Leonardo Cemak – Profondo nero

L’universo pittorico e disegnativo di Leonardo Cemak approda alla Galleria Santa Croce per la seconda volta, dopo trentacinque anni dalla sua prima personale in questo luogo intitolata Metamorfosi dei sensi, a cura di Cristiana Colli, con un catalogo che vantava note introduttive di Umberto Galimberti e Ugo Volli.
Comunicato stampa
Si inaugura martedì 17 giugno alle ore 19, presso la Galleria Comunale Santa Croce, Profondo nero, personale di Leonardo Cemak a cura di Milena Becci. La mostra è organizzata dai Servizi Culturali del Comune di Cattolica in collaborazione con MystFest, il festival del giallo e del mistero della città di Cattolica.
L’universo pittorico e disegnativo di Leonardo Cemak approda alla Galleria Santa Croce per la seconda volta, dopo trentacinque anni dalla sua prima personale in questo luogo intitolata Metamorfosi dei sensi, a cura di Cristiana Colli, con un catalogo che vantava note introduttive di Umberto Galimberti e Ugo Volli. Lo spazio espositivo ospiterà ventitré tra dipinti e disegni, che del nero profondo – questo il nome del colore che Cemak utilizza – si sono appropriate in maniera egregia. Un richiamo, ironico e iconico, a quel notissimo film horror che echeggia prendendo avvio nelle giornate di apertura del MystFest, per cui l’artista aveva realizzato ben cinque manifesti, dal 1991 al 1995.
Con Profondo nero si mette in scena una narrazione che cattura il pubblico facendolo entrare in ambientazioni misteriose che celano retroscena ignoti, in cui la raffinata tecnica del chiaroscuro e i minuziosi tratteggi si legano a segreti inconfessabili, nascosti dalla tenda della natura, o a volti caricati di uomini ben vestiti, gli Homini neri. Dalla politica alla socialità, dalla massa all’individuo, per tornare infine alla purezza di un’ambientazione che è scena, testimone di fatti che stanno accadendo.
In mostra anche un omaggio a Fantomas, il personaggio mascherato che ha vissuto nei manifesti del MystFest. Nell’opera di grandi dimensioni, realizzata da Cemak per l’occasione, l’uomo con il viso coperto e il cappello a cilindro, fuoriesce tra le fronde di un albero accostandosi e discostandosi, allo stesso tempo, dagli altri soggetti a mezzo busto, tutti identici. La grande esperienza di questo artista, che per molti anni ha collaborato come pittore, disegnatore, illustratore e vignettista con diverse pubblicazioni italiane e internazionali – tra le quali, una tra tutte, Satyricon di Repubblica – approda a Cattolica con un progetto in bianco e nero che si avvicina alla pellicola cinematografica per rammentare e metaforicamente ammonire.
Orari: da mercoledì a domenica ore 21-23
APERTURA SPECIALE MystFest (dal 23 al 29 giugno) ore 17-23
Visite guidate: 20 luglio ore 21 con Leonardo Cemak /
24 agosto ore 21 con la curatrice della mostra Milena Becci
INGRESSO GRATUITO
Info e contatti: [email protected] / Tel. 0541.966577 - 775
Biografia
LEONARDO CEMAK (Senigallia, 1949)
Il suo nome è Leonardo. È nato in via Raffaello. Ha studiato all’Istituto d’Arte di via Michelangelo in Ancona e all’Accademia di via Belle Arti a Bologna. Nasce a Senigallia nel 1949 da padre senigalliese, Giordano Giulietti detto Gino, e da madre, Maria Cemak, nata a Leopoli in Ucraina, terra di confine, quando la città era parte della Polonia. È pittore, disegnatore, illustratore, vignettista. Il suo studio si trova a Ostra Vetere in provincia di Ancona. Ha collaborato per molti anni con La Repubblica, L’Unità, Linus, Comix, Epoca, L’Europeo e altre riviste. Ha disegnato e illustrato copertine e libri per diverse Case Editrici. Rizzoli ha pubblicato due raccolte di sue vignette con prefazione di Federico Zeri. Nel 1988 ha vinto il Premio Satira politica di Forte dei Marmi, nel 1991 ha vinto la Palma d’Oro per la Letteratura illustrata al Salone dell’Umorismo di Bordighera. Tra le mostre principali: 2024, Guardare ma non toccare, Box 3, Senigallia; Premio Marche, Museo Rubini Vesin, Gradara; 2022, Tre mari, Pinacoteca Civica, Ancona; 2019, Murale di Arcevia, opera pubblica; 2018, Premio Marche, Forte Malatesta, Ascoli Piceno; Biennale Disegno, Museo della Città, Rimini; 2017, Murale a Serra de’ Conti, opera pubblica; Io sono mia madre, Museo Nori de’ Nobili, Trecastelli; 2016, Vendesi Affittasi, Ex Timbrificio, Ancona; 2014, Gate 2, Galleria Papini, Ancona; 2012, Gate, Galleria “Gli eroici furori”, Milano; Sogno e confine, Galleria Biffi Arte, Piacenza; 2011, Non portarmi nel quadro di sera, Palazzo dei Priori, Arcevia; 2010, Le stanze nel bosco, Chiesa San Nicolò, Jesi; 2008, Opere decenti, Palazzo Parisani Bezzi, Tolentino; 2007, Presagi, Galleria Ciovasso, Milano; Dottor Cemak e Mister Hide, Chiesa Annunziata, Camerino; 2006, Sequenze, Antichi Forni, Macerata; 2004, Attraverso lo specchio, Galleria Nuages, Milano.