Irma Blank – Frammenti

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIOA PROJECT SPACE
Via Amati 9 51100 pistoia, Pistoia, Italia
Date
Dal al

MAR - SAB 11-14 / 15-19 o su appuntamento

Vernissage
01/02/2014

ore 18

Contatti
Email: info@spazioa.it
Artisti
Irma Blank
Generi
arte contemporanea, personale
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Una mostra dell’artista tedesca Irma Blank nel project space della galleria, con una serie di opere del progetto Horizont.

Comunicato stampa

Frammenti

La scrittura,
viene dal passato,
si conferma nel presente,
indica il futuro,
tra cultura e natura,
mente e corpo,
inscindibilmente legata alla dimensione del tempo.

Scrittura liberata dal senso.
Grovigli di segni primari,
pura energia,
a testimonianza dell’essere.
Frammenti di corpi scritturali,
di tempo congelato,
che nel loro doppio aprono al vuoto,
al desiderio dell’altrove, all’utopia.

Irma Blank
19-12-‘13

Comunicato stampa

SpazioA ha il piacere di presentare, sabato 1 febbraio, 2014, alle ore 18, Frammenti, una mostra dell'artista tedesca Irma Blank nel project space della galleria, con una serie di opere del progetto Horizont.

Irma Blank pratica la scrittura come strumento di conoscenza intuitiva, prelogica, riducendo i segni linguistici a segni primitivi - primordiali, colti in uno stadio pre-linguistico e pre-semantico, equivalente a un ritorno dell’artista alle sue origini.

La scrittura di Blank è in genere composta da segni che non rimandano ad altro da sé ma solo a se stessi, simili ai segni di una qualsiasi altra composizione grafica e astratta. In contrapposizione a questa sorta di scrittura, l’Avant-testo celebra invece una forma di scrittura delle origini. Attraverso un movimento rotatorio a due mani, il corpo si iscrive nel testo conferendo alla scrittura un senso del ritmo e una vibrazione tale da trasformarla in una fitta trama di segni illeggibili.

“Il progetto spaziale di Horizont è basato sull’estrema tensione della fascia luminosa come rivelazione di un percorso interiore, concentrato non solo sulla sequenza delle diverse lunghezze dei dittici, ma soprattutto sulle possibilità immaginative che vanno oltre la traiettoria accertabile.
Nella calibrata costruzione di Horizont contano diversi fattori, la misura di ogni dittico in relazione al tutto, il sopra o il sotto come genesi dell’orozzonte stesso, la distanza regolare tra i perimetri di ogni singola superficie, la quantità dei vuoti rispetto alla qualità dei segni.

Ogni dittico è inseparabile dalla continuità linguistico-strutturale che accompagna l’intera composizione, i tragitti del segno stabiliscono fin dall’inizio il peso luminoso del colore nel suo disporsi verso l’infinito, sospeso e sospinto da gradazioni interne alla sequenza prestabilita. Come avviene sempre nel’arte di Irma Blank, il progressivo insinuarsi della texture scritturale nel vuoto deriva dal ritmo del gesto che invade la superficie favorendo l’estensione illimitata della zona di luce. Questa dinamica funziona anche all’interno di ogni singolo dittico, è una parte circoscritta che vale per il tutto, senza gerarchie, in quanto nel breve segmento di orizzonte è già in essere la tensione essenziale dello spazio che sconfina dal suo stesso reticolo di scrittura.” (Claudio Cerritelli, 2009)

Irma Blank, tedesca di nascita (Celle, 1934) si trasferisce giovanissima in Italia, dove tutt’ora vive e risiede. Matura in un clima di sperimentazione linguistica tipico della seconda metà degli anni Sessanta, in cui esponenti delle avanguardie di matrice minimal-concettuale registrano il tempo del proprio vissuto, l’esserci, l’esistere qui e ora.
Ha esposto alla GAM di Bologna (1977), Documenta 6, Kassel (1977), Westfälischer Kunstverein, Münster (1979), Fondation Nationale des Arts Graphiques et Plastiques, Parigi (1980), Bibliothèque Nationale de France, Parigi (1981, 1996), Bonner Kunstverein e Stadtische Galerie Regensburg (1981), Musée des Beaux Arts Rouen (1982), Centre Pompidou Parigi (1985, 2009, 2010 e 2013), Quadriennale Roma (1986, 2005), Heidelberger Kunstverein (1990), PAC di Milano (1992), Folkwangmuseum Essen (1992), MOMA New York (1992), Museo della Fondazione Querini Stampalia, Venezia (1996), Kunstmuseum Düsseldorf (1997), Museion Bolzano (2002, 2009), Museo della Permanente, Milano (2002), Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Roma (2007), MART Rovereto (2007), Palazzo Reale Milano (2010).

Si ringrazia per la collaborazione P420, Bologna.

project space
Irma Blank
Frammenti

OPENING: FEBRUARY 1, 2014 - 6 PM
TUE - SAT 11AM - 2PM / 3PM - 7PM or by appointment

Fragments

Writing,
comes from the past,
is confirmed in the present,
shows the future,
between culture and nature,
mind and body
inextricably linked to the dimension of time.

Writing freed from the meaning.
Muddles of primal markings,
pure energy,
testimony to being.
Fragments of bodies of scripture,
frozen time,
which in their dual nature open out into emptiness,
the desire for some other place, utopia.

Irma Blank
19-12-‘13

Press Release

SpazioA is pleased to announce, Saturday February 1, 2014, 6 pm, Frammenti an exhibition by the German artist Irma Blank at the gallery project space, with works from the project Horizont.

Irma Blank uses writing as a tool of intuitive, pre-logical knowledge, reducing the linguistic signs to primitive, primordial signs captured in a pre-semantic and pre-linguistic stage equivalent to a return of the artist to her origins.

Blank’s writing is generally made up of signs that refer to nothing other than themselves, like the signs of any other abstract graphic composition. ln contrast to this sort of script, the Pre-Text celebrates a primal or primordial form of writing. Through a rotating movement of both hands, the body enters into the text and endows the writing with a sense of rhythm and vibration transforming it into a closely-meshed pattern of illegible signs.

“The spatial project of Horizont is based on the extreme tension of the luminous band as a revelation of an interior path, concentrated not only on the sequence of the different lengths of the diptychs but above all on the imaginative opportunities that go beyond the ascertain-able trajectory. In the calibrated construction of Horizont various factors come into play: the dimension of each diptych in relation to the whole; the above and the below as a genesis of the horizon itself; the regular distance between the perimeters of each single surface; the quantity of voids compared to the quality of the signs.

Each diptych is inseparable from the linguistic-structural continuity of the whole composition. From the beginning, the routes of the sign establish the luminous weight of the colour in its arrangement towards the infinite, suspended and propelled by gradations within the pre-established sequence. As always in Irma Blanks art, the progressive insinuation of the script texture in the void derives from the rhythm of the gesture that invades the surface encouraging the unlimited extension of the zone of light. This dynamics also functions within each single diptych; it is a circumscribed part that counts for all, without hierarchies, since in the short segment of horizon there is already the essential tension of the space that goes beyond its own grid of writing.” (Claudio Cerritelli, 2009)

Irma Blank, German by birth (Celle, 1934), Blank moved to Italy, where she still resides, at a very young age. Her work developed in the atmosphere of linguistic experimentation typical of the second half of the 1960s, in which the exponents of the minimal-conceptual avant-gardes recorded the time of their existence, of being in the here and now.
She exhibited at GAM di Bologna (1977), Documenta 6, Kassel (1977), Westfälischer Kunstverein, Münster (1979), Fondation Nationale des Arts Graphiques et Plastiques, Parigi (1980), Bibliothèque Nationale de France, Parigi (1981, 1996), Bonner Kunstverein e Stadtische Galerie Regensburg (1981), Musée des Beaux Arts Rouen (1982), Centre Pompidou Parigi (1985, 2009, 2010 e 2013), Quadriennale Roma (1986, 2005), Heidelberger Kunstverein (1990), PAC di Milano (1992), Folkwangmuseum Essen (1992), MOMA New York (1992), Museo della Fondazione Querini Stampalia, Venezia (1996), Kunstmuseum Düsseldorf (1997), Museion Bolzano (2002, 2009), Museo della Permanente, Milano (2002), Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Roma (2007), MART Rovereto (2007), Palazzo Reale Milano (2010).

We would like to thank for the collaboration P420, Bologna.