Landing on Earth

Informazioni Evento

Luogo
GIARDINO CONDIVISO NASCOSTO
via Bussola angolo via Malaga, 20143 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dalle ore 11 alle 19

Vernissage
03/10/2015

ore 12

Curatori
Alessandra Alliata Nobili
Generi
arte contemporanea

In occasione di Green City Milano 2015, il Giardino Nascosto presenta “Landing on Earth”, una mostra che comprende sei installazioni ambientali.

Comunicato stampa

In occasione di Green City Milano 2015, il Giardino Nascosto presenta “Landing on Earth”, una mostra che comprende sei installazioni ambientali ad opera di: Ylbert Durishti, Isabella Mara, Jeanfilip, Antonio Marciano, il collettivo SBAGLIATO e il gruppo Jukai.

Il titolo della mostra evidenzia le parole On Art, ma contiene anche l’espressione Land Art, che in questo caso vuole indicare non tanto l’appartenenza delle opere a una storica tendenza artistica, ma il loro rapportarsi alla natura di questo luogo in particolare, e più in generale a temi ecologici di più ampio respiro.

Strappato all’incuria e al degrado, il Giardino Nascosto è stato restituito agli abitanti del quartiere come luogo rilassante, dove poter sostare, giocare e passeggiare in mezzo al verde, ma soprattutto come luogo d’incontro dove far nascere nuovi spunti di pensiero. Proprio per questo, in linea con le attività culturali svolte dal giardino in passato, si è pensato a una mostra: per la capacità dell’arte di portare la nostra mente in luoghi nuovi, stimolando l’immaginazione e suggerendo pensieri su temi ai quali siamo desensibilizzati o disattenti.
Con le installazioni in mostra, gli artisti si confrontano con gli elementi del giardino, interagendo con le sue parti strutturali e con il verde. Concepite appositamente per il Giardino Nascosto, le opere hanno l’intento di coinvolgere il pubblico proponendo argomenti diversi fra loro, ma principalmente orientati a un discorso sulla natura.

“Twin Trees”, installazione site-specific realizzata da Ylbert Durishti, è un punto d'incontro tra natura e tecnologia, che stabilisce un filo rosso fra natura, giardino e visitatori. Gli abitanti del quartiere sono invitati a portare una sedia, parte della loro casa e storia, nel verde; la sedia sarà posizionata sotto a un albero, che metaforicamente la ‘adotterà’. Sulla seduta sarà poi appoggiato un codice QR rielaborato. Attraverso il proprio telefono, ciascun utente potrà leggere il codice e scoprire l'immagine celata dietro al codice, che metterà in dialogo il giardino con altri luoghi naturali.

“Farfalle” di Jeanfilip, invita a seguire un volo di farfalle per ripensare il nostro rapporto con l’ambiente. Nubi di farfalle coloratissime, in materiale resinoso, sono installate fra il fogliame degli alberi: “La Farfalla” dice Jeanfilip, “rappresenta la trasformazione, la rinascita, un sentiero evolutivo della nostra Anima, la capacità di volare e la possibilità di diffondere bellezza e colore. La farfalla è la manifestazione più pura della bellezza che oggi stiamo sempre più perdendo, quell’attimo fugace che la natura ci offre. La farfalla nasce anche come monito. Dove non ci sono più farfalle, la Terra grida aiuto. Con l’impegno dell’uomo, ci auguriamo di riportare queste fantastiche creature nelle nostre città, creando per loro un habitat naturale”.

“Scaffholding” di Jukai, alias Marta Fumagalli e Riccardo Pirovano, è un intervento su un grande albero in mezzo al giardino, che durante la crescita ha incorporato una rete di recinzione, avvolgendola in parte con la sua corteccia. Gli artisti segnalano ed evidenziano questa ‘mutazione’ dell’albero prodotta da un intervento umano, con una scultura, composta da segmenti di legno industriale, che appoggiata al tronco, sembra sostenerlo. A sua volta questa struttura muta nuovamente, generando un ciuffo vitale di rami, che indica la forza di reazione e adattamento della natura alle manipolazioni umane.

D’ispirazione filosofica e poetica è “Oscillari”, di Isabella Mara, che mette in comunicazione natura e cultura, due termini che nella filosofia occidentale sono spesso contrapposti. Oscillari è un’installazione fluttuante in cui i libri si trasformano in altalene. Una quindicina di Oscillari pendono dai rami di un albero in equilibrio precario, sempre pronte a dondolare da una parte o dall'altra. Gli Oscillari alludono al "moto perpetuo": ciascuna è una sorta di pendolo (richiamando quello di Foucault) che potrebbe oscillare "per sempre", solo se posto in condizioni ideali, inesistenti in natura.

“Flower”,di Antonio Marciano, sintetizza due opposti in forma di scultura: stasi e movimento, rispecchiando le dinamiche che operano in natura. Flower riunisce10 elementi cubici installati in modo da creare l’immagine di un fiore. Le facce superiori dei cubi fungono da sedute, e sono ricoperte da un totale di 5084 chiodini Quercetti, elemento ricorrente nel lavoro di Marciano; le facce laterali sono a specchio, e rappresentano la parte dinamica del lavoro, che ingloba vita e movimento, riflettendo i mutamenti dell’ambiente circostante.

Ispirato al tema dell’acqua, che caratterizza la morfologia del giardino delimitato da un canale, è “Anio Vetus”, l’intervento di Street Poster Art del collettivo artistico romano SBAGLIATO. L’installazione aprirà su un lungo muro di confine del giardino una vista sul secondo acquedotto costruito a Roma per l’approvvigionamento idrico, l’Aniene Vecchio, mettendo metaforicamente in comunicazione le vie d’acqua milanesi e romane.