista italiano Loris Cecchini, appositamente pensata per il Cortile di Palazzo Strozzi: un insieme di grandi forme scultoree sospese che entreranno in dialogo con le misure perfettamente geometriche di questo luogo simbolo del Rinascimento fiorentino.
Comunicato stampa
In occasione della Notte Bianca di Firenze del 30 aprile 2012, la Fondazione Palazzo Strozzi presenta la nuova installazione Aerial Boundaries dell’artista italiano Loris Cecchini, ideata per il cortile di Palazzo Strozzi e curata da Franziska Nori, direttore del Centro di Cultura Contemporanea Strozzina.
L’intervento di Loris Cecchini è costituito da un insieme di grandi forme scultoree sospese all’interno del cortile del palazzo, ognuna formata da centinaia di moduli specchianti. Tramite il loro assemblaggio l’artista crea una concatenazione di elementi che in alcuni punti si condensano formando nuovi volumi e in altri si dissipano lasciano spazi vuoti che rendono la scultura permeabile alla vista. Attraverso le molteplici superfici specchianti l’opera interagisce con la realtà che la circonda, riflettendo l’immagine dell’architettura rinascimentale, il cielo e la luce naturale filtrata dal cortile, ma anche lo spettatore stesso che dal basso volge il suo sguardo verso l’alto. Aerial Boundaries fornisce al pubblico diversi livelli di esperienza, individuale e collettiva. In un doppio movimento di costruzione e decostruzione, l’installazione gioca sull’incerto rapporto tra la geometria degli elementi e la perdita di un preciso rapporto di dimensioni e distanze.
Cecchini sviluppa l’installazione sulla base del concetto dei Solidi Platonici, fondamentale per la storia dell’arte e della filosofia occidentale, dall’Antichità al Rinascimento fino ad oggi: sono poliedri regolari, forme geometriche tridimensionali interpretate da Platone come simboli della perfezione matematica e concettuale che servivano come tramite conoscitivo tra i disordinati fenomeni naturali e la perfezione del mondo delle idee. Durante la storia della cultura occidentale i Solidi Platonici sono stati utilizzati dai filosofi antichi fino ai primi astronomi moderni come elementi basilari per la spiegazione della struttura cosmologica e hanno rappresentato una delle principali chiavi di lettura delle riflessioni filosofiche e artistiche neo-platoniche dell’Umanesimo quattrocentesco. Oggi li accoglie il cortile di Palazzo Strozzi, uno dei luoghi simbolo della tradizione del pensiero filosofico e artistico rinascimentale, per presentarli, attraverso la visione di un artista dei nostri giorni, al pubblico.
L’opera di Loris Cecchini si inserisce all’interno del programma di installazioni di arte contemporanea ideate dal Centro di Cultura Contemporanea Strozzina per il Cortile di Palazzo Strozzi, che è la piazza-galleria del centro storico di Firenze, un luogo che la Fondazione Palazzo Strozzi, grazie a un vasto programma di eventi culturali, è riuscita a restituire alla città come spazio dinamico, centro di attività che si susseguono durante il corso di tutto l’anno. Tra gli artisti coinvolti dal CCC Strozzina, ricordiamo il cinese Wang Yu Yang (Artificial Moon, 2008), lo svizzero Yves Netzhammer (Inventory of Abstraction, 2009), il maestro italiano Michelangelo Pistoletto (Metrocubo d’Infinito in un Cubo Specchiante, 2010), il collettivo austriaco Numen/ForUse (Tape Florence, 2011).
Loris Cecchini è nato a Milano nel 1969, vive e lavora a Prato. Negli anni ottanta frequenta l'istituto d'Arte a Siena, per poi proseguire la sua formazione artistica, tra il 1989 e il '91, all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Tra il 1991 e il '94 completa gli studi presso l'Accademia di Brera, a Milano. Ha tenuto mostre personali in varie gallerie e spazi museali: Kunstverein di Heidelberg, Germania, 2001; Fondazione Teseco di Pisa, 2002; Quarter, Firenze, 2004; Palais de Tokyo, Parigi, 2004, 2006 e 2007; Shanghai Duolun MoMA, Cina, 2006; PS1 MoMA, New York, USA, 2006; Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2009, Musée d'art moderne, St.Etienne Metropole, Francia, 2010; Galleria Continua / Le Moulin, Boissy-le-Chatel, Francia, 2011; Fondazione Edorado Garrone, Genova, 2011. Tra le rassegne e mostre collettive: XIII Quadriennale di Roma, 1999; Video Virtuale-Foto Fictionale, Ludwig Museum, Colonia, Germania, 1999; Biennale di Taiwan, Taipei, 2000; 49° Biennale di Venezia, 2001; Ouverture, Palais de Tokyo, Parigi, 2002; Orizzonti, Forte Belvedere, Firenze, 2003; Object versus design, Musée d'art moderne, St.Etienne Metropole, Francia, 2004; VI Biennale di Shanghai, Cina, 2006; The Freak Show, Musée d'Art Contemporain, Lione, 2007; XV Quadriennale di Roma, 2008; The New Décor, Hayward Gallery Londra, 2010; In Context, Goodman Gallery Project Space, Johannesburg, Sud Africa; PastPresentFuture – Highlights from the UniCredit Group Collection, Yapı Kredi, Istanbul, 2010; L'arte della ricerca: cultura scienza evoluzione, MACRO Testaccio, Roma, 2010; La scultura italiana del XXI secolo, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, 2010; The New Décor, The Garage Centre for Contemporary Culture, Mosca, Russia, 2010; Living Rooms, Château de Chamarande, Francia, 2010; Spaceship Earth, CoCA, Torun, Polonia, 2011; Posso errare ma non di core, GC.AC – Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone, 2011.
L’installazione è resa possibile dal sostegno di J.P. Morgan e grazie alla collaborazione dell’Associazione Partners Palazzo Strozzi.