Letizia Cariello – Echelle

Informazioni Evento

Luogo
CINEMA TEATRO ANGELICUM
Piazza Sant' Angelo, 2, 20121 Milano, MI, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Performance partecipata: venerdì 27 ottobre ore 19.00; sabato 28 ottobre ore 17.00
Orari: dal giovedì al sabato 16-20 - domenica 15-18

Vernissage
27/10/2023

ore 18

Artisti
Letizia Cariello
Curatori
Olga Gambari
Generi
arte contemporanea, personale

Echelle la personale di Letizia Cariello – LETIA, negli spazi dell’Angelicum di Milano. La mostra, a cura di Olga Gambari, propone alcune tra le più significative opere di LETIA e una performance partecipata.

Comunicato stampa

Venerdì 27 ottobre 2023 alle ore 18.00 inaugura, nello storico Cinema-Teatro Angelicum  di Milano, Echelle la personale di Letizia Cariello - LETIA, a cura di Olga Gambari. Echelle vuol dire sia scala che livello, l’artista ha scelto questo termine perché evoca un’ascesa che corrisponde a una trasformazione energetica. In occasione dell’inaugurazione venerdì 27 ottobre alle ore 19.00 avrà luogo una performance partecipata legata all’installazione Terra! con replica sabato 28 alle ore 17.00.
Gli orari di apertura per le visite alla mostra sono dal giovedì al sabato dalle 16.00 alle 20.00, mentre la domenica dalle 15.00 alle 18.00.

Il progetto espositivo Echelle propone una serie di opere che richiamano il tema dell’energia, con una forte connotazione alla condivisione e alla trasformazioneL’Angelicum – storico spazio francescano legato alla vita culturale della città di Milano - inaugura la stagione autunnale 2023 ampliando la sua offerta con l’arte visiva. La mostra personale della Cariello si propone con un valore simbolo di dialogo, di contatto e di messaggio legato al concetto di cura e di condivisione: un cammino da fare insieme sia come comunità che come individui, un percorso che assume il valore di elevazione.

“Noi siamo infinitamente, estremamente, gioiosamente potenti e questo attraversamento, che è la vita, ha il solo scopo di metterci in contatto proprio con quell’universo mondo che raramente teniamo presente. Nelle mie opere voglio che protagonista siano i toni di una sensibilità profonda attraverso cui percepiamo il grande essere che è in noi. (LETIA).
La mostra, in tutte le sue opere, è un invito, e insieme un manuale di viaggio, per attraversare la vita. Una scala per salire, per innalzarsi dalla condizione materiale verso una spiritualità superiore che è libertà, conoscenza, ecco il significato intimo del titolo stesso della mostra, Echelle (scala), e del dialogo con il luogo francescano che la ospita. (Olga Gambari)”

Echelle, il percorso della mostra:
Il percorso installativo si apre con l’opera Echelle - Planetario che si svela sulle scale d’ingresso: si tratta di un’installazione composita di sculture e lavori su telaio che costituiscono un planetario di opere circolari, calendari e “gates”, allestiti in verticale. L’opera rimanda allo spazio, ai pianeti, all’infinito di un universo e di altri mondi, alla diversa densità dell’esistente, invitando lo spettatore a vivere una condizione energetica non mostrata ma condivisa.
Sempre all’ingresso è allestito il video Con Terealizzato in un campo di pioppi a Casale Monferrato. L’opera è presentata, senza sonoro, all’interno di una piccola stanza-nicchia. Il video assume una sagoma circolare grazie ad una mascheratura del suo fascio di proiezione. Lo spettatore è invitato all’osservazione come se sbirciasse dall’oblò di una nave. L’allestimento suggerisce l’attraversamento della materia per accedere a quei mondi immateriali patrimonio di ogni essere umano. Il sonoro del video si sente provenire della grande aula adiacente, attraverso gli altoparlanti del cinema-teatro.

Sul palcoscenico della sala teatro si trova l’installazione Terra!. Si tratta di un grande pattern: un pavimento instabile, ottenuto ricomponendo, quasi a mosaico, frammenti di piastrelleQuesti frammenti sono macerie, scarti non riutilizzabili, che servono a riempire i buchi dei sentieri non asfaltati in campagna. L’artista ha scelto e raccolto, uno ad uno, questi cocci durante le sue passeggiate nel Monferrato. Il titolo è un grido: rappresenta una condizione di viaggio e, al contempo, l’identificazione di un approdo, conseguente ad un attraversamento. L’opera potrà essere percorsa dal pubblico, insieme all’artista, in occasione della performance partecipata durante l’inaugurazione (venerdì 27 ottobre), il giorno successivo (sabato 28 ottobre). LETIA accompagnerà un visitatore alla volta, mano nella mano, lungo la strada. Il fruitore vivrà la condizione di percepire la terra instabile sotto i propri piedi.  Di sottofondo, il suono del vento fra le foglie dei pioppi, registrato nelle stesse strade del Monferrato.

Il rapporto con la location:
La mostra si pone in dialogo, ed amplia, il senso stesso della location in cui prende vita: l’Angelicum è un’architettura realizzata nel cuore di Milano da Giuseppe Muzio tra il 1939 ed il 1947 e, fin dai suoi esordi, ha avuto un ruolo d’avanguardia per la vita culturale della città. La sede ospita l’organizzazione Mondo X: il centro si dedica all’aiuto delle persone, basando la pratica francescana sul concetto di accoglienza e di nutrimento dell’anima. Non solo aiuto materiale, quindi, ma luogo di ricostruzione interiore.

L’artista vuole ringraziare personalmente coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa mostra: “questo progetto non sarebbe stato possibile senza il sostegno di tre amici: Francesca Bazoli, Maurizio Faroni, Arnoldo Mosca Mondadori con la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, e senza l’invito - che è anche una sfida - di Angelicum Mondo X” (Letizia Cariello)

Biografia:
Letizia Cariello (LETIA) nasce in una famiglia di origine napoletana dedita alla scultura fin dal 1630. Oggi vive e lavora a Milano. Si laurea in Storia dell’arte all’Università degli Studi di Milano con Pierluigi De Vecchi e – dopo aver lavorato nel mondo del cinema – si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Professore Ordinario di Anatomia Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano – Scuola di Scultura, durante la Presidenza Barroso (2013), Letizia Cariello (LETIA) è stata selezionata dalla UE per partecipare insieme ad altri 14 artisti europei, intellettuali e uomini di scienza e di impegno pubblico al progetto “a New Narrative for Europe”. È stata invitata, insieme a duecento artisti di ogni provenienza e discliplina, all’udienza che Papa Francesco ha dedicato agli artisti alla Cappella Sistina (Pope Meets Artists, 2023).
Guest Curator del Milano Design Film Festival con un progetto su Architettura e Musica  (2015), ha vinto il Premio BNL-BNP Paribas per la Fotografia in occasione di MIA (2018). Invitata dalla Fondazione ICA per il progetto Aria Italiana, patrocinato dal Ministero degli Esteri, collezione Farnesina, Roma (2021). Ha realizzato insieme ad altri 48 artisti la copertina per un’edizione speciale di Vogue Italia (White Issue, 2020)
Le opere dell'artista - disegni, installazioni, video, sculture - sono attualmente esposte in collezioni pubbliche e private internazionali, per citame alcune: il National Museum of Women in the Arts, il Washington DC; I Mint Museum, Chariotte, NC; la collezione di Tony e Heather Podesta, Washington DC; la Collezione Farnesina - Experimenta. Ministero degli Esteri, Roma; il Museion / Ar-Ge Kunst, Bolzano; la collezione Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Torino; la collezione Etro, Venezia; la collezione Borromeo, Milano; Collezione Bag - Uni L. Bocconi, Fondazione Trussardi e molte altre. Nel 2019 è tra i relatori di TEDx Busto Arsizio. Nel 2020 viene selezionata all’interno del premio Level 0 di ArtVerona da M9 – Museo del ’900, Mestre (VE).
Ha partecipato a mostre personali e collettive promosse da autorevoli istituzioni museali, come La Triennale di Milano (2018), MART di Rovereto (2003, 2001), Kunstverein Ludvigsburg (2002). Tra le esposizioni recenti, si ricordano le personali Don-Don alla Galleria Massimo Minini 2011 , Brescia, Calendario-Nous, 2022, a cura di Annette Hofmann, Buldingbox, Milano; Fuso Orario, 2021; Il tuo cielo è verde, 2021, a cura di Olga Gambari, Filatoio Rosso, Caraglio.
In corso la mostra “I nodi dei giardini del Paradiso”, fino al 5 novembre 2023 al Castello di Brescia. L’esposizione, in occasione dell’anno di Bergamo e Brescia Capitali della cultura, ha raccolto nei primi cinque mesi di apertura più di trentamila visitatori.