Il Collezionismo di Pietro Il Grande
Si torna a parlare dei più grandi musei del mondo e dei grandi personaggi che hanno fatto la storia del collezionismo alla Fondazione Ermitage Italia.
Comunicato stampa
Ciclo di incontri su “Il Collezionismo e la formazione dei Grandi Musei del mondo”
Conferenza di Sergej Androsov
(Direttore del Dipartimento di Arte Figurativa Europea – Museo Statale Ermitage)
Il Collezionismo di Pietro Il Grande
Lunedì 12 marzo, ore 17.00
Ferrara, Fondazione Ermitage Italia, in c.so Giovecca 148, Ferrara
Si torna a parlare dei più grandi musei del mondo e dei grandi personaggi che hanno fatto la storia del collezionismo alla Fondazione Ermitage Italia.
In programma lunedì 12 marzo a Ermitage Italia un nuovo appuntamento del seguitissimo ciclo “Il Collezionismo e la formazione dei Grandi Musei del mondo” è pronto a catturare l’attenzione del pubblico grazie alla conferenza di Sergej Androsov – Direttore del Dipartimento di Arte Figurativa Europea del Museo Statale Ermitage – che parlerà della figura di collezionista dello zar Pietro Il Grande.
Sergej Androsov avrà l’occasione di presentare un’interessante riflessione su uno dei personaggi che ha più marcatamente segnato la storia russa: Pietro Il Grande.
Oltre ad essere stato un grande riformatore dell’economia e della politica in Russia lo zar fu anche un vero pioniere nel collezionismo artistico. Lo storico dell’arte Sergej Androsov svelerà i segreti della collezione di Pietro Il Grande che fu il primo vero collezionista di oggetti d’arte e mirabilia naturali nella storia russa.
Si deve proprio all’Imperatore la prima collezione russa di pittura che comprendeva circa 300 dipinti di cui ben una settantina provenienti dalla scuola italiana sebbene il gusto personale dello zar privilegiasse la pittura fiamminga e olandese.
Il collezionismo di Pietro Il Grande non si limitò alla sola pittura bensì apportò una rivoluzione ancora più grande nel campo del collezionismo della scultura. Fino all’avvento di Pietro Il Grande in Russia infatti vigeva il “veto” da parte della Chiesa Ortodossa che riteneva che le statue tridimensionali costituissero una sorta di forma di sopravvivenza del paganesimo e dei suoi idoli, fu lo zar a infrangere questo divieto raccogliendo in totale circa 200 statue italiane e antiche romane.
Segej Olegovič Androsov è un noto storico dell’arte pietroburghese, laureato all’Istituto di pittura, scultura ed architettura “I.E. Repin” della Accademia di Belle Arti a Leningrado (Facoltà di Teoria e Storia dell’Arte), dal 1971 è curatore della scultura italiana al Museo Statale Ermitage.
Nel 1999 viene nominato a capo della sezione della pittura e della scultura dei secoli XIX e XX e nello stesso anno riceve la nomina di vice-direttore di quel Dipartimento. Dal 2006 è Direttore del Dipartimento di arte figurativa europea presso il Museo Statale Ermitage.
Androsov è membro dell’Ateneo Veneto (Venezia), dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e dell’Accademia Aruntica di Carrara, dell’Accademia russa delle scienze naturali oltre che del consiglio scientifico della Fondazione Ermitage Italia. Ha vinto numerosi premi tra cui il Premio Grinzane Cavour (2006) e il Premio Giacomo Quarenghi (2010) per la storia dell’arte.