Libertà e Destino

Informazioni Evento

Luogo
MUSEI CIVICI - PALAZZO BUONACCORSI
via Don Minzoni, 24 62100 , Macerata, Italia
Date
Dal al

ore 10:00-19:00 (lunedì chiuso)

Vernissage
23/07/2011

ore 19

Patrocini

Mostra di arte contemporanea organizzata da ADAM – Accademia delle Arti Macerata, in collaborazione con l’Associazione culturale diViniVersi, l’Istituzione Macerata Cultura, il Comune di Macerata, l’Associazione Arena Sferisterio, Galleria Marconi e con il contributo finanziario della Camera di Commercio di Macerata.

Artisti
Rita Vitali Rosati, Roberto Cicchinè, Armando Fanelli, Sabrina Muzi, Francesca Genti, Elena Giustozzi, Mauro Mazziero, Michele Mobili, Simona Scarpacci, Luigi Di Sarro
Curatori
Paola Ballesi, Roberto Cresti
Generi
fotografia, arte contemporanea, collettiva
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La mostra propone una rivisitazione del tema Libertà e destino che sottende la stagione lirica di quest’anno.

Comunicato stampa

Mostra di arte contemporanea organizzata da ADAM – Accademia delle Arti Macerata, in collaborazione con l’Associazione culturale diViniVersi, l’Istituzione Macerata Cultura, il Comune di Macerata, l’Associazione Arena Sferisterio, Galleria Marconi e con il contributo finanziario della Camera di Commercio di Macerata.

La mostra, una delle iniziative più significative del ricco programma delle attività collaterali organizzate con il contributo della Camera di Commercio di Macerata per la rassegna Sferisterio Opera Festival 2011, propone una rivisitazione del tema Libertà e destino che sottende la stagione lirica di quest’anno.
L’obiettivo è quello di offrire anche uno spaccato delle arti visive contemporanee che, coniugato con il ricco cartellone degli spettacoli in programma, fanno del SOF un appuntamento davvero speciale sia per i melomani, sia per quanti hanno il desiderio di vivere lo spazio del proprio tempo e restituire vita simbolica a un quotidiano che solo nutrendosi delle opportune sollecitazioni può evitare di rimanere spento ed inerte. Del resto è l’arte in tutte le sue articolazioni a rendere manifesto e urgente il problema della libertà e del destino, soprattutto da quando l’incertezza ha fatto irruzione nel sentire contemporaneo, sia nelle conoscenze che nelle coscienze rendendo sempre più instabili i paradigmi e i criteri con i quali tradizionalmente viene affrontata ogni dimensione e sfera del vivere, al punto da mettere in gioco la stessa libertà, coessenziale ad ogni agire pratico, etico e politico. Di fatto, il postmoderno smantellando tutti i presupposti della modernità, che aveva compiuto ogni sforzo per sconfiggere i capricci della natura e per imporre il dominio della ragione nell’organizzazione del mondo e della vita di ciascuno, ci ha lasciato in balia del caso.

In questo contesto e nel solco di queste considerazioni, si snoda il percorso narrativo della mostra articolato in tre sezioni tematiche: Vanitas Vanitatum, Sulle ali della libertà e Sorte, fortuna, destino.
Espongono dieci artisti per un totale di 30 opere composte con le tecniche più svariate, da quelle tradizionali alle nuove tecnologie, ma con una forte prevalenza della fotografia che nel panorama artistico attuale sembra più attrezzata ad esprimere lo spirito e l’immaginario del nostro tempo. Tra gli artisti, Roberto Cicchinè, Francesca Gentili, Elena Giustozzi, Armando Fanelli, Mauro Mazziero, Michele Mobili, Sabrina Muzi, Simona Scarpacci, Rita Vitali Rosati, si segnala la straordinaria figura di Luigi Di Sarro, medico e artista, già docente di anatomia all’Accademia di Belle Arti prima di Macerata poi di Roma, che tra gli anni Sessanta e Settanta aveva maturato un’importante ricerca sperimentale sul linguaggio figurativo e le sue forme. Una ricerca nutrita di grande libertà espressiva, libera come la sua giovane vita improvvisamente interrotta la notte del 24 febbraio 1979 quando incontrò un tragico assurdo destino così riportato dalle cronache dell’epoca: “agenti in borghese che piantonano l’abitazione di Andreotti uccidono Luigi Di Sarro che, alla guida della sua Porche, non si ferma all’alt (aveva scambiato gli agenti per rapinatori)”.