Live Arts Cultures
Un programma unico, aperto e fitto di appuntamenti quello che Live Arts Cultures proporrà per i prossimi mesi presso C32 performing art work space (Capannone 32 – Palmanova) a Forte Marghera, Mestre-Venezia, nel segno di una progettualità ampia, in grado di accogliere proposte di relazione artistica non solo con l’Italia ma anche con l’estero.
Comunicato stampa
LIVE ARTS CULTURES presenta
IL CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ 2016
da GIUGNO a SETTEMBRE
negli spazi di Forte Marghera, Venezia-Mestre
Un programma unico, aperto e fitto di appuntamenti quello che Live Arts Cultures proporrà per i prossimi mesi presso C32 performing art work space (Capannone 32 – Palmanova) a Forte Marghera, Mestre-Venezia, nel segno di una progettualità ampia, in grado di accogliere proposte di relazione artistica non solo con l’Italia ma anche con l’estero.
Pensato con la curatela di due delle fondatrici dell’associazione, Marianna Andrigo e Johann Merrich, vedrà 5 eventi in programma e aperti al pubblico da maggio a settembre, a conclusione di esperienze di vario tipo, tra laboratori, seminari e residenze artistiche che toccheranno il mondo delle arti performative declinate secondo le specificità degli artisti ospiti.
Sabato 4 giugno la conclusione del laboratorio di performance art condotto da Jurgen Fritz e da Vest&Page (27 maggio - 4 giugno) con il supporto di due guest-teacher italiani: Aldo Aliprandi e Marianna Andrigo. Il progetto è in collaborazione con Studio Contemporaneo e International Performance Association, e rappresenta la proposta formativa di VENICE INTERNATIONAL PERFORMANCE ART WEEK.
L’evento avrà luogo nel capannone 30 di Forte Marghera dalle ore 10.00; culmine dalle 18.00 alle 21.30 con una open situation performance.
Sabato 2 luglio l’evento di restituzione del laboratorio di pratiche performative dedicato a un gruppo di minori stranieri non accompagnati grazie alla collaborazione di LAC con la Cooperativa GEA di Venezia. A condurre il laboratorio gli artisti Andrea Fagarazzi e Ichen Zuffellato. Accompagnano la serata un incontro con Emergency-gruppo territoriale di Venezia, le compagnie Teatro Woodstock e Duse’s Blush, e l’etichetta discografica dedicata alla musica elettronica al femminile electronicgirls.
L’appuntamento è parte del progetto Fort In Festival, Festival dell’Inclusione e delle Diversità attraverso l’Arte per il Sociale.
Mercoledì 13 luglio un appuntamento live che segue la conclusione del laboratorio per musicisti elettronici condotto da Markus Stockhausen: “Intuitive Music and More with Electronics”.
Il seminario internazionale (11-12-13 luglio) avrà come obiettivo principale l’esplorazione della Musica Intuitiva – così definita da Karlheinz Stockhausen a metà degli anni ‘60 – utilizzando strumenti musicali elettronici o strumenti musicali tradizionali filtrati da sistemi che ne permettano la manipolazione sonora.
Domenica 24 luglio la restituzione del laboratorio condotto da Cesare Ronconi e Teatro Valdoca.
La compagnia torna per il terzo anno a Forte Marghera offrendo una settimana di formazione per musicisti, attori, danzatori (18 – 23 luglio), che si concluderà con una presentazione. La cura del movimento sarà affidata a Lucia Palladino mentre i testi saranno della poeta Mariangela Gualtieri.
Si è conclusa la definizione del programma della quarta edizione di Electro Camp festival, che si terrà dal 7 all’11 settembre. La manifestazione dedicata alla relazione suono-movimento con serate di performance, danza, musica elettronica vedrà, durante le giornate, due laboratori stabili: uno per musicisti condotto da Seijiro Murayama (Giappone), l’altro per danzatori con la coreografa e danzatrice Ronit Ziv (Israele).
Il festival ospiterà quest’anno, tra gli altri, produzioni frutto di residenze negli spazi di C32: Overflow di Kollektif Singulier (Amiens, Francia); nuovi artisti promossi dalla netlabel electronicgirls: Lusque, Fusque, Porto Alegre (Brasile); artisti provenienti da fucine artistiche del territorio: Corinne Mazzoli, Bevilacqua La Masa, Carlo Siega, Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia; da network con festival nazionali ed europei: “Perypezye Urbane” (Milano), “Sound Disobedience” (Lubiana, Slovenia).
Per la prima volta il festival si avvarrà della formula open call ricercando le reinterpretazioni di opere (musica elettronica/elettroacustica, performance art/danza) create dal secondo dopoguerra agli anni ’80.