La cultura e il diavolo

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO URSINO - MUSEO CIVICO
Piazza Federico Di Svevia , Catania, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
15/09/2025

ore 18,30

Uffici stampa
MARIA GRAZIA VERNUCCIO

L’arte di Giuseppe Fava tra impegno civile, politico e intellettuale

Comunicato stampa

Nel centenario della nascita di Giuseppe Fava, nella Galleria d’Arte Moderna di via Castello Ursino 26, lunedì 15 settembre a Catania alle 10.30 sarà presentata alla stampa la mostra “La cultura e il diavolo”. L’arte di Giuseppe Fava tra impegno civile, politico e intellettuale, a cura di Vittorio Ugo Vicari, promossa dalla Fondazione Giuseppe Fava e dalla famiglia del giornalista ucciso dalla mafia, in collaborazione con il Comune di Catania e il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Saranno presenti: il sindaco Enrico Trantino, Lina Scalisi (Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Catania), Gianni Latino (Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Catania e progettista del manifesto), Paolo Di Caro (direttore Cultura Comune di Catania) Vittorio Ugo Vicari (Cattedra di Storia dell'arte contemporanea, Accademia di belle arti di Catania, curatore della mostra e del catalogo); Maria Teresa Ciancio (vice presidente della Fondazione Giuseppe Fava, Catania).

Il percorso espositivo, che verrà inaugurato lunedì 15 settembre alle ore 18.30, attinge principalmente all’Archivio Storico Giuseppe Fava di Gravina di Catania, custodito da Giuseppe Maria Andreozzi, racconta un Fava meno noto al grande pubblico. La mostra è infatti dedicata principalmente alla produzione artistica: oltre che giornalista, drammaturgo e romanziere, fu anche pittore, disegnatore e incisore. Giuseppe Fava, ucciso dalla mafia il 5 gennaio del 1984, credeva fermamente che l’emancipazione dei siciliani dalla violenza mafiosa fosse possibile solo attraverso una didattica adulta e una corale azione e democratica. Per raccontare la realtà utilizzò la macchina da scrivere, il palcoscenico, il microfono, il pennello, il bulino, la cinepresa e la carta stampata, cercando corrispondenze tra linguaggi per rendere comprensibili ai giovani il complesso universo dei suoi personaggi.

A seguire, nella corte della Gam, sempre lunedì, alle ore 21.00 in anteprima nazionale e in onda su La7, per celebrare i cento anni dalla nascita, verrà proiettato il documentario “L’ultima fila, storia di Pippo Fava”, opera d’esordio di Emanuela Ranucci e Maria Carla Virzì, firmata Loom Production, che ripercorre i giorni dell’omicidio attraverso le voci di chi c’era e non ha dimenticato. Ingresso libero.