La fotografia di Pedro Almodòvar

Informazioni Evento

Luogo
IL MECCANICO
Via San Vitale 2b, Verona, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a domenica | H 9.30-12.30 e 16.00-19.00

Vernissage
19/09/2025
Artisti
Pedro Almodóvar
Curatori
Simone Azzoni
Generi
fotografia, personale

Vida Detenida di Pedro Almodóvar è il progetto d’eccezione all’Ottava edizione del festival Grenze Arsenali Fotografici di Verona.

Comunicato stampa

Vida Detenida di Pedro Almodóvar è il progetto d'eccezione all’Ottava edizione del
festival Grenze Arsenali Fotografici di Verona.
La mostra fotografica in esclusiva assoluta per l'Europa, raccoglie Still Life di oggetti
quotidiani tolti dallo splendore del colore cinematografico del regista spagnolo e abbandonati
ad un riposo, ad una quiete domestica che ne rivela la malinconica e solitaria natura.
Una serie di fotografie scattate da Pedro Almodóvar durante momenti d’isolamento
e contemplazione.”Per iniziare a fotografare a casa e farsi catturare dalla pratica, è neces-
sario sentirsi soli”, scrive il regista,”solo in questi momenti che si riesce a guardare la luce
che entra dalla finestra della cucina e ad essere assorbiti dallo spettacolo al punto da pren-
dere in mano una macchina fotografica e cercare di carpire quel momento e la sua luce”.
Lontano dal set e dai fasti del Leone d’oro veneziano, Almodóvar scatta per com-
piere un gesto profondamente pop: trasformare oggetti comuni — bicchieri, fiori, piatti,
utensili — in simulacri, feticci carichi di memoria e desiderio. Non sono semplici nature mor-
te, ma ‘vita ferma’: ogni oggetto infatti conserva vitalità, reagisce alla luce e muta nel tem-
po. «Ciò che mi interessa è l’estasi del momento, essere vigile e catturare l’emozione dell’i-
stante.» Scrive Almodóvar. “Le nature morte sono una forma pagana di altare che riverisce
e venera gli oggetti”: tensione fragile e vibrante che pervade ogni scatto, dove la bellezza
del quotidiano si fa sacra, precaria e mai consolatoria.
Le opere esposte sono fornite da Opera Gallery di Madrid, la curatela è di Simone
Azzoni, il catalogo della mostra è di LazyDog