Inquieto Novecento

Informazioni Evento

Luogo
LU.C.C.A. - LUCCA CENTER OF CONTEMPORARY ART
Via della Fratta 36 - 55100 , Lucca, Italia
Date
Dal al

Dal martedì alla domenica 10 – 19
Chiuso il lunedì

Vernissage
14/03/2014

ore 17,30 su invito

Contatti
Email: info@luccamuseum.com
Biglietti

intero 9 euro / ridotto 7

Patrocini

Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca, Camera di Commercio di Lucca, Assindustria Lucca, Confcommercio Lucca, Confesercenti Lucca
Con il supporto di: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Gesam Gas
Partner: MVIVA S.r.l.

Artisti
Damien Hirst, Emilio Vedova, Maurizio Cattelan, Christo, Victor Vasarely
Curatori
Maurizio Vanni, Stefano Cecchetto
Uffici stampa
SPAINI & PARTNERS
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La mostra metterà a confronto opere del secolo scorso provenienti per lo più dalla Collezione R.E.D. con un corpus di lavori più contemporanei. Oltre settanta opere, in un percorso che intende stimolare un dibattito sull’arte dell’oggi.

Comunicato stampa

Dal 15 marzo al 22 giugno 2014, al Lucca Center of Contemporary Art, si terrà la mostra “Inquieto Novecento. Vedova, Vasarely, Christo, Cattelan, Hirst e la genesi del terzo millennio” a cura di Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni. La mostra metterà a confronto opere del secolo scorso provenienti per lo più dalla Collezione R.E.D. con un corpus di lavori più contemporanei. Oltre settanta opere, in un percorso che intende stimolare un dibattito sull’arte dell’oggi.

Spesso ci chiediamo se esiste un’identità, un punto di riferimento, un modo di essere attraverso il fare che ci permetta di stabilire ciò che rappresenta l’arte del qui e ora. Gli artisti della nostra contemporaneità possono considerarsi reali testimoni del proprio tempo? Dagli anni Cinquanta del secolo scorso – anche se le prime avvisaglie di cambiamento cominciano già negli anni Trenta –, gli artisti hanno cercato di ri-scrivere la storia dell’arte andando oltre i parametri accademici di pittura e scultura. Ne sono scaturite opere originali, sperimentazioni artistiche provocatorie e irriverenti, ma sempre al passo con una società dinamica e in continua evoluzione.
Come possiamo definire gli artisti del terzo millennio? Geni più o meno compresi che hanno sfruttato le rivoluzioni concettuali dei decenni precedenti per concepire lavori, da sismografi del proprio tempo, in linea con i vizi e le virtù della società contemporanea, oppure semplici creativi che, esaltando i maggiori mezzi espressivi a disposizione, hanno creato delle geniali caricature visivo-concettuali?

La mostra Inquieto Novecento proverà a comprendere la dialettica di alcuni scossoni stilistici e di pensiero che hanno condotto l’arte visiva verso territori imprevedibili e imprevisti. Una illogica logica che ha mescolato le carte, ma al tempo stesso ha creato i presupposti per una cultura viva e in progress.
Il vero artista non si risparmia, non si accontenta degli esercizi di stile, non può ignorare la società che gli sta intorno o i giudizi universali delle persone e non può trincerarsi dietro la prigione ovattata del suo studio o dentro la gabbia dorata delle sue gallerie di riferimento. Il vero artista militante, in modo diretto o indiretto, diventa reporter del suo momento storico, inviato speciale nella società di cui è parte, fotografo esistenziale dell’essenza di ogni cosa e sismografo dell’hic et nunc.

L’evento non si pone certo come risposta assoluta a tanti interrogativi, ma vuole alimentare dubbi e aprire un dibattito visivo per rivedere alcuni codici storico-artistici dati per certi e che, proprio in virtù delle evoluzione di questi ultimi decenni, devono essere analizzati da ottiche differenti. Ne scaturisce un incontro-scontro che prende a prestito alcune icone indelebili del nostro passato prossimo e remoto, che si incroceranno in una dimensione speciale con artisti più contemporanei.
Se il contemporaneo è frutto ed evoluzione naturale del passato, perché mai il presente non dovrebbe servire a rivedere quest’ultimo in chiave differente? Anche gi artisti selezionati per questo gioco serissimo sono semplicemente degli esempi visivi, delle icone che hanno contraddistinto alcuni momenti della storia dell’arte, come tanti altri che avrebbero meritato di far parte di questa rassegna.

SEZIONI DELLA MOSTRA

1) Il Novecento tra Figura e Figurazione
Afro Basaldella, Massimo Campigli, Filippo De Pisis, Fortunato Depero, Virgilio Guidi, Antonio Mancini, Pippo Oriani, Gino Severini, Mario Sironi, Emilio Vedova
2) Segnali dalle Neo-Avanguardie
Carla Accardi, Enrico Baj, Agostino Bonalumi, Giuseppe Capogrossi, Enrico Castellani, Guglielmo Achille Cavellini, Roberto Crippa, Tano Festa, Pinot Gallizio, Hans Hartung, Asger Jorn, Georges Mathieu, Zoran Music, Tancredi Parmeggiani, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Jean Tinguely, Giulio Turcato, Victor Vasarely, Emilio Vedova
3) Verso una nuova poetica
Alighiero Boetti, Christo, Salvo, Daniel Spoerri, Emilio Tadini
4) Azioni e riflessioni del terzo millennio
Francesco Attolini, Christian Balzano, Maurizio Cattelan, Sandro Chia, Robert Combas, Democracia, Jak Espi, Regina José Galindo, Damien Hirst, Gianfranco Meggiato, Ciprian Muresan, Santiago Sierra.