Il Maestro di Pio II a Pienza
In mostra una sezione dedicata ai preziosi doni elargiti da Pio II alla “sua” Cattedrale: dal famosissimo piviale gotico in opus anglicanum raffigurante le Storie di Maria Vergine e delle sante Caterina d’Alessandria e Margherita d’Antiochia (che risalta in un nuovo allestimento inaugurato da pochi mesi) alla trecentesca croce bizantina di San Sava, dalle insegne del vescovo (il pastorale, la mitria) agli elementi del corredo liturgico (il secchiello, il turibolo, la navicella, la pace).
Comunicato stampa
Il ‘Maestro di Pio II’ a Pienza
Pienza, Museo Diocesano 24 giugno – 30 settembre 2012
Per unirsi ai festeggiamenti del Giubileo Pientino, indetto da Benedetto XVI per ricordare i 550 anni della dedicazione della Cattedrale consacrata il 29 agosto 1462 da Pio II, il Museo Diocesano di Pienza accoglie nell’estate del 2012 uno squisito rilievo in marmo risalente a una commissione dello stesso pontefice.
Si tratta di una immagine della Madonna col Bambino e angeli che un tempo si trovava nella Cattedrale di Montepulciano e da qualche anno, a seguito del restauro, è esposta nel Museo Civico Pinacoteca Crociani di quella città. La presenza dello stemma di Pio II nella cornice inferiore indica che la Madonna fu scolpita per il papa e non è da escludere una originaria destinazione a Pienza, magari a Palazzo Piccolomini.
Impreziosito da raffinate dorature, il delizioso rilievo mostra una ordinata architettura prospettica entro la quale si staglia la Madonna seduta in trono, in atto di fare il solletico al Figlio che si erge sulle sue ginocchia; la accompagnano quattro angeli. L’autore è un elegante scultore quattrocentesco che la storiografia artistica, in assenza di una sicura identità anagrafica, ha battezzato con l’appellativo di ‘Maestro di Pio II’, poiché la sua mano, insieme con quella di Paolo Romano, è riconoscibile nel colossale Monumento sepolcrale di Pio II, oggi in Sant’Andrea della Valle a Roma. Verosimilmente di origine toscana, il ‘Maestro di Pio II’ dovette giungere nell’Urbe al seguito di Mino da Fiesole, ottenendo un buon successo, particolarmente nella cerchia piccolominea (fu peraltro l’autore dell’arca destinata a contenere in Santa Maria sopra Minerva il corpo di Santa Caterina da Siena, canonizzata da Pio II). Le sue opere testimoniano efficacemente l’interesse per la prospettiva e per l’antico della generazione che precedette l’affermazione romana di Andrea Bregno.
Per tutte queste ragioni la temporanea presenza del rilievo poliziano, dal 24 giugno al 30 settembre 2012, si inserisce perfettamente nel contesto tematico del Museo Diocesano di Pienza, che vede una sezione dedicata ai preziosi doni elargiti da Pio II alla “sua” Cattedrale: dal famosissimo piviale gotico in opus anglicanum raffigurante le Storie di Maria Vergine e delle sante Caterina d’Alessandria e Margherita d’Antiochia (che risalta in un nuovo allestimento inaugurato da pochi mesi) alla trecentesca croce bizantina di San Sava, dalle insegne del vescovo (il pastorale, la mitria) agli elementi del corredo liturgico (il secchiello, il turibolo, la navicella, la pace). L’esposizione di questa ‘Madonna di Pio II’, inoltre corre in parallelo con quella dedicata dalla Società Bibliografica Toscana, sempre a Pienza e nello stesso periodo, ai libri di Enea Silvio Piccolomini: De reditu Il ritorno: Libri e manoscritti fra ‘400 e ‘500 di Pio II a Pienza.
Museo Diocesano Pienza
Direttore Gabriele Fattorini
Uff. Stampa PR Valentina Niccolai [email protected] 330 315799