Ilaria Abbiento / Mauro Pipani – Winter seas

Informazioni Evento

Luogo
BEATRICE BURATI ANDERSON ART SPACE & GALLERY
Corte Petriana (vera da Pozzo), Calle della Madonnetta, Venezia, VE, Italia
Date
Dal al

da martedì a sabato dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30.

Vernissage
08/01/2022

ore 15-19 solo su prenotazione

Artisti
Ilaria Abbiento, Mauro Pipani
Curatori
Valentina Rippa, Beatrice Burati Anderson
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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L’acqua, elemento a cui si ispira il titolo della mostra Winter Seas, invade lo spazio ed è protagonista assoluto delle opere esposte nel nuovo spazio di Beatrice Burati Anderson a Venezia, che ospita la doppia personale degli artisti Ilaria Abbiento e Mauro Pipani in una simbiosi compositiva che include pittura, fotografia, e videoinstallazione.

Comunicato stampa

L’acqua, elemento a cui si ispira il titolo della mostra Winter Seas, invade lo spazio ed è protagonista assoluto delle opere esposte nel nuovo spazio di Beatrice Burati Anderson a Venezia, che ospita la doppia personale degli artisti Ilaria Abbiento e Mauro Pipani in una simbiosi compositiva che include pittura, fotografia, e videoinstallazione.
Nelle opere degli artisti Ilaria Abbiento e Mauro Pipani il fluire del tempo e la memoria affiorano da paesaggi interiori, fotografie di stati d’animo e dipinti che diventano specchi di una vita, in un dialogo continuo tra laguna e mare, nel linguaggio pacato che caratterizza la ricerca di ambedue gli artisti, nel segno della trasparenza e del sentire.
Da un lato le immagini e l’installazione video di Ilaria Abbiento, che restituisce il suo cielo e il suo mare mediterraneo oscillando tra tensione e quiete, dall’altro i pigmenti perlacei di Mauro Pipani, che rimandano a un’idea evanescente e solitaria del mare, vastità diafana, custode di ricordi e di altre vite. Il mare d’inverno diviene simbolo e imago della condizione umana, con le sue varianti di profondità, solitudine, cupezza, bagliori; il continuo riflettersi tra interiorità dell’io e mondo esterno unisce mondi paralleli in cui i due artisti si muovono autonomamente seppure inseguendo uno stesso orizzonte, l’indefinito, attraverso “Marosi” e “Piccoli Naufragi”.
Una poetica rigorosa contraddistingue sin dagli esordi la ricerca di Mauro Pipani che risulta tuttavia imprevedibile e rimanda a suggestioni infinite, oniriche, misteriose. La pratica artistica di Pipani è il risultato di una formazione variegata che oscilla tra materia pittorica e pensiero, estensione della mente che si traduce in una propria narrazione imbevuta di luce e parole inespresse.
Nel tempo le sue opere si infittiscono di ritagli di tarlatana, frammenti cartacei e altre garze trasparenti assemblate con colature di cera, resina e ossidi argentei, che l'artista racchiude e “custodisce” in teche dalle grosse cornici di ferro, come un prezioso archivio della memoria.

Per Winter Seas, Pipani riunisce opere in formati diversi e una composizione pittorica di ventuno piccoli oblò che seguono un allestimento misurato e suddiviso per “temperature” cromatiche, le quali passano dal bianco al blu e culminano in tonalità argentate, enfatizzando quell’afflato poetico tipico del suo segno-gesto-colore evanescente.

Ilaria Abbiento, artista che si identifica con il mare e nel tempo ne ha indagato le molteplici suggestioni, restituisce attraverso il suo lavoro la sua stessa vita, la solitudine e la pienezza di lunghe giornate scandite dalle maree, a osservare quel moto perpetuo, un’onda dopo l’altra, un’onda diversa dall’altra, nessun punto fisso, né forma definita, non un unico colore preciso ma l’insieme di tutti i blu più intensi dove si riflettono le luci e tutte le stelle. Tra il cielo e il mare, d’estate e d’inverno.
Nel lavoro di Ilaria Abbiento ci si immerge a pieno, come un’illuminazione poetica di Rimbaud, ogni immagine è prodigiosa, ci consola la dove siamo inconsolabili, ci offre la bellezza senza localizzarla, ci da sempre l’illusione del confine anche quando sembra di essere irrimediabilmente perduti. In mostra a Venezia un riepilogo del suo oceano interiore: un polittico di 24 elementi a comporre una cartografia del mare, un dittico sentimentale “concepito” durante i mesi di lockdown, un’opera video e una piccola polaroid.

Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery

is pleased to announce

WINTER SEAS
Ilaria Abbiento | Mauro Pipani

curated by

Valentina Rippa
Beatrice Burati Anderson

January 8th - February 20th, 2022
Calle de la Madonna, 1976 - 30125 Venice (Campo San Polo)
Opening: January 8th, from 3pm to 7pm

Water, the element that inspired the title of the exhibition Winter Seas, invades the space and becomes an absolute protagonist of the works exhibited in the new Venetian space of Beatrice Burati Anderson, which hosts the bi-personal exhibition by Ilaria Abbiento and Mauro Pipani in a compositional symbiosis that includes painting, photography and video installation.
In the works of the artists Ilaria Abbiento and Mauro Pipani the flow of time and memory emerges from interior landscapes, photographs of moods and paintings that become mirrors of a life, in a continuous dialogue between the lagoon and the sea, through the calm language that characterizes the research of both artists, in the name of transparency and feeling.
On the one hand, the images and the video installation by Ilaria Abbiento, which returns her sky and her Mediterranean sea oscillating between tension and quiet, on the other hand the pearly pigments by Mauro Pipani that refer to an evanescent and solitary idea of the sea, diaphanous vastness, custodian of memories and other lives. The Winter sea becomes a symbol and imago of the human condition, with its variants of depth, loneliness, gloom, glow; the continuous reflection between the inner self and the external world unites parallel worlds in which the two artists move independently, albeit following the same horizon, the indefinite, through "Marosi" and "Little Shipwrecks".
A rigorous poetics distinguishes Mauro Pipani's research from the very beginning, which is nevertheless unpredictable and refers to infinite, dreamlike, mysterious suggestions. Pipani's artistic practice is the result of a varied training that oscillates between pictorial matter and thought, an extension of the mind that translates into its own narration imbued with light and unspoken words. Over time, his works thicken with tarlatana scraps, paper fragments and transparent gauze assembled with wax drippings, resin and silver oxides, which the artist encloses and "guards" with care in display cases with large iron frames, as a precious archive of memory.

In the context of Winter Seas Pipani brings together works of different formats and a pictorial composition of twenty-one small portholes arranged according to a measured setting divided by chromatic "temperatures", which pass from white to blue and culminate in silver tones, emphasizing that poetic afflatus typical of his evanescent sign-gesture-color.
Ilaria Abbiento, an artist who identifies with the sea and over time has investigated its multiple suggestions, convey through her work her own life, the solitude and fullness of long days marked by the tides, observing that perpetual motion, a wave after another, a wave different from the other, no fixed point, no definite shape, not a single precise color but the combination of the most intense blues, where the lights and all the stars are reflected. Between the sky and the sea, in Summer and Winter.
In Ilaria Abbiento's work you are fully immersed, like a poetic illumination by Rimbaud, each image is prodigious, it consoles us where we are inconsolable, it offers us beauty without localizing it, it always gives us the illusion of the border even when it seems to be irretrievably lost. A summary of his inner ocean is on display in Venice: a polyptych of 24 elements composing a cartography of the sea, a sentimental diptych "conceived" during the months of lockdown, a video installation and a small polaroid.