La materia della luce

Informazioni Evento

Luogo
VOLUMNIA
Stradone Farnese 33, , Piacenza , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
20/06/2025
Generi
arte contemporanea

Un confronto tra arte, design e architettura prende forma nell’allestimento in programma a Volumnia per il prossimo solstizio d’estate.

Comunicato stampa

Un confronto tra arte, design e architettura prende forma nell’allestimento in programma a
Volumnia per il prossimo solstizio d’estate.
Da un lato un architetto che arriva alla pratica progettuale guidato da sempre da una
passione per l’arte. La sua ricerca si sviluppa attorno al tema della luce intesa non solo
come elemento compositivo ma anche come espressione di un paesaggio interiore. Un
percorso che si ricollega ai grandi maestri della pittura come Caravaggio, Hopper e alla
riflessione di Paul Klee sull’idea di rendere visibile l’invisibile.
Dall’altro un artista che viene dal contesto dell’industria del metallo che lavora da sempre
con le lastre di ferro e acciaio e con le foglie di metallo cercando di scoprire come la
materia si modifica nel tempo attraverso l’interazione con l’aria e attraverso la capacità di
assorbire il contributo della luce.
L’architetto Dario Costi e l’artista Paolo Mezzadri si incontrano alcuni anni fa in occasione
di una mostra presso la Fondazione Cariparma, lavorano insieme alla grande scultura
urbana di Parma città d’oro e realizzano gli Oggetti urbani a reazione poetica che oggi
fanno parte della collezione d’arte della fondazione. Si ritrovano negli anni successivi per
disegnare insieme sculture, oggetti, elementi di valore architettonico e artistico che si
offrono come principi concettuali per l’architettura. Lavorano insieme alla mostra Mare
Nostrum dando vita ad una particolarissima esposizione presso la Fondazione
Monteparma sviluppata attraverso la scultura come mezzo di comunicazione sul tema
della difesa dell’ambiente.
Al termine di questo percorso di condivisione di idee e lavoro, che ha intrecciato la
dimensione scultorea con la ricerca artistica e architettonica, inaugureranno il prossimo 20
giugno in occasione del solstizio d’estate, per una notte e un giorno, la mostra La materia
della luce. Piccoli oggetti per abitare il mondo. A dare forma all’allestimento saranno
una serie di piccole sculture disposte nelle navate, una grande installazione nella crociera
sotto la cupola e una selezione di arredi di design e complementi unici collocati nel coro.
In quest’area sedute modellate come pieghe di lamiera saldata, tavoli rifiniti con foglie di
metallo e saldature interpretate come cicatrici e rese preziose da lamine di diverso colore
insieme ad altri oggetti di design pensati per l’abitare quotidiano saranno disposti in
tiratura limitata firmate come opere uniche dall’artista e dall’architetto.
La mostra si concentra sulla forza espressiva dei piani, delle pieghe e della capacità che
questa dimensione geometrica dello spazio ha di rendere emozionale l’ambiente grazie al
contributo che la luce naturale può portare attraverso la proiezione delle ombre.
La materia del metallo nelle sue varie configurazioni entrerà in rapporto con i raggi del
sole nella giornata più lunga dell’anno trasmettendo la sua dimensione poetica ed
espressiva come principio di composizione per oggetti di architettura e installazioni d’arte.
Dario Costi (Parma, 1971). È Professore ordinario di Progettazione architettonica e urbana presso il DIA
dell’Università di Parma, svolge ricerca e sperimentazione progettuale su molti piani: su quello professionale
nello Studio MC2 con particolare attenzione ai temi del progetto urbano, dello spazio e dell’edificio pubblico,
dell’abitare nel paesaggio e in ambito universitario sulla riflessione teorica sul ruolo dell’architettura rispetto alle
relazioni che interpreta e attraverso la metodologia del Progetto Urbano Strategico sulla rigenerazione urbana.
Studio MC2AA. Dal 2001 Dario Costi e Simona Melli svolgono attività progettuale nello Studio MC2 ragionando
sulle forme della vita, disegnando lo spazio intorno alle persone e mettendo al centro del lavoro la dimensione
sociale dell’architettura per le piccole e grandi comunità
Paolo Mezzadri (Cremona, 1966). Dopo una lunga esperienza lavorativa nell’azienda di famiglia, nel 2010 decide
di intraprendere un percorso nuovo e sicuramente molto creativo ed apre prima MyLab Design ed in
seguito Metallifilati. Come recita il nome stesso dell’azienda “il sogno” è di poter realizzare, vivere e condividere
emozioni partendo dalla semplicità del gesto… il gesto di un laboratorio mentale (e non solo), dove provare,
sperimentare, incontrare ed attraversare elementi concreti con elementi assolutamente visionari.