Judith Hopf – Up

  • MUSEION

Informazioni Evento

Luogo
MUSEION
Piazza Piero Siena 1 , Bolzano, Italia
Date
Dal al

Da martedì a domenica 10.00 - 18.00
Ogni giovedì 10.00 - 22.00
Ultimo ingresso: pianoterra entro 10 min. prima della chiusura / piani superiori entro 30 min. prima della chiusura

Vernissage
30/09/2016

ore 19

Biglietti

Prezzi d’ingresso Euro 7,00 intero Euro 3,50 ridotto (over 60, Tourist Card, Guest Card, Kulturpass, studenti, ecc.)

Artisti
Judith Hopf
Generi
arte contemporanea, personale
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Nell’arte di Judith Hopf lo humor, l’autoironia, i gesti goffi e impacciati sono utilizzati per smantellare parametri e convenzioni sociali.

Comunicato stampa

Museion presenta la prima personale di Judith Hopf in un museo italiano.

Hopf ricopre un ruolo singolare all’interno del sistema artistico globalizzato e iperconnesso. È uno spirito ludico che mira a decostruire certezze, far vacillare parametri e convenzioni sociali. Il suo lavoro si muove su elementi quali la consapevolezza dei propri limiti, e quindi l’ironia e l’autoironia; i gesti e i comportamenti goffi e impacciati; l’utilizzo dello slapstick e di un linguaggio volutamente amatoriale e quindi di materiali semplici nelle proprie opere.

La mostra Up è ospitata a Passage e al quarto piano e presenta trenta lavori dell’artista tra video, sculture e disegni – diverse opere e l’allestimento sono realizzati per l’occasione e sono in dialogo con lo spazio di Museion e il paesaggio circostante. Il rapporto con il panorama altoatesino si riflette anche nell’invito per la mostra, la cui grafica è stata realizzata dall’artista.
Nella produzione plastica dell’artista lo humor diventa possibilità per smantellare il linguaggio della modernità: gli animali per esempio diventano una sorta di supporto

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simbolico e concettuale per diverse pratiche umane. In questo senso, il gregge di pecore in cemento con facce spiritose disegnate a carboncino, si prende gioco delle convenzioni della scultura minimalista, della sua serialità e dell’intenzionale assenza di associazioni e di contenuti – ma anche di certi comportamenti di visitatori di mostre di arte contemporanea.
Le ultime produzioni plastiche di Hopf sono realizzate in mattoni e alludono a limitazioni di esperienze fisiche attraverso un ossimoro o paradosso visivo: un piede, un pallone da calcio o un trolley rimangono congelati nel loro movimento a causa delle loro pesanti e solide fattezze.

A Museion lavori già realizzati sono associati a nuove opere create per l’occasione. I mattoni non comporranno solo le sculture, ma fungeranno da moduli architettonici per l’allestimento. Essi suddivideranno lo spazio espositivo e al contempo serviranno da supporti per la presentazione di alcuni lavori.

Nata a Karlsruhe nel 1969, l’artista insegna arti figurative presso la Frankfurter Städelschule e ha esposto in istituzioni come PRAXES centre for Contemporary Art, Berlino (2014), Schirn Kunsthalle Frankfurt (2013), Malmö Konsthall, Malmö (2012) e in rassegne internazionali come documenta 13, Kassel (2012) e la Biennale di Liverpool (2014). I suoi lavori sono stati presentati in numerosi Festival, tra cui il Festival internazionale del cinema di Berlino (Berlinale) e gli “Internationalen Kurzfilmtagen Oberhausen”.

Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo trilingue (ita/deu/eng) con testi di Roberto Pinto, Letizia Ragaglia e un’intervista all’artista di Sabeth Buchmann, edito da Mousse Publishing.

Immagine: Judith Hopf