Lorenzo Scotto di Luzio – Una mostra straordinaria

Informazioni Evento

Luogo
VISTAMARE MILANO
Via Spontini, 8 - 20131 , Milano, Italia
Date
Dal al

Monday - Friday 11am - 7:30pm

Vernissage
21/09/2022

ore 19

Artisti
Lorenzo Scotto di Luzio
Generi
arte contemporanea, personale
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La mostra trae spunto dal saggio “Il legno storto dell’umanità” del filosofo e pensatore Isaiah Berlin, in cui l’uomo viene paragonato ad un “legno storto” e le teorie che egli elabora troppo “dritte”.

Comunicato stampa

“Out of the crooked timber of humanity, no straight thing was ever made.” I. Kant

Vistamare is pleased to present Una mostra straordinaria, Lorenzo Scotto di Luzio’s first solo show with the gallery.

The exhibition takes its inspiration from “The Crooked Timber of Humanity”, an essay in which the philosopher Isaiah Berlin compares man to a “crooked timber” devising theories that are too “unbending”. Berlin’s text explores the complex relationship between human nature and the idealistic visions that philosophy, politics and religion have constructed for us over the centuries. Serving as a sort of hypertext for the exhibition, Berlin’s ideas provide the starting point from which Scotto di Luzio’s artistic research aims to reveal the power relations that shape the world around us. The connecting thread running through these new works, which include drawings, installations and kinetic sculptures, is the pungent irony with which the artist launches his reflection on contemporary society. The subjects we encounter here are grotesques, from mysterious origins, powerful and fragile. At the entrance, in the gallery’s main room, we are welcomed by a monumental sculpture in polystyrene. The fragility of its material is in contrast with the monumental character of the piece: a male figure lifts a hand to his hat in greeting, while his lopsided body seems to be marching off towards something. Conjured up by Scotto di Luzio’s imagination, this giant-like figure – a character from a military parade – precipitates into the gallery as if stepping straight out of the pages of a story set in 1930s in Berlin. The sculpture introduces us to a series of grotesque figures in charcoal on cotton canvas, drawn in delicate, undulating lines at odds with the mounting and violent tension that seems to pervade them. In a further allusion to the idea of the crooked timber, which at this point is no longer merely a metaphorical image, a mechanical sculpture slowly unrolls a spool of wire, bending a jointed stick in various directions. Things are brought to a close with a large banner faithfully reproducing the advertising slogan for a department store which the artist must have encountered somewhere: a faceless organization announcing that it has our happiness at heart.

Lorenzo Scotto di Luzio was born in Pozzuoli (Naples) in 1972. The artistic research of Scotto di Luzio emerges from the very beginning as a transversal practice using different media as photography, video, installation drawing. Among the exhibitions: “Le voci della sera”, Vistamare MIlano, (2022); “In bocca a te ogni cosa muore”, Kunst Meran, Merano (2017); “Pane al Pane”, Fondazione Morra Greco, Napoli (2015); “Persona in meno”, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2010); “Untitled”, Ancient & Modern Gallery, Londra (2008); “Tableaux Vivant”, Museo Madre, Napoli (2007). He lives and works in Berlin.

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LORENZO SCOTTO DI LUZIO

Una mostra straordinaria

Opening 21 settembre, 2022, 19 – 21

22 settembre - 19 novembre, 2022

“Da questo legno così storto come quello di cui è fatto l’uomo, non si può costruire nulla di perfettamente dritto”. I. Kant

Vistamare è lieta di presentare Una mostra straordinaria, la prima personale di Lorenzo Scotto di Luzio in galleria.

La mostra trae spunto dal saggio “Il legno storto dell’umanità” del filosofo e pensatore Isaiah Berlin, in cui l’uomo viene paragonato ad un “legno storto” e le teorie che egli elabora troppo “dritte”: nel testo, l’autore indaga il complesso rapporto tra la natura dell’uomo e le visioni idealistiche che filosofia, politica e religione hanno costruito per lui nel corso dei secoli. A partire da questi concetti, considerati una sorta di ipertesto della mostra, Lorenzo Scotto di Luzio elabora una ricerca artistica tesa a svelare i rapporti di forza su cui si modella il mondo circostante.

Filo conduttore delle nuove opere, tra cui disegni, installazioni e opere cinetiche, è l’ironia pungente con cui l’artista dà vita ad una riflessione sulla società contemporanea. Emergono soggetti dalle origini misteriose, grotteschi, tanto potenti quanto fragili. All’ingresso, nella sala principale, ci accoglie una grande scultura monumentale in polistirolo. Anche qui la fragilità del materiale è in contrasto con la monumentalità dell’opera: una figura maschile porta la mano al cappello in segno di saluto, il corpo sbilanciato su un lato sembra mettersi in marcia verso qualcosa. Questa sorta di gigante o personaggio da parata militare evocato dall’immaginazione di Scotto di Luzio “precipita” in galleria come staccatosi dalle pagine di un racconto ambientato in una Berlino anni trenta. La scultura ci introduce alle figure grottesche create a carboncino con segno ondivago e sottile su tela-cotone, in contrasto con le tensioni crescenti e feroci da cui sembrano attraversate. Ad evocare ancora una volta il pensiero del ramo storto che oramai smette di essere soltanto un’immagine metaforica, una scultura meccanica srotola lentamente una bobina di ferro e procede nella piegatura di una linea spezzata in diverse direzioni. Chiude il cerchio un grande banner pubblicitario che replica fedelmente il motto di un grande magazzino nel quale l’artista deve essersi imbattuto. Un ente non ben specificato che dichiara di avere a cuore la nostra felicità.

Lorenzo Scotto di Luzio è nato a Pozzuoli (Napoli) nel 1972. La sua ricerca artistica si delinea sin da subito come una pratica trasversale che si avvale di strumenti diversi, dalla fotografia al video, dall’installazione al disegno. Tra le esposizioni ricordiamo: “Le voci della sera”, Vistamare MIlano, (2022); “In bocca a te ogni cosa muore”, Kunst Meran, Merano (2017); “Pane al Pane”, Fondazione Morra Greco, Napoli (2015); “Persona in meno”, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2010); “Untitled”, Ancient & Modern Gallery, Londra (2008); “Tableaux Vivant”, Museo Madre, Napoli (2007). Attualmente vive e lavora a Berlino.