La Soffitta 2014
Un programma particolarmente denso, offerto in gran parte ad ingresso libero, aperto a tutto il pubblico, con 18 spettacoli di teatro o danza, 6 concerti di musica da camera, 4 incontri con artisti, poi presentazioni di libri, proiezioni, convegni e seminari.
Comunicato stampa
La stagione 2014 della Soffitta inizierà come di consueto con una celebrazione non convenzionale della Giornata della Memoria (27 gennaio) quest’anno dedicata allo sterminio nazista degli omosessuali, e sarà fortemente caratterizzata dalle intersezioni disciplinari e dalle contaminazioni linguistiche, con la tradizionale, particolare attenzione alle proposte dei giovani, come – ad esempio – nella vetrina biennale sul Premio Scenario curata da Cristina Valenti.
Continuando a guardare il programma teatrale, si impone poi, per originalità d’impostazione, densità critica e ricchezza di eventi, il progetto “Teatri da camera: lo spettacolo della fotografia”, curato da Silvia Mei, che ospiterà fra l’altro due formazioni di punta dell’ultima generazione emiliano-romagnola del teatro di ricerca (Città di Ebla e gruppo nanou). Dopo anni di assenza tornerà anche il teatro asiatico, con un progetto sul Bharatanatyam e il teatro-danza indiano, a cura di Giovanni Azzaroni, Matteo Casari e Giuditta de Concini. Grazie alla collaborazione con l’Arena del Sole e l’ITC di San Lazzaro proporremo un articolato progetto su “Nuovi attori/Nuove drammaturgie”, con l’attore-autore-regista pugliese Roberto Corradino; lo spettacolo “totale” Processo a Sant’Uliva di Michele Monetta, regista, drammaturgo, mimo e maestro d’attori, e della sua compagnia napoletana ICRA Project; lo Shakespeare “giovane” di Andrea Baracco, regista emergente di formazione romana, il quale ha firmato un Giulio Cesare che ha riscosso molti consensi e importanti riconoscimenti da parte degli addetti ai lavori oltre che del pubblico; e infine la conferenza-spettacolo di Stefano De Matteis su Pulcinella, con le incursioni attoriali di Valerio Apice.
Completano il programma teatrale il consueto contenitore del Teatro dei libri, che quest’anno sarà animato da figure di primissimo piano della nostra scena come Moni Ovadia, Ermanna Montanari e Armando Punzo, in veste di autori e/o di soggetti di importanti libri usciti negli ultimi mesi; una giornata dedicata al lavoro recente di Pietro Babina, ex leader – assieme a Fiorenza Menni – di una formazione bolognese storica come Teatrino Clandestino; una festa per Ferruccio Marotti, decano degli studi teatrali italiani, in occasione del suo genetliaco e dell’uscita presso Bulzoni di un imponente Festschrift in quattro volumi in suo onore. Lascio volutamente per ultimo, last but not least, il convegno internazionale che La Soffitta organizza, a cura di Piersandra Di Matteo, come suo contributo all’ampio progetto che il Comune di Bologna dedica a Romeo Castellucci e alla Socìetas Raffaello Sanzio fra gennaio e maggio.
La stagione concertistica sarà inaugurata dalla pianista Maria Perrotta, avvincente interprete del nostro tempo. Tra le altre novità proposte dalla sezione Musica, si segnala La Messe de Nostre Dame di Guillaume de Machaut, rara da ascoltare dal vivo; nonché il flautista Roberto Fabbriciani, che interpreterà diverse musiche in prima esecuzione assoluta; e il progetto didattico “I Classici in classe”, di grande successo da anni. Fra i libri menzioniamo il Carteggio Verdi-Morosini (1842-1901) in coda al bicentenario verdiano e il volume di Ellen Rosand L’opera a Venezia nel XVII secolo: nascita di un genere, che verrà presentato insieme ad altre recenti monografie ed edizioni critiche dedicate a Francesco Cavalli e alla storia dell’opera veneziana del Seicento.
La sezione Cinema continua la propria indagine sugli scenari offerti dai media digitali, che, come consuetudine, dopo un ciclo di incontri sui rapporti tra politica, società e web, culminerà nel sempre più atteso convegno internazionale “Media Mutations”, giunto quest’anno alla sua sesta edizione.
A La sagra della primavera è, infine, dedicato il progetto della sezione Danza, che intorno a questo grande classico raccoglie le creazioni di due importanti protagoniste della scena contemporanea, Michela Lucenti e Cristina Rizzo.
MARCO DE MARINIS
Responsabile Scientifico
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