Jungjin Lee – Unnamed Road

Informazioni Evento

Luogo
ISTITUTO CULTURALE COREANO
Via Nomentana 12, Roma, Italia
Date
Dal al

10.00 – 18.00 / dal lunedì al venerdì

Vernissage
24/09/2021
Contatti
Sito web: http://www.facebook.com/fondazionearia
Artisti
Jungin Lee
Curatori
Paolo Dell’Elce
Generi
fotografia, personale
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UNNAMED ROAD: LE FOTOGRAFIE DI JUNGJIN LEE PER LA PRIMA VOLTA A ROMA. UNA COLLABORAZIONE CHE PARTE DALL’ABRUZZO.

Comunicato stampa

La Fondazione Aria e l’Istituto Culturale Coreano presentano il 24 settembre e fino al 12 novembre la mostra Unnamed Road della fotografa Jungjin Lee, a cura di Paolo Dell’Elce: una serie di scatti che racconta i territori contesi tra Israele e Palestina.

Una collaborazione virtuosa fra Fondazione Aria e l’Istituto Culturale Coreano porta a Roma, nella sede dell’istituto in via Nomentana, la mostra di fotografia Unnamed Road di Jungjin Lee; una collaborazione che parte dall’Abruzzo, dove da otto anni Fondazione Aria organizza ad Atri la rassegna d’arte e cultura contemporanee Stills of Peace and Everyday Life, nell’ambito della quale sono state presentate per la prima volta in Italia le opere della fotografa sudcoreana.

L’inaugurazione è fissata venerdì 24 settembre alle ore 18.00: in programma gli interventi del Presidente della Fondazione Ottorino La Rocca, del direttore dell’Istituto Choong Suk Oh, della direttrice di Stills of Peace Giovanna Dello Iacono e del curatore della mostra Paolo Dell’Elce. In collegamento video da New York, anche la fotografa Jungjin Lee. Sarà inoltre presentato il cortometraggio Munhwa/Cultura del regista Dino Viani, realizzato nell’ambito dell’ottava edizione di Stills of Peace Italia e Corea del Sud (stillsofpeace.com).

Unnamed Road è una ricerca fotografica realizzata dall’artista coreana tra il 2010 e il 2011 che ha fatto parte del progetto Israel: This Place, che ha coinvolto dodici fotografi internazionali con lo scopo di restituire un ritratto poliedrico dei territori contesi tra Israele e Palestina. Il lavoro fotografico di Jungjin Lee si è concentrato in particolare sulla strada che collega le città della Cisgiordania. L’artista sospende ogni giudizio riguardo gli accadimenti politici e il conflitto arabo-israeliano, per concentrarsi invece sugli aspetti geofilosofici ed estetici, disegnando una mappa interiore che darà adito ad una ulteriore presa di coscienza di se stessa e del proprio lavoro ed evidenzierà la sua personale visione del paesaggio come luogo della mente e della sensibilità.

Jungjin Lee nata nel 1961, originaria di Tae Gu in Corea del Sud, attualmente vive e lavora a New York. Ha conseguito un MFA in Fotografia alla New York University. Nei primi anni Novanta è stata allieva e assistente di Robert Frank. Ha esposto i suoi lavori nelle principali gallerie e nei musei degli Stati Uniti, Corea del Sud, Germania, Francia e Svizzera fra gli altri.

La mostra è stata esposta per la prima volta in Italia durante l’ottava edizione della rassegna di arte contemporanea Stills of Peace and Everyday Life: un appuntamento annuale che si svolge nel Comune di Atri, dove l’obiettivo fondamentale consiste nel creare un dialogo interculturale nel segno dell’arte. Mission fondamentale di Fondazione Aria - Fondazione Industriale Adriatica - è infatti quella di affermare un modello virtuoso, dove l’imprenditore-mecenate diventa protagonista del progresso sociale, sviluppando sia la cultura che le relazioni sociali ed economiche. Così durante ogni edizione di Stills of Peace viene scelto un paese con cui collaborare e, dopo Pakistan, Spagna, Francia, Cina, Marocco, Iran e Giappone, è avvenuto l’incontro con la Corea del Sud e l’Istituto Culturale Coreano in Italia, che ha patrocinato l’evento. Da questa occasione è cominciato il lavoro per portare Unnamed Road, una delle cinque mostre della rassegna, in esposizione a Roma proprio durante le giornate del G20.