Invaders Part V

Informazioni Evento

Luogo
UFO SHOP GALLERY
Via Portoscalas, 21 09121 , Cagliari, Italia
Date
Dal al
Vernissage
11/07/2014

ore 19

Generi
serata - evento
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Ultima di una serie di incursioni da U.F.O. Shop Gallery, Invaders Part V rappresenta solo idealmente la tappa conclusiva di un più ampio progetto che ha voluto creare occasioni di scambio tra gli artisti sardi e il cui obiettivo è tentare di proseguire in questa direzione.

Comunicato stampa

INVADERS Part V
11 - 20 luglio 2014
opening 11 luglio ore 19.00

Artisti in mostra: Giorgia Atzeni, Campidarte, Crisa, Fema, Giorgio Marturana

Ultima di una serie di incursioni da U.F.O. Shop Gallery, Invaders Part V rappresenta solo idealmente la tappa conclusiva di un più ampio progetto che ha voluto creare occasioni di scambio tra gli artisti sardi e il cui obiettivo è tentare di proseguire in questa direzione.
Protagonisti di questa nuova invasione, gli artisti chiamati a confrontarsi con lo spazio del piccolo laboratorio provengono da background differenti e si esprimono con tecniche e stili eterogenei che, integrandosi, danno prova di come la diversità possa trovare un’intesa equilibrata e armoniosa.
Così i lavori di Giorgia Atzeni, da sempre impegnata come storica dell’arte e specializzata in disegno, incisione, grafica e illustrazione, fanno propri i retaggi di ciascuna disciplina per poi essere trasferiti su tessuto, creando una vera e propria installazione decorativa lavorata a mano. Illustrazioni tridimensionali di foglie ed elementi vegetali danno vita a morbidi moduli di segni naturali inscritti in uno sfondo scuro che ne risalta le forme. Non solo creatività, buon gusto e dedizione, ma anche tecnica e materiali precisi attraverso i quali le idee prendono forma tangibile.
L’approccio artigianale contraddistingue anche l’opera di Campidarte, realtà che si muove tra produzione di complementi d’arredo, installazioni e allestimenti realizzati in serie con materiali di riciclo. Gli oggetti così ottenuti si animano di nuove funzioni e si caratterizzano per una componente creativa che conferisce loro il valore di manufatti di design. E di design sono le sedute e le installazioni luminose dalle forme eleganti e sinuose che si appropriano dello spazio circostante.
Seppur con percorsi simili nati dall’arte murale e street, Crisa e Fema hanno preso direzioni diverse e originali, ciascuno con stili e modi espressivi individuali. Crisa, noto street artist e disegnatore della scena cagliaritana, appassionato di poesia e riciclaggio, questa volta decide di ispirarsi al mare abbandonando i paesaggi urbani industriali che lo caratterizzano. Nei suoi lavori, la natura riveste sempre un ruolo centrale in antitesi alle immense distese di cemento che distinguono le nostre città e agli oggetti di scarto dell’umanità. La finitezza dell’universo umano è qui sostituita con la grandezza della natura.
Anche la carriera artistica di Fema trae ispirazione da un iniziale accostamento all’arte di strada per poi espandersi a pittura, illustrazione, body art, body performance, body suspension e soprattutto alla decorazione corporale dei tatuaggi. Artista eclettico e trasversale, in questa occasione sceglie di realizzare un’installazione dalla forte connotazione sociale che non solo denuncia una certa chiusura dell’individuo alle relazioni interpersonali in favore di quelle multimediali, ma cerca di contrastarle facendo interagire l’opera con il resto dei lavori esposti.
In un certo senso anche Giorgio Marturana opta per la condivisione e il coinvolgimento relazionale. Fotografo autodidatta di formazione scientifica da ingegnere edile, dal 2012 fotografo certificato google maps business view, gli scatti per cui è maggiormente conosciuto riguardano paesaggi architetturali e composizioni urbane. Tuttavia, le immagini presentate in mostra sono documentazioni della vita dell’artista non pensate in precedenza, ma derivanti da stimoli esterni offerti da chi ha deciso di partecipare al suo progetto personale, chiedendogli tramite sms di fotografare all’improvviso alcuni momenti delle sue giornate.
Collaborazione, interazione, aggregazione, dialogo e condivisione sono solo alcuni dei termini che definiscono il progetto Invaders. La varietà di artisti, tecniche e stili che ha caratterizzato le invasioni da U.F.O. Shop Gallery è il riflesso della volontà di sviluppare una rete di creativi nella quale la compartecipazione e il contributo di ciascuno creino nuove possibilità di connessione e scambio di idee. Unici protagonisti sempre e unicamente gli artisti.

Elisabetta Bolasco