In-ruins – Archivalia

Informazioni Evento

Luogo
PAINT IT BLACK BOOKS & PUBLISHING
Via Fratelli Calandra 6/A, 10123 , Torino, Italia
Date
Il
Vernissage
26/04/2023

ore 18.30

Contatti
Email: inruinsproject@gmail.com
Generi
presentazione
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In-ruins presenta la sua prima pubblicazione del volume Archivalia.

Comunicato stampa

Next April 26th at 6.30 pm, in the spaces of Paint It Black, Turin, In-ruins will launch its first publication Archivalia.

In conversation: Maria Luigia Gioffrè (founder and codirector In-ruins); Nicola Guastamacchia (codirector In-ruins); Nicola Nitido (curator and production In-ruins); Roberta Garieri (curator and editorial projects In-ruins)

The volume is an extended reflection that comes up beside the residency and research programme carried out by In-ruins on entanglements between archaeology and the ways how it is reframed within contemporary art practices. As an ongoing archive, the volume collects texts and visual contributions to re-explore and rediscover the critical potential embodied in the ruin.

Urvoice, a preview of the performance by artist Francesco Venturi will follow at 7.30 pm. Thought to be performed in unconventional sites such as caves and glaciers, Venturi’s work focuses on extreme vocality techniques for an intimate, archaic and non-anthropocentric expression.

Archivalia is a publication edited by In-ruins, curated by In-ruins & Roberta Garieri

Contributors: Mathilde Ayoub, Stella Bottai, Federica Bueti, Clelia Coussonnet, Roberta Garieri, Maria Luigia Gioffrè, Nicola Guastamacchia, Ottavia Mosca, Nicola Nitido, Vito Teti, Giulio Verago, Emii Alrai, Giulia Bernardi, Lidia Bianchi, Simona Brinkmann, Ettore Favini, Itamar Gov, Anna Ill, Nicola Lorini, Stefano Serretta.

Design: Lilia di Bella

Francesco Venturi is a sound artist, researcher and producer. His practice investigates the transformative power of voice and it takes the form of performance, compositions, collaborations, publications, didactic projects. His productions have been presented in institutions such as Teatro Donizetti, Teatro Nazionale di Milano, Palais de Tokyo, Manifesta 11 in Zurich, Casa degli Artisti. He is music composer for cinema, theatre, dance and visual art. He is author of the soundtrack for ‘Stonebreakers’ by Valerio Ciriaci (2022, Nastro d’Argento, Festival dei Popoli) and ‘Fase Nove’ by Rimini Protokoll (2021). His interventions are part of Journal of Interdisciplinary Voice Studies, TURBA, Arte e Critica, Sinestesie, Kabul Magazine, D’Ars. Since 2018 he is co-founder of Spettro, Brescia. He is PhD at Kingston University, London.

Founded in 2018, In-ruins combines art residencies, talks, symposiums, and aesthetic research to rethink and remap archaeological ruins within new, real and speculative, landscapes. It reaches to myths, symbols, collective memory, and the political significance of archaeological discoveries.Through its activity, In-ruins contributes to rethinking cultural heritage by connecting historic, artistic, philosophical, and social dots. Inquiring into the dynamics of archaeology in relation to contemporary art, the project invites artists and cultural practitioners to collaborate within an interdisciplinary framework, fostering horizontal exchange and connections between disciplines and ideas.

Il 26 Aprile alle ore 18.30, presso gli spazi di Paint It Black, In-ruins presenta la sua prima pubblicazione del volume Archivalia. In conversazione: Maria Luigia Gioffrè (fondatrice e direzione In-ruins); Nicola Guastamacchia (direzione In-ruins); Nicola Nitido (curatela e produzione In-ruins); Roberta Garieri (curatela In-ruins e progetti editoriali).

Il volume si configura come estensione riflessiva del programma di ricerca e residenze per artisti portato avanti da In-ruins sulle intersezioni tra l’archeologia e le sue ridefinizioni all’interno delle pratiche contemporanee. Come un archivio in divenire, il volume raccoglie contributi testuali e visivi per riscoprire il potenziale critico contenuto nella rovina.

A seguire, alle 19.30, un’anteprima della performance vocale Urvoice dell’artista Francesco Venturi. Pensato per un’esecuzione in luoghi non convenzionali quali grotte e ghiacciai, il lavoro di Venturi si concentra sulla vocalità estrema per un’espressione insieme intima, arcaica e non antropocentrica.

Archivalia è una pubblicazione edita da In-ruins, a cura di In-ruins & Roberta Garieri

Autori: Mathilde Ayoub, Stella Bottai, Federica Bueti, Clelia Coussonnet, Roberta Garieri, Maria Luigia Gioffrè, Nicola Guastamacchia, Ottavia Mosca, Nicola Nitido, Vito Teti, Giulio Verago, Emii Alrai, Giulia Bernardi, Lidia Bianchi, Simona Brinkmann, Ettore Favini, Itamar Gov, Anna Ill, Nicola Lorini, Stefano Serretta.

Design: Lilia di Bella

Francesco Venturi è musicista, ricercatore, produttore e autore. La sua pratica indaga il potere trasformativo della voce e prende la forma di spettacoli, performance, composizioni, collaborazioni, pubblicazioni, progetti didattici. Sue produzioni sono state presentate da istituzioni quali Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Nazionale di Milano, Palais de Tokyo di Parigi, Manifesta 11 a Zurigo, Casa degli Artisti di Milano. È autore di musiche per il cinema, il teatro, la danza e le arti visive, tra cui la colonna sonora di Stonebreakers di Valerio Ciriaci (2022, Nastri d’Argento,Festival dei Popoli) e di Fase Nove di Rimini Protokoll (2021). Si è esibito in svariate formazioni vocali e strumentali in Italia e in Europa dal 1999. Suoi interventi sono apparsi su Journal of Interdisciplinary Voice Studies, TURBA, Arte e Critica, Sinestesie, Kabul Magazine, D’Ars. Nel 2018 è tra i fondatori di Spettro a Brescia. Attualmente è PhD alla Kingston University di Londra.

Fondato nel 2018, In-ruins è un progetto artistico diretto da Maria Luigia Gioffrè e Nicola Guastamacchia dedicato alla ricerca d’arte contemporanea in relazione al patrimonio storico-archeologico. Attraverso residenze, talks e conferenze, In-ruins connette storia, arte contemporanea e pensiero filosofico. lavorando a una riscrittura delle rovine archeologiche entro nuovi paesaggi, reali e speculativi, che guardano al mito, ai simboli, alla memoria collettiva e al significato politico della scoperta archeologica. Il progetto ospita annualmente artisti, ricercatori e curatori a collaborare in un network multidisciplinare e ad uno scambio orizzontale tra idee e discipline.