Ibidem. Lo spazio enciclopedico

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE ADO FURLAN
Via Giuseppe Mazzini 49, Pordenone, Italia
Date
Dal al

martedì > sabato
h 17.00 > 19.30

Vernissage
13/11/2016

ore 12

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Carlo Guaita, Cristian Chironi, Lorenzo Missoni
Curatori
Denis Viva
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Ibidem è un progetto triennale d’arte contemporanea, avviato nel 2015 e sostenuto dalla Fondazione Ado Furlan.
La parola, che in latino significa “in quello stesso luogo”, viene impiegata nella notazione bibliografica come formula abbreviativa.

Comunicato stampa

Il presidente della Fondazione Ado Furlan, Caterina Furlan, è lieta di invitarvi all’inaugurazione della mostra IBIDEM. LO SPAZIO ENCICLOPEDICO, che si terrà domenica 13 novembre, alle ore 12.00, nella sala espositiva di via Mazzini 53 a Pordenone.

Ibidem è un progetto triennale d’arte contemporanea, avviato nel 2015 e sostenuto dalla Fondazione Ado Furlan.
La parola, che in latino significa “in quello stesso luogo”, viene impiegata nella notazione bibliografica come formula abbreviativa. Essa esprime il duplice interesse di questa seconda tappa del progetto: per il libro, in particolare per l’enciclopedia, come vero e proprio luogo praticabile e osservabile; e per un arte che ritorna, che compie un’indagine ricorrente verso determinati luoghi e la loro inesauribile identità.
Tre artisti italiani, Cristian Chironi, Carlo Guaita, Lorenzo Missoni, appartenenti a differenti generazioni, propongono un lavoro sull’enciclopedia in quanto fonte, sito, repertorio che investe il ruolo delle immagini nella conoscenza, il loro impiego nel pensiero scientifico o nella rappresentazione architettonica, o la loro possibilità di essere trascese e divenire un luogo dell’immaginario.
La mostra si articola, così, come un laboratorio-archivio: alle pareti i lavori ricavati dalle illustrazioni e dalle iscrizioni enciclopediche; sui tavoli gli “appunti” di una lettura che si converte in poiesi.

My house is a Le Corbusier è un progetto in corso di Cristian Chironi che prevede una serie di residenze all’interno delle abitazioni, sparse per i cinque continenti, ideate dal celebre architetto. Nelle “pieghe” esposte in questa mostra, l’artista parte da alcuni libri dedicati a Le Corbusier, le cui illustrazioni diventano, secondo il minimo e selettivo gesto di una piegatura, delle vere e proprie immagini architettoniche: modulando tra loro le linee, i volumi, gli elementi cromatici basilari, esse riconvocano alcune qualità formali del progetto lecorbusiano e la sua percezione mediata dalle immagini.

Immagine incorporata 1
Cristian Chironi, My house is a Le Corbusier (Notre-Dame du Haut-Palais des Filateurs), 2015
[Courtesy AGI Verona Collection, Collezione Gaetano e Barbara Maccaferri]

Per Carlo Guaita l’enciclopedia sta alla base del tentativo moderno di sistematizzare il sapere e di conferire una misurabilità al mondo. Entrambe le imprese contengono dentro se stesse le aporie e le contraddizioni della modernità, la sua tensione esplorativa e, allo stesso tempo, il suo desiderio di dominio, investendo così, anche iconicamente, la visione del mondo occidentale e la sua crisi. Attraverso le iscrizioni, gli indici, i capitoli di questa interminabile impresa, Guaita compone un regesto, potenzialmente inesauribile, di altrettante “tavole enciclopediche”.

Immagine incorporata 2
Carlo Guaita, Monde, 2013

L’enciclopedia è un ciclo di collages avviato da Lorenzo Missoni nel 2011. A partire da illustrazioni ricavate da vecchi libri, l'artista rielabora questo ricco repertorio visivo secondo carotaggi, tagli, innesti e piani sfalsati. Con una rigorosa eredità formale alle spalle, che affonda fino al Cubismo sintetico, egli fa interagire questo piano compositivo con la catena associativa attraverso la quale sono accostate le immagini. Ne scaturiscono effetti di continuità e di sorpresa, di incompletezza ed espansione, di mascheramento e rivelazione, di nuove situazioni iconiche create da questo lavorìo.