I Ciardi. Paesaggi e giardini

Informazioni Evento

Luogo
PINACOTECA COMUNALE - PALAZZO SARCINELLI
via XX Settembre, 132 , Conegliano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
15/02/2019

su invito

Editori
MARSILIO
Curatori
Giandomenico Romanelli, Franca Lugato, Stefano Zampieri
Uffici stampa
CIVITA TRE VENEZIE
Generi
arte moderna
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Nuova stagione espositiva di Palazzo Sarcinelli con la mostra, promossa dal Comune di Conegliano e da Civita Tre Venezie, I Ciardi. Paesaggi e giardini.

Comunicato stampa

Dal 16 febbraio al 23 giugno 2019 si apre la nuova stagione espositiva di Palazzo Sarcinelli con la mostra, promossa dal Comune di Conegliano e da Civita Tre Venezie, I Ciardi. Paesaggi e giardini, secondo appuntamento del ciclo dedicato al paesaggio nella pittura veneta tra ‘800 e ‘900, inaugurato nel 2018 con la retrospettiva Teodoro Wolf Ferrari. La modernità del paesaggio. Curata da Giandomenico Romanelli con Franca Lugato e Stefano Zampieri, l’esposizione è dedicata a una delle più affermate “famiglie” di artisti veneti di quel periodo: i Ciardi.
In una fase di grandi cambiamenti della pittura, sempre più orientata verso lo studio dal vero o en plein air della realtà, Guglielmo (Venezia, 1842-1917) e i figli Beppe (Venezia, 1875-Quinto di Treviso, 1932) ed Emma (Venezia, 1879-1933) assumono un ruolo di protagonisti assoluti della scena artistica veneziana, italiana ed internazionale, partecipando alle Biennali di Venezia e ai più importanti appuntamenti espositivi nazionali, avendo anche una buona visibilità all'estero. Come osserva il curatore Giandomenico Romanelli, «la ricchezza della loro scelta a favore del paesaggio si misura nelle radicali novità che essi (e soprattutto Guglielmo) sanno introdurre in questo genere pittorico: la luce declinata in tutte le possibili atmosfere, la presenza viva e palpitante della natura nelle piante, nei campi, nelle messi, nelle distese di eriche; la maestosità spesso scabra delle masse montuose, colte nella luce azzurra dell’alba o in quella struggente e aranciata dei tramonti, i filari, i covoni, i corsi d’acqua».

La rassegna consente di apprezzare attraverso più di 60 opere e con un taglio originale, legato principalmente alla rappresentazione della natura e del paesaggio veneto, gli elementi qualificanti della produzione di questa famiglia, mettendo in evidenza peculiarità, convergenze e divergenze tra i tre artisti, ben riconoscibili grazie ad alcuni confronti proposti in mostra. I prestiti provengono da alcune istituzioni pubbliche come l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia, Casa Cavazzini ̶ Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine e la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia, con un nucleo significativo di dipinti finora conservati nei depositi ed esposti al pubblico dopo circa vent’anni, oltre che da collezioni private.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Marsilio Editori con saggi di Giandomenico Romanelli, Franca Lugato, Stefano Zampieri e Myriam Zerbi.