Ivana Spinelli – Global Sisters

Informazioni Evento

Luogo
LET'S ART
Via del Pellegrino 132, Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
16/11/2012

ore 19

Artisti
Ivana Spinelli
Generi
presentazione
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Dopo la presentazione ad Artelibro a Bologna approda a Roma a Let’sArt, Global Sisters il libro di Ivana Spinelli edito dalla casa editrice Revolver di Berlino e presentato da Raffaele Gavarro.

Comunicato stampa

Global Sisters
. the contradictions of love .
di Ivana Spinelli
edito da Revolver Publishing, Berlino
interviene Raffaele Gavarro

venerdì 16 novembre 2012
h.19.00

Dopo la presentazione ad Artelibro a Bologna approda a Roma a Let’sArt, venerdì 16 novembre, Global Sisters il libro di Ivana Spinelli edito dalla casa editrice Revolver di Berlino e presentato da Raffaele Gavarro.

Il progetto Global Sisters è diventato anche un libro in seguito alla mostra personale Loverrs/Fuckerrs dell’artista presso la galleria Oltre Dimore Gallery di Bologna.
Non un catalogo, non un libro di presentazione ma un vero è proprio libro d’artista diviso in 5 parti dove le figure disegnate a china dall’artista si dipanano tra le pagine a formare un vero è proprio album provocatorio ma dalle linee sinuose e sensuali.

Ivana Spinelli descrive il suo libro così.
“Global Sisters è un corpo assente. Un corpo smembrato, ridotto, anestetizzato, trafitto. Tagliato e ritagliato. Un corpo muto, cieco e messo in posa. L’unica cosa che rimane. La posa senza corpo, di un corpo deflagrato all’infinito lungo la storia e intorno al pianeta. Puff. Sparito. Corpo desolato.
Global Sisters è un libro di corpi che non ci sono. Il disegno traccia una linea al limite dell’invisibilità per archiviare pose socialmente accettate, rivestite di memorie di agguati, accessoriate dal potere altrui.
Global Sisters è un libro di disegni, segni di inchiostro trascinato su pagine senza fondo, di un bianco buio che più buio non si può, che si alimenta di ogni passione, ingenuità, freschezza, per auto generarsi, di occhio in occhio, di bocca in bocca, di figlio in figlio. Angeli educati a non morire abbastanza.”