La temperatura mentale della fotografia
Come si è trasformata la fotografia negli ultimi decenni? E – domanda non meno importante – esiste una scuola italiana di fotografia? Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea cercherà di rispondere a queste domande con una mostra organizzata nell’ambito de Le Scatole Viventi / The Living Boxes. Il progetto espositivo si basa sull’idea di allestire nella Manica Lunga una sorta di narrazione in sequenza di differenti approcci alla fotografia.
Comunicato stampa
Come si è trasformata la fotografia negli ultimi decenni? E - domanda non meno importante - esiste una scuola italiana di fotografia? Il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea cercherà di rispondere a queste domande con una mostra organizzata nell'ambito de Le Scatole Viventi / The Living Boxes. Il progetto espositivo si basa sull'idea di allestire nella Manica Lunga una sorta di narrazione in sequenza di differenti approcci alla fotografia. Questa narrazione si apre con due personalità torinesi, Paolo Pellion e Paolo Mussat Sartor, legate sia alla storia dell'Arte Povera sia alla storia del Castello di Rivoli. La mostra prosegue con una rassegna di celebri fotografi quali Thomas Demand, Jan Dibbets, Thomas Ruff e Thomas Struth, le cui immagini di grandi dimensioni saranno messe in relazione con quelle più piccole, ma non meno importanti, di Luigi Ghirri con l'intento di dimostrare come e in che modo quest'ultimo abbia letteralmente anticipato, a partire dagli anni Settanta, moltissimi aspetti della ricerca fotografica contemporanea.
La realizzazione del progetto Le Scatole Viventi è resa possibile grazie al sostegno di Pernod Ricard Italia S.p.A. e al contributo speciale della Fondazione CRT.