La Cina Segreta: la Città Proibita e 4.000 anni di Storia

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DELLA RAGIONE
Piazza Delle Erbe , Padova, Italia
Date
Dal al

9-19, chiuso il lunedì

Vernissage
17/02/2018
Biglietti

euro 6, ridotto euro 4

Curatori
Adriano Màdaro
Generi
archeologia
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La mostra propone tre testimonianze di alto valore artistico: un modellino in legno di tiglio della Città Proibita, la leggendaria reggia di Pechino ricostruita in scala 1:400 fin nei minimi dettagli da una squadra di 12 ebanisti cinesi, con la supervisione di tre architetti su una superficie totale di 40 mq.

Comunicato stampa

Mostra La Cina Segreta: la Città Proibita e 4.000 anni di Storia
17 febbraio-18 marzo 2018 Palazzo della Ragione

Conferenza di Adriano Màdaro La Cina segreta e la Città Proibita
venerdì 16 febbraio ore 17 in Sala Paladin di Palazzo Moroni

Danza del Drago
sabato 17 febbraio ore 14.30 in centro storico

In occasione del Capodanno cinese l'Istituto Confucio all'Università di Padova, nel decimo anno della sua fondazione, e il Comune di Padova, con il patrocinio dell'Università degli Studi di Padova, presentano un ricco programma di iniziative all'insegna dell'arte e della cultura.
Dal 17 febbraio al 18 marzo 2018 a Palazzo della Ragione si terrà la mostra La Cina Segreta: la Città Proibita e 4.000 anni di Storia a cura di Adriano Màdaro.
La mostra propone tre testimonianze di alto valore artistico: un modellino in legno di tiglio della Città Proibita, la leggendaria reggia di Pechino ricostruita in scala 1:400 fin nei minimi dettagli da una squadra di 12 ebanisti cinesi, con la supervisione di tre architetti su una superficie totale di 40 mq.
Raggruppa inoltre ventun tavole originali, disegnate e dipinte dal noto artista Liu Yonghua, il maggiore esperto della Storia del costume cinese che vanno dal 2500 a.C. ai giorni nostri. Le tavole di grande formato, illustrano i fatti salienti delle Dinastie che, per oltre 4.000 anni, hanno retto le sorti del Celeste Impero.
Termina l'esposizione la riproduzione museale su seta del famoso rotolo Qing Ming Shang He di epoca Song Settentrionali, XIII secolo (l'area dipinta è lunga m.5,50), realizzato per essere esposto nella pinacoteca imperiale al posto dell'originale che per la sua fragilità e vetustà deve essere conservato in un caveau al buio e con temperature costantemente monitorate.
Il visitatore grazie a un ricco apparato didascalico bilingue (italiano-inglese) sarà accompagnato in un percorso storico-artistico di notevole interesse, incentrato sulla Storia ultra millenaria della Cina, iniziando dal mitico Imperatore Giallo per concludersi con la Dinastia manciù dei Qing, attraversando quattro millenni di vicende a noi ancora poco note.
Così commenta il curatore Adriano Màdaro: “Ne esce un ritratto storico assolutamente inedito e ricco di spunti per una riflessione che oggi, di fronte a una Cina sempre più protagonista sulla scena planetaria, si rende necessaria, forse anche obbligatoria”.
“Un'occasione importante, non solo per tutta la città di Padova – sottolinea il Prof. Giorgio Picci, direttore italiano dell'Istituto Confucio all'Università di Padova – dato il carattere internazionale dell'evento. Realizzeremo anche un video clip della mostra in italiano e in cinese e pensiamo di pubblicizzare e rendere disponibile il materiale della mostra per un possibile allestimento in altre città e anche in altri Paesi. Questa mostra sarà un ulteriore ponte per collegare la città Padova e la Cina, obiettivo culturale che persegue da sempre l'Istituto Confucio”.
Venerdì 16 febbraio alle ore 17.00 in sala Paladin di Palazzo Moroni il curatore della mostra e celebre sinologo Adriano Màdaro terrà una conferenza aperta al pubblico a ingresso libero, dal titolo: La Cina segreta e la Città Proibita. Adriano Màdaro racconterà vicende storiche e aneddoti poco noti che svelano inediti sul luogo più magico e misterioso della Cina: la Città Proibita, narrata anche dal regista Bernardo Bertolucci nel film che gli rese ben nove Oscar e nove David di Donatello, L'ultimo imperatore.
La conferenza, propedeutica anche alla visione della mostra, anticipa l'inaugurazione a Palazzo della Ragione fissata alle ore 18.00. Durante l'inaugurazione alcune studentesse dell'Istituto Confucio saranno vestite con abiti folcloristici e intratterranno il pubblico suonando il guzheng, un antico strumento della tradizione musicale classica cinese appartenente alla famiglia delle cetre. Il guzheng con una lunghezza di circa 1,5 metri è uno strumento dal suono particolarmente dolce ed evocativo.
Sabato 17 febbraio a partire dalle 14.30 torna, dopo il grande successo riscosso lo scorso anno, la Danza del Drago, per festeggiare il Capodanno 2018 all'insegna del Nuovo Anno del Cane. Un grande dragone con leoncini (figure tipiche del Capodanno cinese), canti tradizionali e grandi tamburi animeranno le vie del centro storico cittadino. La sfilata partirà alle 14.30 da piazza Garibaldi, per proseguire via Santa Lucia, via Sauro, piazza dei Signori, via Monte di Pietà, via Manin, Piazza delle Erbe, Liston per arrivare in Piazza Cavour. Alla fine del percorso del Drago, davanti a Palazzo Moroni si terrà un'esibizione acrobatica di Taiji e Kung Fu accompagnata dalla tradizionale Danza dei Leoni.

Secondo lo zodiaco cinese il 2018 è l'anno del Cane. Quest'anno la festa del Capodanno cinese ha inizio il 16 febbraio 2018 (Capodanno Lunare / Festa della Primavera della Cina) e finisce il 21 febbraio 2018.
Stando alla mitologia cinese, l'origine della festa di primavera viene fatta risalire a un'antica leggenda, che narra come nei tempi vivesse in Cina un mostro chiamato Nian (?). Nian sarebbe stato solito uscire dalla sua tana una volta ogni dodici mesi per mangiare esseri umani; l'unico modo per sfuggire a questo tributo di sangue era spaventare il mostro Nian, sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso.
Per questo motivo, ogni dodici mesi si è soliti festeggiare l'anno nuovo con canti, tamburi e con l'uso massiccio del colore rosso. Un'eco di questa leggenda è rimasta nella rituale Danza del Leone, una tradizione praticata durante le feste nella quale si sfila per le strade con canti, tamburi e cimbali. La Danza del Drago celebra e invoca i benigni draghi cinesi, mentre la Danza del Leone è considerata una pratica in grado di scacciare i cattivi spiriti e favorire l'arrivo della fortuna nel nuovo anno.
L’Istituto Confucio è un’istituzione creata dal governo cinese per diffondere e promuovere la lingua e la cultura cinese in tutto il mondo, con insegnanti madrelingua inviati nei vari Istituti Confucio affiliati. L’Istituto Confucio è finalizzato ad incrementare la comprensione della lingua e della cultura cinese,
nell'approfondire l’amicizia tra la Cina e il resto del mondo e nel promuovere la diversità di culture nel mondo. È un’istituzione senza fini di lucro, il cui quartier generale è a Pechino, ma con sedi in tutto il mondo. L’Istituto Confucio di Padova nasce come emanazione dell’Istituto Confucio di Pechino e in collaborazione fra l’Università degli Studi di Padova e quella di Guangzhou, terza città della Cina. L'attività dell'Istituto Confucio consiste nell’organizzazione di corsi di lingua cinese di ogni livello, ma anche la promozione della cultura cinese in tutti i suoi aspetti.
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