I Martedì Critici – Bizhan Bassiri
Il terzo appuntamento dell’edizione di primavera dei «Martedì Critici» al Chiostro del Bramante di Roma vede protagonista Bizhan Bassiri. L’artista italo-persiano ha dato vita in 35 anni di attività a una mitologia personale di forme, oggetti e soggetti, che hanno alla radice il «pensiero magmatico».
Comunicato stampa
Il terzo appuntamento dell’edizione di primavera dei «Martedì Critici» al Chiostro del Bramante di Roma vede protagonista Bizhan Bassiri. L’artista italo-persiano ha dato vita in 35 anni di attività a una mitologia personale di forme, oggetti e soggetti, che hanno alla radice il «pensiero magmatico», ovvero l’insieme di assiomi e sentenze che Bassiri, scultore e poeta, ha raccolto nel tempo attorno alla propria opera. Le «Erme» di pietra lavica, le grandi «Meteoriti» in bronzo, gli «Specchi solari», le «Serpi mercuriali», le «Evaporazioni» di rappresa cartapesta, i «Dadi della sorte» con tutti i sei lati contrassegnati dal sei, sono i capisaldi di un’idea di arte percepita come primordiale e assoluta, sostanzialmente senza tempo, per cui, come dichiara l’artista, «l’opera d’arte nel mondo è meteorite proveniente dal cosmo, non appartiene alla terra, ma le appare». Un’arte che sgorga come lava dalle viscere della terra o che giunge dal cosmo dopo viaggi di milioni di anni, capace di sposarsi quando con la musica, come in tante mostre-concerto allestite da Bassiri, o con la natura, come ne «La Stanza del Poeta», realizzata in un boschetto di querce sulle colline d’Abruzzo.
Biszhan Bassiri, nato a Teheran nel 1954, si è trasferito nel 1975 a Roma, dove si è diplomato all’Accademia Di Belle Arti nel corso di Scenografia di Toti Scialoja, avendo come compagni di corso Marco Tirelli, Pizzi Cannella, Nunzio, Gianni Dessì e Bruno Ceccobelli. Attualmente vive tra la capitale e San Casciano dei Bagni, presso Siena. Dal 1984 ha tenuto personali presso la Galleria Pieroni, La Nuova Pesa, Volume!, Oredaria arte contemporanea, il Camec di La Spezia e Musei archeologici di Napoli (2004) e di Venezia (2011), dove ha sviluppato un dialogo tra le sue opere e i capolavori dell’antichità. Nel 2009 si è svolto al Teatro Argentina di Roma l’«Evento Manifesto del Pensiero Magmatico», con musiche appositamente composte. Due anni dopo, presso La Nuova Pesa, «La Notte del Pensiero Magmatico» ha visto un reading di Simona Marchini e la collaborazione di Bruno Corà, curatore di molte mostre di Bassiri. Nel marzo 2013 ha esposto assieme a Jannis Kounellis presso il Salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica di Roma.