Le matite dei suoni

Informazioni Evento

Luogo
ARCHIVIO RICERCA VISIVA
Via Sandro Botticelli 8/a, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal Merc. al Ven. ore 15,30 - 19 . Sabato su appuntamento

Vernissage
13/09/2012

ore 18

Artisti
Giovanni Ciucci, Giulio Lacchini
Generi
arte contemporanea, doppia personale, disegno e grafica, new media

Molte «consonanze» vi sono tra il lavoro di Giovanni Ciucci e quello di Giulio Lacchin. Entrambi operano con grande varietà di strumenti espressivi, dalla scrittura (anche di carattere critico, Ciucci collabora da anni con la rivista «Zeta», Lacchini ha fondato con Martegani la rivista «Cross» ed è impegnato nell’editoria), al disegno, al video e infine al suono.

Comunicato stampa

Giovanni Ciucci, Giulio Lacchini

LE MATITE DEI SUONI

 

Dal 13 settembre al 27 ottobre 2012

Inaugurazione e performances Giovedì 13 settembre, ore 18

"I percorsi dell’arte riescono a trasporre in un unico processo visivo e uditivo precise possibilità di estensione della ricezione e della generazione dei segni, i quali in tal modo, si intrecciano e si ordiscono per leggere e suggerire una rinnovata interazione col circostante". (G..Ciucci.)

Sezione Archivio storico:

Video di: Claudio Ambrosini, Giuseppe Chiari, Cristina Kubish.

Molte «consonanze» vi sono tra il lavoro di Giovanni Ciucci e quello di Giulio Lacchin. Entrambi operano con grande varietà di strumenti espressivi, dalla scrittura (anche di carattere critico, Ciucci collabora da anni con la rivista «Zeta», Lacchini ha fondato con Martegani la rivista «Cross» ed è impegnato nell’editoria), al disegno, al video e infine al suono. Nella mostra convivono in modo fluido e organico aspetti teorici e disegni, performances sonore e progetti.

Queste plurime modalità di intervento, e in particolare l’utilizzazione o crerazione di un sonoro, caratterizzano le ultime generazioni di artisti e sono di grande attualità, ma riconducono anche ad artisti storici come Giuseppe Chiari, Cristina Kubish e vari altri, e contemporaneamente al musicista Claudio Ambrosini, che negli anni Settanta operava anche in ambito visivo, producendo video con la galleria del Cavallino.