Iznav Oruam – Per crucem ad lucem
Un percorso spirituale e simbolico in dieci opere in oro, diamanti e pietre preziose.
Comunicato stampa
Dal 1° al 25 marzo 2012 lo spazio espositivo della Limonaia di Palazzo Medici ospiterà la mostra “Per Crucem Ad Lucem”, un percorso spirituale e simbolico oltre che di gioielli d'artista, composto da dieci opere dal valore evocativo. Attraverso oro, diamanti, rubini e zaffiri, le creazioni del poliedrico artista fiorentino Iznav Oruam ricreano lo snodarsi di un labirinto di segni dove convergono cultura, religione, poesia e musica. Studi filosofici e un'esperienza come designer di gioielli e grafico hanno portato a questa prima sorprendente esposizione.
Nella ricerca artistica di Iznav Oruam influiscono filosofia e religione poiché il gioiello è l’espressione simbolica dell’incorruttibilità dell’Essere. Non un ornamento, ma un catalizzatore di significati spirituali dove la tradizione della manifattura dona forma all’immateriale.
Gemme e diamanti sono vissute come tesori sconosciuti dell’inconscio e dell’anima, la loro geometria come scrigno in cui è racchiusa una verità ultraterrena. L’oro forgiato per creare monili è il metallo perfetto, la materia che porta con sé una conoscenza esoterica di antichissima origine.
Lo studio delle opere passa attraverso un sincretismo tra culture, scuole di pensiero, confessioni religiose e si esprime con il linguaggio dei segni.
Combinando una manodopera di altissima qualità, la passione e l’attenzione minuziosa ad ogni dettaglio, la purezza dei materiali e la perfezione delle pietre preziose, si raggiunge un’opera artistica che sembra trascendere la sua consistenza materica rivelando, con la luce riflessa dalle gemme, delle verità ancestrali.
L’esposizione “Per Crucem ad Lucem”, promossa dall’Associazione Culturale Liberarte e patrocinata dalla Provincia di Firenze, si presenta come un viaggio per e attraverso dieci gioielli/opere corrispondenti a dieci passi per arrivare all'Illuminazione.
“Notte e Giorno”, un anello girevole sul proprio asse, metà di diamanti bianchi e metà zaffiri blu, che rappresenta dualità e movimento tra luce e buio dello spazio cosmico.
“Culmen Terrae”, una cupola di diamanti rovesciata, con una lente d’ingrandimento incastonata sopra, solo se si è in asse perpendicolare rispetto all’oggetto la cupola di diamanti è perfettamente visibile.
“Crucem” in cui una croce di oro rosso, rubini, diamanti e smalto sormonta un anello che si apre e al cui interno è racchiusa la Luce di un pavè di diamanti ed un rubino rosso, “il sangue di Cristo”.
“Globus” è una Sfera apribile che si trasforma in una croce composta da sei piramidi con novecentoquaranta diamanti incassati.
Ancora preziosi anelli: “Jerusalem” e “Imago Templi” fondono religioni e culture diverse, dalla Terra Santa nel primo, alle tre facciate interscambiabili del secondo: il Partenone greco, il Taj Mahal indiano, fino alla chiesa fiorentina di Santo Spirito. Quest’ultima si trova anche in “Ecclesia”, opera che unisce Sacro e Profano in un anello sul quale sono posti tre bauletti d’oro interscambiabili che rappresentano Passato, Presente e Avvenire.
L’aroma d’oriente è invece custodita in “Lotus”, anello in oro rosa con un’ampolla di diamanti estraibile dove inserire un'essenza o un profumo.
Il penultimo passo del percorso è la “Sfinge”, guardiana delle soglie proibite, custode del segreto di Atlantide, attraverso la quale accedere alla meta finale: la “Piramide”. Simbolo dell’ordinamento del Caos, sintesi di ogni risposta, punto di riferimento tra terra e cielo. La Piramide in oro si apre e crea una croce quadrata con una piramide al centro, sprigionando la Luce grazie ai duecentocinque diamanti bianchi incastonati.
Il progetto, oltre che nell’esposizione, si è tradotto anche in un volume ed un video che saranno visibili in mostra. Il catalogo è frutto di un lavoro grafico curatissimo che vanta il contributo fotografico di Giacomo Artale.
“Per Crucem Ad Lucem” aderisce all’accordo di certificazione Kimberly Process, volto a garantire che i profitti ricavati dal commercio di diamanti non vengano usati per finanziare guerre civili, e al World Diamond Council, che si propone di sviluppare un sistema di controlli sulla trasparenza del mercato internazionale dei diamanti grezzi.