La parola agli artisti. Arte e impegno a Milano negli anni ’70

Informazioni Evento

Luogo
MAC - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA
Viale Elisa Ancona, 6 20851, Lissone, Italia
Date
Dal al

Mercoledì e Venerdì h10-13
Giovedì h16-23
Sabato e Domenica h10-12 / 15-19

Vernissage
24/09/2016

ore 18,30

Curatori
Elena Di Raddo, Cristina Casero
Uffici stampa
CLP
Generi
arte contemporanea, collettiva
Loading…

Negli anni a cavallo tra i Sessanta e i Settanta l’ideologia e la politica si respirano nelle strade e nelle piazze, al punto che si comincia a parlare di “politicizzare il quotidiano”. Il mon-do dell’arte negli anni della con-testazione non rimane in silenzio, sente la sua vocazione sociale, anzi percepisce tale vocazione come il motore stesso del fare arte.

Comunicato stampa

Negli anni a cavallo tra i Sessanta e i Settanta l’ideologia e la politica si respirano nelle strade e nelle piazze, al punto che si comincia a parlare di “politicizzare il quotidiano”. Il mon-do dell’arte negli anni della con-testazione non rimane in silenzio, sente la sua vocazione sociale, anzi percepisce tale vocazione come il motore stesso del fare arte.

Gli artisti cercano modalità diverse per avvicinarsi alla vita: alcuni rifiu-tano decisamente di operare nel si-stema dell’arte offrendo la propria manualità alla lotta rivoluzionaria, altri sviluppano linguaggi differenti in opere che affrontano temi legati alla società, svelandone le contrad-dizioni e le falsità. Altri ancora ri-corrono a mezzi tradizionali come la pittura, la scultura e la fotografia per convogliare temi d’attualità e di politica nell’arte, oppure realizzano interventi performativi che intro-ducono la propria creatività nei luo-ghi della contestazione.

Uno dei dati più evidenti di questa stagione è la ricerca di nuovi spazi e nuove forme di rapporto con il pub-blico, le istituzioni, il contesto so-ciale e urbano. Molti artisti abban-donano i luoghi professionali per diventare animatori sociali e opera-tori estetici coniugando le proprie competenze con quelle più spiccata-mente politiche. Nelle opere entra-no le tematiche e i problemi del mo-mento: l’ecologia, le condizioni di lavoro nelle fabbriche, la questione manicomiale, la status sociale della donna e i caratteri manipolatori della comunicazione di massa.

Da questo punto di vista, Milano costituisce un luogo privilegiato in quanto è teatro di alcune delle più importanti ricerche dell’arte impe-gnata. La città di Milano è infatti al centro di questa mostra curata da Cristina Casero e Elena Di Raddo, che intendono indagare gli esiti più significativi di queste ricerche.
Ad arricchire ulteriormente la ras-segna, due sezioni, curate da Jenni-fer Malvezzi e da Bianca Trevisan, saranno dedicate rispettivamente al video e all’editoria. I temi della mo-stra verranno affrontati anche in un convegno dal titolo “Arte Fuori dal-l’Arte. Incontri e scambi fra arti vi-sive e società” che si terrà il 12 e 13 ottobre presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, organiz-zato con l’Università degli Studi di Parma e La Sapienza di Roma in collaborazione con ArtCityLab.

Artisti in mostra: Nanni Balestrini, Paolo Baratella, Gabriella Benedini, Valentina Berardinone, Diane Bond Antonello Branca, Collettivo Cine-ma Militante, Amalia Del Ponte, Gianni Bertini, Marcella Campa-gnano, Mercedes Cuman, Fernando De Filippi, Fernanda Fedi, Ansano Giannarelli, Gino Gini, Nicole Gra-vier, Alberto Grifi, Emilio Isgrò, Laboratorio di Comunicazione Mili-tante, Ugo La Pietra, Enzo Mari, Umberto Mariani, Paola Mattioli, Libera Mazzoleni, Franco Mazzuc-chelli, Elio Petri, Giovanni Rubino, Sarenco, Gianni Emilio Simonetti, Giangiacomo Spadari, Silvia Trup-pi. Accompagna la mostra un cata-logo edito da Postmediabooks.

Sabato 24 settembre (ore 18.30) inaugurano anche le mostre 2501. LA MACCHINA, a cura di Davide Giannella e
ARC#IVE, VOLUME 4: EMILIO SCANAVINO, a cura di Lorenzo Respi e Alberto Zanchetta.