Il gioco del gioco

Informazioni Evento

Luogo
SPINTIME
Via di Santa Croce in Gerusalemme, 55, Roma, RM, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

VENERDÌ 11 APRILE ORE 19.00 / SABATO 12 APRILE ORE 17.00 / DOMENICA 13 APRILE ORE 16.00

Vernissage
11/04/2025

ore 19

Curatori
Anselm Jappe
Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra collettiva.

Comunicato stampa

IL GIOCO DEL GIOCO
ESPOSIZIONE COLLETTIVA
VENERDÌ 11 APRILE ORE 19.00 / SABATO 12 APRILE ORE 17.00 / DOMENICA 13 APRILE ORE 16.00
Annalinda Maso, Maria Ginzburg, Luca Ferraro, Rose Marie Ciuciuc, Elena Griscioli, Leonardo Di Ro-
ma, Ilaria Racca, Aurora Segafredo.
A cura di Anselm Jappe, docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Il progetto nasce da un’idea dell’artista Annalinda Maso, volta a mettere in luce la stretta connessio-
ne ancestrale tra arte e gioco, ma anche tra gioco e caso. Da quando la civiltà ne ha memoria, l'uomo
ha costruito e pianificato secondo la legge, sua personale o condivisa, la quale ha sempre avuto il fi-
ne di sistematizzare l'esperienza del reale in base alle conoscenze acquisite. Inevitabilmente però, la
natura delle cose sfugge alla nostra comprensione, e insieme alle strutturazioni logiche coesistono
cause irrazionali a cui si suole attribuire ciò che avviene indipendentemente dalla nostra volontà, si-
milmente a cosa potrebbe accadere durante una partita di un gioco e ad un lancio di dadi: la sorpresa
dell’esito, può condurre ad una meta positiva o negativa, inesorabilmente raggiunta attraverso il de-
stino.
L’esposizione, oltre a rappresentare il gioco nei suoi significati più remoti, diventa gioco di se stessa.
Scandita da un’unica direzione alternata di blocchi e di difficoltà, l’esistenza è più accettabile se vie-
ne ridotta ad un gioco nel quale vincere o perdere non coinvolge la realtà, permettendo così di vedere
l’esistenza in prospettiva, con un’unica direzione ed un inizio e una fine delineati. L’esistenza umana
è raffigurabile metaforicamente come un percorso cadenzato da momenti di felicità e di tristezza, con
premi, punizioni, passaggi rituali e ostacoli, dove il raggiungimento della meta non è mai certa.
Il caso e il gioco si intrecciano in un dialogo affascinante, in cui l’imprevedibile diventa il catalizzatore
della scoperta. Come nella vita, non è dato sapere cosa ci sarà dopo. La fine diventa una consapevo-
lezza astratta, che si risolve nella convinzione che tutti gli esseri viventi sono qui ora, a vivere, a gioca-
re, senza sapere realmente cosa accadrà. L’arte gioca un ruolo fondamentale.
Cosa è controllato dall’artista e cosa è lasciato al destino?
Il vernissage inizierà alle ore 19.00. Il visitatore interagirà con le opere in mostra in maniera ludica ed
il suo percorso sarà deciso da un inziale lancio di dado. Sulle facce del dado saranno segnati i numeri
corrispondenti alle sei caselle speciali del gioco dell’oca: il pozzo, il ponte, l’osteria del tempo perso, il
labirinto, la prigione e la morte. Ciascuna di esse corrisponde all’opera di uno o più artisti. All’inizio del
percorso sarà esposta anche una mappa della disposizione delle opere. Una volta lanciato il dado,
ogni ospite potrà visitare la mostra a partire dalla casella indicata, creando un percorso espositivo
unico e personale, diverso dagli altri