Liu Xia – The Silent Strength

Informazioni Evento

Luogo
RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA
Via Barbaroux, 14-16, Torino, Italia
Date
Dal al

Martedì - mercoledì: 14:00 – 19:00
Giovedì, venerdì, sabato: 11:00 – 19:00
In altri giorni e orari su appuntamento

Vernissage
24/09/2015

ore 18

Artisti
Liu Xia
Curatori
Guy Sorman
Generi
fotografia, personale
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Per la prima volta in Italia – dopo la Columbia University di New York, i musei Galeria Cypriana Majernika di Bratislava e Martin-Gropius-Bau di Berlino e il DOX Centre for Contemporary Art di Praga – Raffaella De Chirico ospiterà una selezione di tredici stampe fotografiche di Liu Xia – artista, fotografa e poetessa cinese – nell’ambito del progetto De Chirico & Udovich Con-Temporary Art.

Comunicato stampa

Per la prima volta in Italia – dopo la Columbia University di New York, i musei Galeria Cypriana Majernika di Bratislava e Martin-Gropius-Bau di Berlino e il DOX Centre for Contemporary Art di Praga – Raffaella De Chirico ospiterà una selezione di tredici stampe fotografiche di Liu Xia – artista, fotografa e poetessa cinese - nell’ambito del progetto De Chirico & Udovich Con-Temporary Art.

Liu Xia è una delle figure artistiche più importanti del mondo cinese ed è anche la moglie di Liu Xiaobo, Premio Nobel per la pace nel 2010. Nata a Pechino nel 1959, ha sviluppato il suo talento come artista e scrittrice e, negli anni Ottanta, un decennio relativamente tollerante, è stata un membro attivo della vivace scena artistica e letteraria fiorita a Pechino. E fu proprio durante quel periodo di dinamicità culturale che s’innamorò del giovane e controverso professore universitario e intellettuale che diventò poi suo marito.

L’essere associata a Liu Xiaobo le è costato il diritto di esporre e pubblicare i propri lavori in Cina dal 1989 e, dal giorno del conferimento del Premio Nobel, la libertà poiché sottoposta a un provvedimento illegale di arresti domiciliari, pratica comune in Cina per i coniugi dei difensori dei diritti umani.

La contestualizzazione politica delle fotografie in esposizione non è esplicita, anzi ci troviamo in un mondo parallelo e distorto che si esprime piuttosto a livello d’impalpabili stati d’animo interiori. Molte immagini sembrano alludere, con una cadenza quasi ossessiva, a una condizione di costrizione diffusa.

Dalle immagini emerge quanto l’artista sia stata privata della propria libertà e che gli scatti siano stati tutti realizzati in quell’appartamento da cui non può mai uscire. In maniera molto semplice, grazie all’utilizzo di bambole dal volto frequentemente distorto, l’artista riesce a trasmettere l’oppressione sofferta.

C’è forse un richiamo alle nuove generazioni e alla necessità di stabilire un dialogo con la propria storia, rompendo il silenzio e la censura che impediscono ogni forma di libertà, di confronto e autodeterminazione.

Dal punto di vista artistico, le ugly babies rimandano fortemente all’aspetto grottesco dei manichini di Maurizio Cattelan e ne ricordano la forza evocativa e polisemiche letture; impossibile non pensare ad Ai Weiwei e all’analoga dissidenza. Se però Ai Weiwei è riuscito a fare di se stesso l’opera d’arte ottenendo, attraverso la sua immagine prepotentemente mediatica, l’attenzione del mondo, lo stesso non è stato possibile per Liu Xia.

Guardando le fotografie si capisce che sono cinesi nonostante non vi siano rimandi diretti alla Cina ed ai suoi paesaggi. E’ la dimensione del bianco e nero in cui opera l’artista a riprendere le tradizioni calligrafiche del Paese – racconta Guy Sorman, l’economista francese che è riuscito a far allontanare dal regime le stampe ed ha ottenuto il consenso di Liu Xia affinché vengano esposte nei più grandi musei di tutto il mondo.

In mostra le exhibition copies mentre disponibile in vendita una edizione tirata a 7 esemplari, di formato cm 60x60 e cm 100x100.

LIU XIA. (Pechino, 1959)
Liu Xia è poetessa, pittrice, fotografa.

Per oltre tre decenni, è stata una delle figure più importanti della scena artistica contemporanea cinese. I suoi lavori si concentrano sulla libertà d’espressione rimanendo però radicati nei valori e negli stili tradizionali del proprio Paese. Le è stato fatto divieto di esporre pubblicamente le sue opere in Cina che, fino alla première mondiale di Boulogne-Billancourt nel 2011, sono stati visionabili solamente in privato o su internet.

Negli anni Ottanta si è innamorata dello scrittore e intellettuale Liu Xiaobo il quale molto presto si trasferì nel suo appartamento. I due dimostrano di avere due personalità completamente differenti. Durante un’intervista rilasciata a un giornalista occidentale, Liu Xia dichiarò di non essere coinvolta politicamente - “Mi comporto come se vivessi in un mondo diverso. A casa, discutiamo di politica il meno possibile perché mio marito sa che non sono appassionata”. E’ stata al fianco di Liu Xiaobo durante la sua prigionia dopo la tragedia di Tienanmen nel 1989-1991 ed ancora durante un periodo di “arresti domiciliari” in un luogo imprecisato di Pechino nel 1995-1996. Quando a lui furono assegnati i servizi sociali di riabilitazione al lavoro nel 1996, Liu Xia ottenne il permesso delle autorità di sposarlo.

L’essere associata a Liu Xiaobo le è costato il diritto di esporre e pubblicare le proprie opere dal 1989, nonostante non abbia partecipato a Tienanmen e non abbia firmato Charta08, il manifesto liberale che ha procurato a Liu Xiaobo l’ultima e più lunga sentenza a 11 anni di prigione a dicembre 2009.

Dopo l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace nel 2010 a Liu Xiaobo, le sono stati inflitti gli arresti domiciliari e, da gennaio 2011, le è stato tolto ogni mezzo di contatto con il resto del mondo.

Esposizioni recenti:

2015
Berlino, Martin Gropius Bau, Liu Xia - a photographer from China

2014
Bratislava, Galeria Cypriana Majernika, Liu Xia
Praga, DOX Centre for Contemporary Art, The Silent Strength of Liu Xia

2012
New York, Columbia University, The silent strength of Liu Xia

2011
Boulogne Billancourt, The silent strength of Liu Xia