La moda nel mondo
A Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020, al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico della città ducale, arriva una mostra temporanea che ripercorre, attraverso abbigliamento, ornamenti e accessori, un viaggio nelle tradizioni del mondo. A partire dalla cultura cinese
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Informazioni
- Luogo: MUSEO D'ARTE CINESE ED ETNOGRAFICO
- Indirizzo: Viale S. Martino 8 - Parma - Emilia-Romagna
- Quando: dal 26/01/2020 - al 31/12/2020
- Vernissage: 26/01/2020 ore 15
- Generi: moda, etnografica
- Orari: da martedì a sabato dalle ore 9.00 alle 13 e dalle 15 alle 19 domenica 26 gennaio: dalle 15, le altre domeniche dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19 chiusura il lunedì e le festività nazionali
Comunicato stampa
In principio era la seta. E con la seta, brillante e preziosa come l’oro, in Cina - mancavano ancora tremila anni alla nascita di Cristo - nacquero il lusso e la moda. Spetta dunque all’abbigliamento cinese il posto d’onore nella mostra “La moda nel mondo: i vestiti raccontano la vita dei popoli”, che si terrà a Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020, dal 26 gennaio al 31 dicembre al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico della città ducale. Le sale del modernissimo museo diventeranno un vero e proprio atlante dell’abbigliamento
Grazie all’abbigliamento e agli ornamenti è facile intuire, in qualsiasi popolo, l’appartenenza a una tribù, uno stato sociale, un’etnia. L’abbigliamento è una vera e propria forma di comunicazione codificata e facilmente interpretabile a livello sociale. E al Museo d’Arte Cinese di Parma sarà possibile leggere tante storie. Ad impreziosire gli abiti in mostra saranno i busti sartoriali in lino e manichini bimbo della linea Schläppi 4000 realizzati da Bonaveri, leader mondiale nella creazione di manichini d’eccellenza.
Inaugurazione per il pubblico: domenica 26 gennaio ore 15.
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Il Museo d’Arte Cinese di Parma, voluto nel 1901 dal fondatore dei missionari saveriani e grande visionario Guido Maria Conforti (allora vescovo di Parma) proclamato santo nel 2011, rappresenta un contenitore artistico e documentario di eccezionale importanza, frutto di un lungo percorso storico. Per alcuni decenni i Saveriani operarono esclusivamente sul territorio cinese e fu proprio ai missionari presenti in Cina che il Conforti si rivolse, chiedendo loro di inviare periodicamente a Parma oggetti significativi di arte e vita locali. Dagli anni Sessanta il museo si arricchì di materiale di natura etnografica proveniente da altri paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina, divenendo testimonianza della vita e cultura di tre continenti. Accanto alla collezione fondante di terrecotte, porcellane, paramenti, statue, dipinti, fotografie, oggettistica varia e monete rare provenienti dall’Estremo Oriente, sono infatti esposti ad esempio oggetti del popolo Kayapò, un piccolo gruppo indio dell'Amazzonia che rappresenta le tante minoranze depositarie di un immenso bagaglio di valori. Un allestimento moderno e ricco di iniziative dove si tengono periodicamente mostre temporanee come questa sulle “Mode nel mondo: i vestiti raccontano la vita dei popoli” ed eventi di ampio respiro culturale.
