L’Inarchiviabile/The Unarchivable
Apre all’interno del complesso dei Frigoriferi Milanesi, FM Centro per l’Arte Contemporanea, un nuovo polo dedicato all’arte e al collezionismo che raccoglie in un unico contesto tutti i soggetti e le funzioni connesse alla valorizzazione, esposizione e conservazione dell’arte. Inaugura con la mostra L’Inarchiviabile/The Unarchivable, curata da Marco Scotini in collaborazione con Lorenzo Paini.
Comunicato stampa
Spazio espositivo, centro di ricerca e di restauro, FM Centro per l’Arte Contemporanea attiverà un programma culturale e formativo sperimentale dedicato alle collezioni e agli archivi d’artista.
Il centro avrà come direttore artistico Marco Scotini e sarà presieduto da un board internazionale di esperti che include Vasif Kortun (direttore, SALT, Istanbul), Grazia Quaroni (Senior Curator / Head of Collections, Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris), Charles Esche (direttore, Van Abbemuseum, Eindhoven), Hou Hanru (direttore artistico, MAXXI, Roma), Enea Righi (collezionista, Bologna).
Il centro comprenderà: una grande area espositiva dedicata a collezioni italiane e internazionali; un temporary space per le gallerie d’arte
contemporanea, che si affiancherà allo spazio Laura Bulian Gallery recentemente inaugurato; un’innovativa formula di deposito visitabile
per i collezionisti che desiderano rendere accessibili al pubblico le loro collezioni; una serie di archivi d’artista tra cui l’Archivio Dadamaino,
l’Archivio Gianni Colombo, e l’Archivio Ugo Mulas.
Inoltre all’interno del centro verranno promossi un programma di residenze per artisti, cicli di proiezioni e di incontri dedicati al collezionismo e all’arte contemporanea.
In occasione di Miart 2016, FM Centro per l’Arte Contemporanea inaugurerà il 7 aprile con la mostra L’Inarchiviabile/The Unarchivable (8 aprile-15 giugno 2016), curata da Marco Scotini in collaborazione con Lorenzo Paini. La mostra presenterà un’ampia ricognizione della scena
artistica italiana degli anni ‘70, un decennio di grande produttività in cui la cultura “eccede” al di fuori del campo dell’estetica,
sconfinando in linguaggi che resistono alla catalogazione e in pratiche effimere e azioni legate alla performatività sociale e basate sulla
temporalità.
La mostra includerà oltre 200 opere di 60 artisti - tra cui Vincenzo Agnetti, Carla Accardi, Alighiero Boetti, Gianfranco Baruchello, Gianni Colombo, Dadamaino, Piero Gilardi, Paolo Icaro, Jannis Kounellis, Ketty La Rocca, Fabio Mauri, Ugo Mulas, Michelangelo Pistoletto, Vettor Pisani, Franco Vaccari, Gilberto Zorio - provenienti dalle maggiori collezioni private italiane, tra cui Collezione La Gaia, Collezione E. Righi, Collezione Maramotti, Collezione Consolandi, Collezione Setari, Collezione Viliani. Le opere saranno articolate in diverse sezioni: accanto alle partiture musicali di Sylvano Bussotti,
Giuseppe Chiari e Luigi Nono ci sarà l’architettura radicale di Ugo La Pietra, Gianni Pettena, Ettore Sottsass e Superstudio, opere di autori come Nanni Balestrini, s ezioni dedicate alla fotografia, all’animazione urbana, al libro e al cinema sperimentale con artisti come Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi.