Little Circus – 108
Antonio Colombo inaugura per Little Circus – spazio interno alla galleria dedicato a progetti speciali – una personale di 108, nome d’arte di Guido Bisagni, uno dei primi artisti a lavorare nell’ambito del post-graffitismo.
Comunicato stampa
Antonio Colombo inaugura per Little Circus – spazio interno alla galleria dedicato a progetti speciali – una personale di 108, nome d’arte di Guido Bisagni, uno dei primi artisti a lavorare nell’ambito del post-graffitismo.
Per la mostra The Rite of Spring 108 ha realizzato lavori originali su tela e su carta che sviluppano la relazione tra forme astratte e potenzialità cromatiche che da sempre contraddistingue la sua arte. Influenzato da artisti quali Kandinsky, Arp o Burri, per le ricerche che hanno condotto sul rapporto tra forma e colore, 108 prende a riferimento anche fonti più lontane nel tempo e nello spazio, come il segno espressivo delle incisioni rupestri e l’attributo magico dello sciamanismo.
L’indagine proposta per tale occasione verte sull’interpretazione pittorica dell’equinozio di primavera, punto di equilibrio tra giorno e notte, estate e inverno, tanto effimero quanto instabili appaiono le forme deputate a evocarlo. Queste sono infatti soggette a forze contrapposte, individuabili nei contrasti cromatici e in una linea che da curva si fa presto spigolosa. Nel parallelismo tra giorno e notte, la gamma cromatica oscilla tra tonalità luminose e “ombreggiate” così come il pensiero che dà forma all’immagine si dibatte tra razionalità e irrazionalità, tra logica e caos, in uno scontro denso di introspezione ed emotività.
108 nasce ad Alessandria nel 1978. All'inizio degli anni '90, durante un viaggio a Ginevra, vede i primi graffiti con cui si cimenterà per tutto il decennio, studiando la lettera nelle forme più classiche del genere. Nel '97 si trasferisce a Milano dove si iscrive alla facoltà di Architettura al Politecnico (dove si laureerà in Disegno industriale) e dove viene in contatto con le avanguardie di inizio XX secolo e decide di cambiare il suo nome con una cifra dai significati esoterici. A cavallo dei due millenni le prime forme gialle appaiono nelle strade di Milano, Berlino, Londra, New York, Parigi... è sua ferma intenzione creare una forma di caos visuale. Come il muschio entra solitario all'interno di fabbriche ed edifici abbandonati, così frequenti in un'area post industriale quale il nord ovest italiano. Nel frattempo è invitato alle primissime esposizioni ufficiali come Nusign 2.4 a Parigi nel 2004, mostra dedicata al nuovo graffitismo europeo, e a dipingere all'Arsenale con J.R. E Daim, durante la Biennale di Venezia del 2007. Nel 2008 è a Los Angeles per Nomadaz presso lo Scion space. Gira molti dei principali festival internazionali dedicati al nuovo muralismo e allo stesso tempo si cimenta anche con sculture, suoni e installazioni in decine di mostre personali e collettive, continuando però la sua personale ricerca su forma e colore con interventi non commissionati. Nel 2014 partecipa alla biennale di arte urbana di Mosca Artmossphere e a gennaio alla grande collettiva Mapping the City curata da Rafael Schacter alla Somerset House di Londra. Tra le mostre personali più recenti si segnalano La forma dell'Ignoto (2015) presso la Ego Gallery di Lugano (Ch), che ha affiancato alle opere dell’artista lavori originali di Kandinsky, Jean Arp e Imre Reiner; Solstizio d'Inverno presso Studio Cromie a Grottaglie, Passaggi Concreti a Studio d'Ars a Milano, Genius Loci presso le Sale d'Arte della Città di Alessandria, dove vive, e LAVA presso Van Der a Torino, tutte datate 2014.
108
The Rite of Spring
Antonio Colombo presents, for Little Circus – the special project space inside the gallery – a solo show by 108, the pseudonym of Guido Bisagni, one of the first artists to work in the area of post-graffiti art.
For the exhibition The Rite of Spring 108 has made original works on canvas and paper that develop the relationship between abstract forms and chromatic potential that has always been part of his art. Influenced by artists like Kandinsky, Arp or Burri, for the research they conducted on the relationship between form and color, 108 also makes reference to more distant sources in time and space, such as the expressive sign of cave paintings and the magical attributes of shamanism.
The investigation proposed on this occasion pivots on the pictorial interpretation of the spring equinox, the point of balance between day and night, summer and winter, as temporary as it is unstable, like the forms assigned the task of evoking it. They are in fact subjected to conflicting energies, identifiable in the chromatic contrasts and in a line that often shifts from curved to jagged. In the parallel between day and night, the color range wavers between luminous and shadowy tones, just as the thought that gives form to the image struggles between rationality and irrationality, logic and chaos, in a dense clash of introspection and emotion.
108 was born in Alessandria in 1978. At the start of the 1990s, during a trip to Geneva, he first saw graffiti, with which he worked for the entire decade, studying letters in the most classic forms of the genre. In 1997 he moved to Milan where he signed up for Architecture at the Polytechnic (taking a degree in industrial Design), where he came into contact with the avant-gardes of the early 20th century and decided to change his name into a number with esoteric meanings. At the turn of the millennium the first yellow forms appeared on the streets of Milan, Berlin, London, New York, Paris... it was his firm intention to create a form of visual chaos. Like moss, he enters the inside of factories and abandoned buildings, frequently found in a post-industrial area like northwestern Italy. In the meantime he was invited to do his very first official shows, like Nusign 2.4 in Paris in 2004, an exhibition on the new European graffiti, and to paint at the Arsenale with J.R. E Daim, during the Venice Biennale in 2007. In 2008 he was in Los Angeles for Nomadaz at Scion Space. He has participated in the main international festivals on new mural painting, while getting involved in sculpture, sound and installations in dozens of solo and group shows, while continuing his research on form and color in non-commissioned works. In 2014 he took part in the biennial of urban art in Moscow Artmossphere and in January in the large group show Mapping the City curated by Rafael Schacter at the Somerset House in London. Recent solo shows include La forma dell'Ignoto (2015) at Ego Gallery in Lugano (CH), with works hung alongside originals by Kandinsky, Jean Arp and Imre Reiner; Solstizio d'Inverno at Studio Cromie in Grottaglie, Passaggi Concreti at Studio d'Ars in Milan, Genius Loci at Le Sale d'Arte della Città di Alessandria, where he lives, and LAVA at Van Der in Torino, all in 2014.