Lorenza Parrotta – Il tempo del sogno

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA STUDIO 71
Via Vincenzo Fuxa 9, Palermo, Italia
Date
Dal al

dalle 17.00 alle 20,00 compreso i festivi.

Vernissage
09/02/2013

ore 18

Artisti
Lorenza Parrotta
Generi
arte contemporanea, personale
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L’artista presenta, dopo la mostra esposta a Cosenza, la sua ultima produzione, circa 20 opere tutte realizzate tra il 2010 e il 2013. Dipinti quelli della Parrotta che sembrano raccontare storie perdute legate a frammenti della nostra memoria persa nel tempo.

Comunicato stampa

L’artista presenta, dopo la mostra esposta a Cosenza, la sua ultima produzione, circa 20 opere tutte realizzate tra il 2010 e il 2013. Dipinti quelli della Parrotta che sembrano raccontare storie perdute legate a frammenti della nostra memoria persa nel tempo. Scrive Vinny Scorsone presentando l’artista in catalogo, di un fantastico e pacifico popolo, i Kirùk. Nessuno conosce la loro origine. Di essi si raccontano storie perdute, leggende di popoli dagli strani nomi, felici di vivere nel loro paradiso. Racconta con la sua fantasia di scrittrice di Kiru e Kabalà due giovani innamorati della vita, come Lorenza. “[…] Approdata alla pittura da autodidatta, Lorenza Parrotta ha in sé la magia di tempi lontani, quando ancora l’uomo dialogava con la natura e con la parte più intima di sé. La sua spiccata sensibilità artistica le fa affrontare temi impegnativi con una leggerezza incantevole.
La musica pervade i suoi dipinti. Strani esseri si plasmano e plasmano altresì il mondo circostante. La pittura è istinto fuggevole che l’artista imprigiona e rimodella. […] Chitarre moderne si fanno protagoniste in scenari fantastici, ma più che strumenti reali esse sono epifanie simboliche del nostro stesso essere, della nostra anima, di un corpo sinuoso di donna (ricordiamo ad esempio Man Ray con “Violon d’Ingres”). Sì perché la pittura di Lorenza Parrotta è essenzialmente surreale.
Benché questo aspetto sia il più delle volte messo in secondo piano a favore di una lettura più superficiale ed unicamente piacevole, il carattere onirico delle sue pitture scaturisce da una visione interiore che riesce a creare una piccola breccia anche nell’inconscio dello spettatore. […]”