Leonardo Cemak – Gate

Informazioni Evento

Luogo
GLI EROICI FURORI
Via Melzo 30, Milano, Italia
Date
Dal al

dal mar. al ven. 16-19.30, sabato 15-18, mattina su appuntamento

Vernissage
11/12/2012

ore 18.30

Artisti
Leonardo Cemak
Curatori
Chiara Gatti, Silvia Agliotti
Generi
arte contemporanea, personale
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Gate è l’uscita, il cancello, la soglia. Negli aeroporti è il limite che separa un luogo preciso da una partenza, un viaggio, un altrove, lontano nel tempo e nello spazio. Per questo Leonardo Cemak ha deciso di racchiudere sotto questo titolo un ciclo di opere recenti segnate dall’immagine ricorrente di una porta, una grata, un passaggio, fra due dimensioni parallele, ma ugualmente sospese che innescano un misterioso equivoco su quale di esse rappresenti il presente, il qui ed ora, e quale invece un al di là, un non-luogo ancora tutto da esplorare.

Comunicato stampa

Gate è l'uscita, il cancello, la soglia. Negli aeroporti è il limite che separa un luogo preciso da una partenza, un viaggio, un altrove, lontano nel tempo e nello spazio. Per questo Leonardo Cemak ha deciso di racchiudere sotto questo titolo un ciclo di opere recenti segnate dall'immagine ricorrente di una porta, una grata, un passaggio, fra due dimensioni parallele, ma ugualmente sospese che innescano un misterioso equivoco su quale di esse rappresenti il presente, il qui ed ora, e quale invece un al di là, un non-luogo ancora tutto da esplorare.
L'artista di Senigallia, famoso per i disegni e le vignette che hanno per anni popolato le pagine dei quotidiani e delle riviste, da Epoca a Linus, da L'Unità a Panorama, a Comix, L'Europeo e il Satyricon di Repubblica, oltre alle illustrazioni per le edizioni Nuages di Attraverso lo specchio (2004) di Lewis Carroll e le raccolte delle sue tavole per Rizzoli (Un peccato originale, 1989 e Homino Sapiens, 1991), presenta a Milano grandi dipinti, dalla materia liscia, impalpabile, leggera come un sogno. O meglio, come i sogni a cui lui, narratore visionario, dà forma nell'orizzonte indecifrabile di un bosco senza confini. E qui, si consuma l'enigma. La presenza del termine inglese “gate”, nel suo utilizzo comune, internazionale, risulta spiazzante rispetto a dipinti che sembrano alludere a un tempo diverso e astratto, ma non contemporaneo, perso piuttosto nel mondo della fiaba, della letteratura romantica, del mito della foresta, metafora dell'inconscio o della mente.
Nella finzione della pittura, Cemak affronta insomma il tema eterno del non-tempo, e lo fa con la levità del racconto, dell'affabulazione che distilla, nell'ombra, personaggi irreali, quelli delle favole, da Biancaneve ad Alice, e soprattutto situazioni ambigue, in cui lo stesso cancello diviene protagonista, invitando lo spettatore a sporgersi oltre il bordo del quadro. Oltre il numero civico di una proprietà strangolata dai rampicanti, per vedere dall'altra parte cosa succede. Una scoperta si nasconde nel buio, oppure è solo un salto nel vuoto, un passaggio in un mondo ignoto, rischioso, o, magari, migliore.
Bene, Leonardo Cemak dipinge questo passaggio.

Nota biografia
Leonardo Cemak è nato nel 1949 a Senigallia da padre marchigiano e da madre polacca, Maria Cemak, pittrice. Ha studiato alla Scuola d’Arte di Ancona e all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Mostre personali recenti: Oceano Adriatico, Reggio Emilia 1997, Dipinti e disegni, Milano 1998, Dieci Opere, Homino Sapiens, Morale della favola, Urbino 1999-2000-2001, Sguardi, Milano 2001, Cemak, istruzioni per l’uso, Ancona 2004, Attraverso lo specchio, Milano 2004, Due misure, Reggio Emilia 2005, Sequenze, Macerata 2006, Presagi, Milano 2007, Dottor Cemak e Mister Hide, Camerino 2007, Opere decenti, Tolentino 2008, Le stanze nel bosco, Jesi 2009, Non portarmi nel quadro di sera, Arcevia 2011. Nel 2011 ha partecipato alla Biennale di Venezia nel Padiglione Italia, iniziativa speciale per il 150° Anniversario dell’Unità dell’Italia. Nell'autunno del 2012 partecipa alla mostra Sogno e confine, Casali, Cemak, Folon e Giacomelli, allestita negli spazi della Galleria Biffi Arte di Piacenza. Hanno scritto, tra gli altri: Martina Cavallarin, Maria Perosino, Loretta Mozzoni, Valentina Conti, Paola Pastacaldi, Federico Zeri, Pietro Bellasi, Flavio Caroli, Alberto Abruzzese, Umberto Galimberti, Stefano Fugazza, Stefano Papetti, Vittorio Sgarbi. Leonado Cemak vive a lavora a Ostra Vetere, fra le colline delle Marche.