Il cibo. Fra arte passionalità e sensorialità

Informazioni Evento

Luogo
CARREFOUR EXPRESS
Piazza Alfieri 26 , Asti, Italia
Date
Dal al

lunedì, martedì, giovedì, venerdì 8,30 – 13,30 / 15,30 – 19,30
mercoledì e sabato 8,30 – 19,30

Vernissage
14/02/2015

ore 15

Contatti
Email: gwladys.martini@gmail.com
Generi
arte contemporanea, collettiva
Loading…

Ventidue opere di giovani artisti saranno esposte tra le corsie del supermercato: l’inusuale irrompe nella vita quotidiana.

Comunicato stampa

ESPOSTI AD ARTE TRA GLI SCAFFALI
Il cibo. Fra arte, passionalità e percezione sensoriale
Opere d’arte alternate a pasta, detersivi e biscotti? Certo! Inaugura il 14 febbraio la mostra, unica nel suo genere, dal titolo “Il cibo. Fra arte, passionalità e sensorialità” presso il Carrefour Express di Piazza Alfieri 26 ad Asti.
Ventidue opere di giovani artisti saranno esposte tra le corsie del supermercato fino al 16 marzo 2015: l’inusuale irrompe nella vita quotidiana. La normale attività dell’acquisto viene turbata dalla presenza dei manufatti artistici, stimolando il consumatore a divenire pubblico, guardandoli, con occhio diverso da quello con cui osserva i prodotti da acquistare.
I giovani gestori Gerri Callea e Gabriele Tanturri credono nel grande valore aggiunto che la cultura può apportare alla vita di ogni giorno, per cui hanno chiesto agli studenti del liceo artistico di Asti di confrontarsi con il tema del cibo. Gli allievi “artisti”, guidati dalla coraggiosa professoressa Lorenza Lanzetta, hanno risposto con entusiasmo e maturità, affrontando anche temi etici legati al mondo dell’alimentazione.
Ecco che compaiono tra gli scaffali, perfettamente dialoganti con le merci esposte, acquerelli, disegni, installazioni e addirittura il prototipo di un manufatto di disegno industriale.
Poi tocca ai clienti del supermercato: potranno votare l’opera che preferiscono, ricevendo una cartolina per ogni scontrino… volo pindarico niente male, astrarsi per un attimo dai propri acquisti per essere Sgarbi o Daverio per qualche minuto e sperimentare su loro stessi quanto può essere elastica le mente se carezzata con qualche stimolo culturale.
Mettere l’arte in un supermercato non vuol dire mettere l’arte in svendita, abbassandone la qualità, ma aiuta a creare una diffusione capillare dell’arte, per poter arrivare dove i comuni canali di comunicazione tematici non riescono a penetrare.
I giovani allievi talentuosi sono stati trattati come veri artisti e le opere sono allestite da professionisti del settore; infatti la mostra concorso è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che vuole spingere l’incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti.
Se il pubblico non entra nei musei, i musei entrano nei supermercati!