La memoria del sacro. Salvatore Fiume in Vaticano
Selezione di dipinti di Salvatore Fiume dalla Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani.
Comunicato stampa
Dal 17 dicembre 2015 al 12 marzo 2016, all’interno del percorso di visita dei Musei Vaticani, si terrà la mostra La memoria del sacro. Salvatore Fiume in Vaticano, a cura di Micol Forti e Francesca Boschetti, organizzata in occasione del Centenario della nascita di Salvatore Fiume.
La Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, che possiede un ricco nucleo di opere dell’artista, ospiterà tre sale dedicate ad una selezione di opere, scelte per dare rilievo all’originalità con cui Fiume affrontò le iconografie sacre, grazie alla sua grande capacità di rivisitare la tradizione con sguardo moderno.
La mostra sarà prevalentemente costituita da dipinti di soggetto religioso, tra cui Il trionfo della Chiesa, bozzetto del mosaico per la Basilica di Nazareth, del 1967, la grande Pesca miracolosa del 1977 e la Predicazione di San Paolo, donata dall’artista a Paolo VI per il suo ottantesimo compleanno. Un posto di rilievo verrà dato al dipinto Nigra sum sed formosa, opera che evidenzia l’istinto di Fiume a sperimentare e utilizzare materiali sempre nuovi. Tra i dipinti di soggetto profano spiccano invece il grande trittico Isola di Statue del 1950, che entusiasmò Gio Ponti alla Biennale di Venezia di quell’anno, e la Gioconda africana del 1974, ispirata alla Gioconda di Leonardo e dedicata a tutte le donne d’Africa, una terra che Fiume amava in modo particolare e che lo influenzò nella realizzazione di molte sue opere.
In occasione della mostra sarà presentato il volume Salvatore Fiume. I giochi della memoria (Edizioni Musei Vaticani), che inaugura la nuova Collana Sfogliando il Novecento, dedicata alle Opere della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani.
La mostra si inserisce tra gli eventi celebrativi per il Centenario della nascita dell’artista, promossi dalla Fondazione Salvatore Fiume, con l’intento di farne conoscere opere meno conosciute o difficilmente accessibili al pubblico.