Linda Fregni Nagler – Playgrounds

Informazioni Evento

Luogo
VISTAMARE
Largo Dei Frentani 13, Pescara, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Tuesday - Saturday, 10:30am - 7pm

Monday, 10 am - 7 pm | office / open by appointment

Vernissage
24/05/2025

ore 18.30

Artisti
Linda Fregni Nagler
Generi
arte contemporanea, personale

La serie, esposta nel 2023 in occasione della VI Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro promossa dalla Fondazione MAST e qui arricchita di scatti inediti, è incentrata su immagini di parchi gioco scattate durante la notte in diversi luoghi del mondo, dalla provincia di Milano a New York, dalla Svizzera a Cuba.

Comunicato stampa

Vistamare è lieta di presentare Playgrounds, la seconda mostra personale di Linda Fregni Nagler nella sede della galleria a Pescara.

Playgrounds è un progetto fotografico iniziato nel 2005 e ancora in corso. La serie, esposta nel 2023 in occasione della VI Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro promossa dalla Fondazione MAST e qui arricchita di scatti inediti, è incentrata su immagini di parchi gioco scattate durante la notte in diversi luoghi del mondo, dalla provincia di Milano a New York, dalla Svizzera a Cuba.

In questi scatti notturni realizzati con un apporto minimo di luce, l’artista non aveva piena consapevolezza dei dettagli che sarebbero rientrati nel campo visivo: “nell’immagine di Atlantide a Metaponto, tra Puglia e Basilicata, non c’era luce artificiale né ambientale. Ricordo che guardando nel visore del banco ottico non vedevo niente, era tutto nero. Un paio di amici mi hanno aiutata andando da una parte e dall’altra della struttura con delle torce con cui mi facevano dei segnali. Quei due puntini luminosi mi davano l’idea dello spazio occupato dall’oggetto dell’inquadratura”. Per ogni scatto la posa estremamente prolungata avrebbe lasciato emergere solo in seguito, in fase di sviluppo del negativo, tutti i particolari: “mi è sempre interessata molto la proprietà dell’ottica di consentire una sorta di ipervisione. Per Playgrounds ho usato il banco ottico per ottenere un negativo di grande formato con una definizione altissima e grande leggibilità di dettagli”.

La lunga esposizione costringe a sintetizzare l’esperienza di una intera notte di lavoro in un unico scatto, che non sempre restituisce il risultato desiderato. Attraverso questo progetto, l’artista si ricollega alle origini della fotografia, quando appunto erano necessari tempi di posa molto lunghi per catturare l’immagine, e riflette sul mezzo fotografico stesso, esplorandone gli elementi fisici costitutivi, il tempo e la luce, nonché il potere trasformativo e la capacità di generare nuove visioni.

Davanti a queste immagini facciamo fatica a riconoscere la realtà per come ci è nota. In un processo straniante, allontanandosi dall’immaginario comune dei luoghi che raffigurano, le fotografie in bianco e nero di Fregni Nagler suscitano uno stupore inatteso. Nell’assenza del pubblico infantile che normalmente li anima, i parchi gioco smettono di funzionare come siti di intrattenimento e si tramutano in oggetti misteriosi dalla fisionomia ambigua e solitaria. La vivacità cromatica tipica di queste aree ludiche lascia il posto ad un'atmosfera di sospensione, enigmatica e oscura.

Linda Fregni Nagler è un’artista che lavora principalmente con il medium fotografico. È nata a Stoccolma e vive a Milano, dove si è diplomata nel 2000 all’Accademia di Belle Arti di Brera. Il suo lavoro è una ricerca alle origini dello sguardo moderno e si concentra sul medium fotografico e la sua storia, attraverso una pratica che intreccia le caratteristiche del lavoro dell’artista, quelle dello studioso e del collezionista. Il suo studio è, prima ancora che luogo di produzione, un luogo di ricezione dove, dopo un percorso di scelta e raccolta meticolose, le fotografie confluiscono per essere rielaborate e riattivate, per assumere così nuovi significati. Il suo ambito di interesse spazia dalla teoria alla materialità dell’immagine fotografica, dalla storia della fotografia allo studio delle convenzioni iconografiche e dei cliché visivi, dall’immagine anonima e vernacolare all’appropriazione come pratica artistica contemporanea.

Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, fra queste la 55. Biennale di Venezia, Il Palazzo Enciclopedico, 2013, curata da Massimiliano Gioni; in istituzioni italiane (Galleria Nazionale d’Arte Moderna Roma, MAXXI Roma, Fondazione Olivetti Roma, Triennale Milano, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino, MAO Museo d'Arte Orientale Torino) e estere (Moderna Museet Stockholm, Centre National d’Art Contemporain de Grenoble, Columbia University NY, Nouveau Musée National de Monaco, ZKM | Zentrum für Kunst und Medientechnologie Karlsruhe, Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg). Accanto alla produzione artistica, ha coltivato una pratica di ricerca storica che l’ha portata a sviluppare, dal 2012 al 2017, un progetto sul pioniere della fotografia Hercule Florence e conseguentemente, a curare, insieme a Cristiano Raimondi, la mostra Hercule Florence, Le Nouveau Robinson al Nouveau Musée National de Monaco. Nel 2007 ha ricevuto il New York Prize del Ministero degli Affari Esteri e della Columbia University. Nel 2008 ha vinto la residenza della Dena Foundation di Parigi, nel 2014 ha ottenuto una residenza presso lo Iaspis (Swedish Arts Grants Committee’s International Programme for Visual Artists) di Stoccolma e nel 2016 ha vinto il Premio ACACIA.

Linda Fregni Nagler è docente di ruolo di Fotografia all’Accademia Carrara di Bergamo, e insegna “Fotografia: teorie e tecniche” presso l’università IULM di Milano.