Leonardo Meoni – Tessuti urbani

Informazioni Evento

Luogo
GIARDINO DI VIA CURTATONE
via Curtatone, Prato , Italia
Date
Dal al
Vernissage
02/12/2018

ore 17

Patrocini

Un progetto presentato da Alp - Libertà è Partecipazione

Con il supporto del Comune di Prato

Partner:
Cooperativa sociale Eccoci
Cooperativa La bottega delle Lingue
LeftLab
MeltinPot

Artisti
Leonardo Meoni
Curatori
Carlotta Mazzoli
Generi
arte contemporanea, personale
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Ospitata presso i giardini di via Curtatone a Prato, l’esposizione si compone di due nuclei distinti, un grande arazzo e una piccola galleria temporanea

Comunicato stampa

Si terrà il prossimo 2 Dicembre 2018, a partire dalle ore 17,00, l’inaugurazione della mostra Tessuti Urbani. Ospitata presso i giardini di via Curtatone a Prato, l’esposizione si compone di due nuclei distinti, un grande arazzo e una piccola galleria temporanea.
La mostra rientra nel progetto Tessuti Urbani, ideato dall’artista Leonardo Meoni in collaborazione con Alp - Libertà è Partecipazione e il supporto di Creazioni Urbane del Comune di Prato. L’installazione resterà visibile nel giardino fino a sabato 1 dicembre.

Tessuti urbani nasce al fine di riavvicinare la popolazione di Prato a luoghi chiave della propria città e migliorare la vivibilità del territorio. Grazie al supporto del Comune di Prato, il progetto prevede, tra la metà di novembre e dicembre 2018, la realizzazione di tre workshop oltre all’installazione di un cubo-galleria, un piccolo spazio espositivo temporaneo nel giardino di Via Curtatone. Fine ultimo del progetto è quello di mettere in relazione attori diversi, in modo da creare legami affettivi, creativi e culturali.

Per questa prima esposizione, l’artista ha scelto di affrontare il tema del viaggio e del cambiamento, non solo fisico e geografico, ma anche personale e spirituale.
A questo proposito, l’artista presenta l’opera Someone Comes, Someone Goes, un monumentale arazzo di 8 metri di lunghezza frutto del workshop che si è tenuto il 15 e 16 novembre presso la Sarteria Sociale a Iolo, Prato. L’opera è stata realizzata dall’artista insieme ad un gruppo di ragazzi richiedenti asilo, interamente con tessuti di scarto delle industrie pratesi. L’arazzo si compone dunque di stoffe e colori diversi e presenta la scritta da cui prende il titolo, proprio a sottolineare il perenne movimento che caratterizza la società moderna e i luoghi che la ospitano.

Accanto al grande arazzo, Meoni presenta un’altra serie di opere su tessuto, allestite all’interno del cubo-galleria installato nello stesso giardino di via Curtatone. La serie, dal titolo Proud, presenta cinque vesti in cotone sulle quali sono state stampate alcune immagini fotografiche.
Le fotografie che Meoni ha scelto per queste opere non sono casuali: ricollegandosi all’opera Someone Comes, Someone Goes, l’artista ha scelto di utilizzare immagini che gli sono state suggerite dai partecipanti allo stesso workshop che ha tenuto a Prato. Le fotografie scelte rappresentano quindi i paesi di origine dei richiedenti asilo, ne fotografano la situazione politica e sociale, oltre che il viaggio e le difficoltà che sono stati costretti ad affrontare per allontanarsi dal loro paese di origine.

Infine, durante l’inaugurazione di domenica 2 dicembre, verranno letti alcuni brani tratti da L’infinito viaggiare di Claudio Magris. I brani saranno interpretati da alcuni attori e ragazzi della Cooperativa Eccoci.

Leonardo Meoni (Firenze, 1994)
Diplomato all’Istituto d’Arte di Siena, si laurea all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2018. Lavora come assistente per l’artista Giovanna Lysy e per l’artista Simafra. Vive e lavora tra Firenze e Milano, dove frequenta il biennio presso l’Accademia di Brera.
Ha partecipato a mostre personali e collettive a Firenze, Siena e Trento e ha inoltre preso parte a progetti e residenze in Italia e all’estero (Berlino, Gerusalemme, Gibellina, Rieti, Santa Croce sull’Arno, Firenze