Koh Ring Falls
Koh Ring Falls è un progetto immaginato per lo spazio di una lavanderia automatica.
Comunicato stampa
Nato in Italia nel 1980. Vive e lavora a Bologna.
Dopo aver frequentato il corso di laurea in Astronomia a Bologna, nel 2006 co-fonda il gruppo di teatro e performing
arts SINEGLOSSA, curandone la ricerca visiva fino al 2014. Tra i festivals principali in cui il lavoro è stato presen-
tato: Queer Festival (2013, New York, USA), Waves Festival (2013, Vordingborg, DK), Fringe Festival (2012, Edim-
burgo,UK), The World as a place of truth (2012, Wroclaw,PL), Queer Zagreb (2011, Zagabria,HR), Premio Vertigine
(2010, Roma, I), Romaeuropa Festival (2010, Roma, I). Ottendo tra i vari riconoscimenti: la menzione speciale come
“Best visual theatre performance” al BE Festival (2013, Birmingham, UK), il “Move Award Prize International Network
of Visual Theatre” nel 2012 e la menzione speciale al premio Vertigine.
Dal 2012 al 2018 ha collaborato con vari artisti sempre nel campo delle performing arts. Tra questi: Jarosław Fret,
Marco D’Agostin, Chiara Bersani e il gruppo Dom di Leonardo Delogu e Valerio Sirna.
Nel 2017 inizia la sua ricerca nelle arti visive utilizzando come medium la scultura. Tra le mostre colletive: Colle Desi-
derio curata da G. Pigliapoco, M. Binci e B. Schroeder (2021, San Lorenzo in Campo, I), “Vagare ai margini” curata da
Co_atto (2021, Milano, I), Luccicanza curata da F. Tappi e G. Tosi presso Localedue, (2020, Bologna, I), Yicca Contest
curata da F. Marzocchi, M. Paje and G. Rendina presso Rizzuto Gallery (2019, Palermo, I).
Nel 2021 cura la sua prima mostra, Leftovers, su invito di Localedue.
Dal 2020 lavora anche come giardiniere.
Koh Ring Falls è un progetto immaginato per lo spazio di una lavanderia automatica. Alcune scul-
ture compongono un’unica scena. Sono “istantanee di qualcosa che è già accaduto e che è
attraversato da confusione e luce”. Il titolo rimanda a una presenza imprevista. Nel romanzo ‘The
Secret Sharer’ di Joseph Conrad, ambientato su una nave, il comandante ospita segretamente un
clandestino. Il tempo del racconto è limitato dall’avvicinarsi dell’isola di Koh Rong. A poche centi-
naia di metri dalla costa la trama si risolve e le tensioni si sciolgono. Proprio come l’isola, la
lavanderia Bolle Blu di Via del Pratello a Bologna è un luogo reale prestato a una teatralità. Nel lo-
cale le sculture raccontano un mostruoso carattere controllore che aggredisce la sfera personale.
Emergono, però, piacevoli ambiguità. Le mani sporche di terra sono sia sporche che non sporche.
BIO
TESTO
KOH-RING