La Memoria delle Cose

Informazioni Evento

Luogo
FRASSINAGODICIOTTO
Via Frassinago 18, Bologna, Italia
Date
Dal al

dalle ore 10.00 alle ore 19.00

Vernissage
28/01/2012

ore 20 su invito

Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Mostra promossa e organizzata da
Artistocratic

in collaborazione con Alinari 24 ORE e Galleria EMMEOTTO

Editori
24 ORE CULTURA
Artisti
Mario Giacomelli, Nicola Vinci, Roberto Toja, Alessandro Vicario
Uffici stampa
STUDIO PESCI
Generi
fotografia, collettiva
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Artistocratic, la galleria on line di fotografia d’autore, è lieta di presentare “La Memoria delle Cose”. La mostra, che si colloca come evento OFF all’interno del bacino di progetti nella città di Bologna in occasione di ArteFiera 2012, racconta gli spazi, le pareti, le cose come testimoni del tempo e custodi delle atmosfere e della vita degli uomini.

Comunicato stampa

Artistocratic, la galleria on line di fotografia d’autore, è lieta di presentare “La Memoria delle Cose”. La mostra, che si colloca come evento OFF all’interno del bacino di progetti nella città di Bologna in occasione di ArteFiera 2012, racconta gli spazi, le pareti, le cose come testimoni del tempo e custodi delle atmosfere e della vita degli uomini, attraverso le opere di Mario Giacomelli, Roberto Toja, Alessandro Vicario e Nicola Vinci. Artistocratic – www.artistocratic.com - rinnova per il terzo anno il suo legame con Artefiera e offre ancora una volta ai collezionisti e agli amanti dell’arte, l’opportunità di misurarsi anche off line con la grande fotografia contemporanea e del ‘900.

Realizzata in collaborazione con Alinari 24 ORE e la galleria EMMEOTTO e accompagnata da un testo critico di Manuela Valentini, la collettiva apre al pubblico il 26 gennaio 2012 presso lo spazio Frassinagodiciotto di Bologna.

In un mondo in cui gli spazi cambiano rapidamente e le impronte si sovrappongono con ritmo incessante, dove la ricerca della novità costante inghiottisce il passato con voracità, spetta all’arte contemporanea fermarsi per ritrovare le orme di ciò che è stato e decifrare la mappa delle forze che agiscono sulle cose. Con “La Memoria delle Cose”, Artistocratic propone un percorso di ricerca di queste tracce, attraverso opere realizzate da una selezione di artisti che, in maniera diversa, fanno della fotografia lo strumento ideale di questo racconto.

Le opere fotografiche di Giacomelli esposte sono in gran parte inediti provenienti dall’Archivio Mario Giacomelli-Sassoferrato di cui Artistocratic è rappresentante esclusivo e sono pubblicate nel nuovo libro edito da 24 Ore Cultura “Mario Giacomelli – Sotto la pelle del reale” a cura di Katiuscia Biondi (nipote di Mario Giacomelli e direttrice dell’Archivio di Sassoferrato), Marina Itolli e Catia Zucchetti (CZ Fotografia).

Un Giacomelli inedito e visionario che, come spiega Achille Bonito Oliva nell’introduzione del libro, affronta i linguaggi dell’arte contemporanea quali la performance, la land art e l’astrattismo informale. "Sotto la pelle del reale", aggiunge Katiuscia Biondi, "è una frase di Giacomelli che sottolinea una concezione dell'arte intrinsecamente unita alla vita, una fotografia-performance che tratta il paesaggio come un corpo umano da indagare per accedere alla dimensione più intima e non stereotipata, dove ritrovare anche se stesso".

“Dopo Parigi e Milano, siamo felici di esporre anche a Bologna per Arte Fiera una selezione di lavori, perlopiù vintage inediti, che rivelano un Giacomelli di straordinaria contemporaneità" spiega Tommaso Stefani, fondatore di Artistocratic. “Ed è per questa ragione che abbiamo voluto affiancarlo a fotografi contemporanei che, con qualche decennio di distanza, seppur con linguaggi e risultati differenti, effettuano un percorso per certi versi analogo di indagine del reale”.

Nicola Vinci ‘scrive’ un racconto minimalista e metaforico in cui ambienti abbandonati, fatiscenti e silenziosi diventano simboli surreali di personaggi storici. Le opere di Alessandro Vicario trasportano lo spettatore all’interno delle stanze di uno storico palazzo del ‘500, in un immaginario viaggio nel tempo. Infine Roberto Toja, con il progetto Lasciti, compie un’indagine suggestiva sui ritratti fotografici ritrovati all’interno di luoghi dimenticati, perfetti testimoni del tempo e della vita di chi li ha abitati.