I Martedì Critici – Mauro Staccioli
L’Associazione culturale I Martedì Critici e il Centro Pecci di Prato sono lieti di annunciare l’apertura della terza stagione degli incontri al Museo Pecci di Milano, a cura di Alberto Dambruoso e Stefano Pezzato. Ospite dell’appuntamento inaugurale del nuovo ciclo milanese sarà Mauro Staccioli (Volterra, 1937).
Comunicato stampa
L'Associazione culturale I Martedì Critici e il Centro Pecci di Prato sono lieti di annunciare l'apertura della terza stagione degli incontri al Museo Pecci di Milano, a cura di Alberto Dambruoso e Stefano Pezzato, martedì 12 novembre. Ospite dell'appuntamento inaugurale del nuovo ciclo milanese sarà Mauro Staccioli (Volterra, 1937). Dopo aver conseguito il diploma all’Istituto d’Arte nel 1954, Staccioli si trasferisce in Sardegna nel 1960, dove comincia l’attività di insegnante e fonda il Gruppo di Iniziativa, insieme a giovani artisti e intellettuali sardi. Nel 1963 si trasferisce a Milano, dove continua la sua attività di docente e, dopo una breve fase di sperimentazione nella pittura e nell'incisione, trova la sua vera vocazione nella scultura. Dalla fine degli anni Sessanta, Staccioli sviluppa una idea originale di scultura, inscindibile dal luogo in cui è collocata e che con esso instaura un dialogo intimo, in grado di risignificare lo spazio in cui si inserisce e di aprirlo a nuove esperienze e percezioni. Da questa pratica nasceranno rassegne importanti, come Sculture in città (1972) e Volterra ’73, quest'ultima curata da Enrico Crispolti, in cui la scultura esce dagli spazi consueti del museo e della galleria per entrare a fare parte del tessuto urbano, del territorio, e agendo con la propria presenza in un luogo, sia fisico, sia sociale. Le sculture infatti esprimono il clima politico violento di quegli anni e rivelano l'impegno dell'artista nell'elaborazione del suo progetto artistico. Invitato alla Biennale di Venezia del 1978, Staccioli realizza un muro di cemento alto otto metri, che ostruisce la visuale e ostacola l'accesso al Padiglione Italia. Le sculture dell'artista sono caratterizzate dall'impiego di materiali comuni, come cemento, ferro, mattoni, marmo, e compongono geometrie semplici. Spesso di dimensioni monumentali, le opere di Staccioli destano nello spettatore un senso di meraviglia, come se racchiudessero lo stesso segreto contenuto nelle forme delle strutture preistoriche. Nelle sculture realizzate degli anni Ottanta e Novanta, viene maggiormente sviluppato l'aspetto legato all'equilibrio: ruote, archi, triangoli sono come apparizioni metafisiche; le opere si trovano in bilico, in una sospensione che le rende senza tempo.
Numerose sono le mostre personali di Mauro Staccioli a partire dagli anni Settanta. Fondamentale per il rapporto tra scultura e ambiente è la mostra Lettura di un ambiente tenutasi al Castello di Vigevano nel 1977; negli stessi anni espone anche nelle sale di alcune gallerie milanesi. L'attività espositiva di Staccioli è strettamente connessa ai suoi interventi in spazi pubblici:nel 1982 costruisce la grande installazione in cemento nel parco di Celle di Santomato a Pistoia; negli anni successivi, viene inviato a realizzare installazioni in Europa e in tutto il mondo. Nel 1984 tiene la sua prima mostra personale negli Stati Uniti, alla University Gallery di Amherst in Massachussetts, occasione in cui installa il grande plinto sospeso sulla sua scalinata, poi espone a La Jolla Museum of Contemporary Art di San Diego e realizza, tra il 1987 e il 1991, una serie di installazioni nel parco della Djerassi Foundation di Woodside in California. Le sue sculture, in stretta relazione con l'architettura, sono state esposte presso la Rotonda della Besana a Milano (1987), davanti al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (1988) e nel piazzale principale del Parco Olimpico di Seul (1988). Tra gli interventi più recenti, ricordiamo il celebre Equilibrio sospeso al Rond Point de l’Europe a Bruxelles (1998); l'installazione della scultura Quadrato dai lati curvi a Piazza del Duomo a Milano (2008); la Piramide 38° parallelo nel parco di sculture Fiumara d'Arte a Motta D'Affermo (Messina, 2010); la scultura in acciaio Roma 2011 di fronte alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna; Cerchio imperfetto nel giardino interno dell'Universitа Bocconi di Milano (2012). In anni recenti si sono susseguite diverse mostre antologiche: nel 2008 l’esposizione “Mauro Staccioli: pensare la scultura” al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, nel 2009 Staccioli è stato celebrato dalla grande mostra Volterra - Luoghi d'esperienza, poi nel 2011 a Catanzaro, contemporaneamente al museo MARCA e al Parco archeologico di Scolacium, e nel 2012 le gallerie Niccoli a Parma e Il Ponte a Firenze hanno organizzato una mostra sulle sculture degli anni '70 dal titolo Mauro Staccioli - Gli anni di cemento. Staccioli è membro associato dell’Académie Royale des Sciences, des Lettres et des Beaux-arts de Belgique e Accademico Nazionale di San Luca.