La donazione Spagna Bellora

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO DEL NOVECENTO
Piazza Duomo, 8, Milano, Italia
Date
Dal al

LUN. 14.30 - 19.30
MAR. MER. VEN. e DOM. 9.30 - 19.30
GIO. e SAB. 9.30 - 22.30

L’ultimo ingresso consentito avverrà un’ora prima della chiusura del Museo.
Ingresso gratuito ogni giorno a partire da due ore prima dalla chiusura del Museo.
Ogni venerdì gratis dalle 15.30.

Vernissage
04/04/2013

ore 18,30 su invito

Biglietti

Biglietto intero 5 euro Biglietto ridotto 3 euro Hanno diritto al biglietto ridotto: Studenti universitari con tesserino Anziani over 65 Dipendenti del Comune di Milano Hanno diritto all'ingresso gratuito: Minori di 25 anni Insegnanti accompagnatori di scolaresche Guide turistiche e interpreti turistici Accompagnatori di gruppi Disabili Giornalisti con tesserino Studiosi con permesso speciale della direzione del museo Funzionari della soprintendenze statali e regionali e funzionari dei musei comunali Membri dell'ICOM Associazioni autorizzate

Editori
ELECTA
Curatori
Giorgio Zanchetti
Uffici stampa
ELECTA
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La mostra documenta l’attività di gallerista e di promotore culturale di Gianfranco Bellora (Trecate 1930 – Milano 1999), attraverso una selezione di opere della sua collezione donate nel 2012 al Museo del Novecento dalla moglie Anna Spagna Bellora.

Comunicato stampa

Dal 5 aprile all’8 settembre il Museo del Novecento ospita la mostra La donazione Spagna Bellora, curata da Giorgio Zanchetti con la collaborazione di Silvia Colombo, che documenta l’attività di gallerista e di promotore culturale di Gianfranco Bellora (Trecate 1930 - Milano 1999), attraverso una selezione di opere della sua collezione donate nel 2012 al Museo del Novecento dalla moglie Anna Spagna Bellora.

Nel 1969, dopo aver maturato alcune esperienze collezionistiche e di mercato, Bellora aprì a Milano una propria galleria, lo Studio Santandrea, presentando le ricerche italiane e internazionali del de-collage, della Mec Art e del Nouveau Réalisme, ma anche mostre personali e collettive di alcuni protagonisti italiani dell’astrazione e della neoavanguardia post-informale. Con l’inizio del nuovo decennio, e grazie alla fondamentale mediazione di Emilio Isgrò, Bellora cominciò a raccogliere ed esporre sistematicamente l’opera dei principali autori italiani e stranieri delle più recenti ricerche verbovisuali, avvalendosi spesso della collaborazione di critici particolarmente attenti al fenomeno, come Migliorini e Menna. Allineava così, tra il 1970 e il 1981 un’intensa serie di esposizioni personali e collettive che vedevano la presenza di tutti i principali esponenti di quelle ricerche. L’attività di studio e di promozione di questi artisti proseguì negli anni Ottanta, prima attraverso la collaborazione di Bellora con la Galleria Annunciata, poi, dalla fine del 1986 a tutto il 1991, attraverso l’attività del Centro Culturale d’Arte Bellora, in via Borgonuovo.

Erano gli anni della consacrazione e della prima “sistemazione storica” delle ricerche verbovisuali della neovanguardia e Gianfranco Bellora diede un fondamentale contributo a questo processo di riconoscimento organizzando numerose mostre personali e collettive e pubblicando accurate edizioni come Segnoepoesia (1987) e Milano et mitologia (1989).
È questo versante degli interessi di Gianfranco Bellora ad essere rappresentato dalle 21 opere donate al Museo del Novecento dalla moglie Anna.
In mostra saranno presenti opere di Lamberto Pignotti, Stelio Maria Martini, Adriano Spatola, Elio Marchegiani, Alessandro Algardi, Vincenzo Accame, Agostino Ferrari, Umberto Mariani, Magdalo Mussio. Saranno esposte anche 50 fotografie originali di Enrico Cattaneo che documentano le inaugurazioni dello Studio Santandrea ed altri materiali dell’Archivio Bellora, conservato presso il Museo del Novecento.
Oltre alle opere in mostra la donazione Spagna Bellora comprende anche opere di Anna Spagna, Roberto Comini, Francesco Correggia, Fernando De Filippi, Giorgio Milani, Sarenco (Isaia Mabellini).
Dopo la prematura scomparsa di Gianfranco Bellora la moglie ha intrapreso un’opera di valorizzazione della collezione, iniziata con una donazione al MART di Rovereto e con un deposito presso il Museo di Vizzini. Accompagna la mostra il catalogo edito da Silvana Editoriale.