How early men believed that all things that move are alive

Informazioni Evento

Luogo
AMMIRATO CULTURE HOUSE
via di Pettorano 3 - Lecce, Lecce, Italia
Date
Dal al
Vernissage
19/05/2014

ore 19

Artisti
Riccardo Arena, Jonatah Manno
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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Riccardo Arena e Jonatah Manno, artisti in residenza all’Ammirato Culture House nell’ambito del progetto “Densi Dialoghi/Dense Dialogues” presentano una mostra che documenta il loro viaggio di ricerca tra i siti megalitici del Salento, intrapreso sulla base di una “mappa ideale”.

Comunicato stampa

Riccardo Arena e Jonatah Manno, artisti in residenza all’Ammirato Culture House nell’ambito del progetto “Densi Dialoghi/Dense Dialogues” - ideato e curato da Lorenzo Madaro e Luigi Negro e prodotto dalla Fondazione Musagetes - presentano negli spazi della Casa Ammirata, “How early men believed that all things that move are alive”, una mostra che documenta il loro viaggio di ricerca tra i siti megalitici del Salento, intrapreso sulla base di una “mappa ideale”.
In esposizione materiale fotografico, sculture, disegni e mappe stimolate dalle suggestioni durante il loro viaggio a bordo di un camper, fulcro di tutto il processo di investigazione. Le sale dell’Ammirato Culture House saranno aperte al pubblico, che ha partecipato con gli artisti al “laboratorio aperto”, durante il percorso di ricerca. L’apertura ufficiale della mostra, al termine del viaggio di Arena e Manno, è prevista per il 19 maggio, la chiusura il 31.

Il linguaggio assunto nel lavoro di Manno sviluppa tematiche che gravitano intorno alla posizione esistenziale e antropologica dell'esperienza dell'individuo in quanto soggetto storico. Uno studio “antroposofico” che, attraverso il lavoro dell'arte, propone vie di fuga e speculazioni semiologiche in cui l'opera si propone come motore di significanti.

La polifunzionalità degli archetipi che il mito subisce nel processo di storicizzazione e l’influenza che ne deriva sull’individuo costituiscono dunque i temi centrali dell’indagine artistica di Jonatah Manno.
La ricerca artistica di Riccardo Arena ruota invece attorno alla creazione di processi di studio e alla raccolta di documentazioni eterogenee, ridefinite attraverso un atto intuitivo che mette in discussione i presupposti iniziali della ricerca stessa, arrivando a definire nuove strutture narrative basilari per lo sviluppo delle opere. “Quadri” compositivi in cui, come spiega l’artista: “tornano spesso temi legati alla scienza, alla metodologia della classificazione, alla tradizione e religione, alle visioni utopiche, alle mitologie popolari, a teorie fondate e infondate, agli immaginari catastrofici intesi come atto creativo di riorganizzazione, evoluzione e metamorfosi; questi fili tematici sono tramati nel tentativo di delineare un paesaggio mentale sovrastato da un eccedenza di percezione, la cui oscillazione tra razionale e spirituale, si dissolve in favore di una dimensione evocativa, visionaria e poetica”.

Cenni biografici:
Riccardo Arena
Riccardo Arena, nel corso degli anni, si è dedicato alla creazione di progetti in diversi Paesi del mondo, i cui tempi di realizzazione e contenuti si delineano durante la successione di eventi che nascono all'interno dell'investigazione. Il primo di questi “Il quattro volte albero”, elaborato attraverso una serie di viaggi in Cina, viene esposto nel 2008 a Shanghai nella galleria 1918ArtSpace; e nel 2009 a Milano nello spazio Mayr3 e nella galleria Allegra Ravizza Art Project.
Il secondo, “Duplice morte Ellero ed ecosistema visivo”, partito da un villaggio tibetano del Sichuan e sviluppato dopo una serie di viaggi tra Argentina e Bolivia, viene presentato in varie fasi di sviluppo, nel 2011 a Buenos Aires nella galleria Wussman e nel 2012 nel MAGA, in occasione della vincita del XXIV Premio Arti Visive del Museo di Arte Contemporanea di Gallarate.

Il terzo progetto “Vavilon”, iniziato nell’estate del 2013, è attualmente in fase di produzione e vede come protagonista un arcipelago di isole nel Mar Bianco russo, distanti 160Km dal Circolo Polare Artico, le Isole Solovki.
www.riccardoarena.org
Jonatah Manno
Jonatah Manno (Lecce, 1976) vive e lavora a Berlino. Fra le sue ultime mostre personali ricordiamo: Dimethyltryptamine, presso Museo Apparente, Napoli, 2013; Imparare
a Narrare il Magico. Jonatah Manno & Iris Touliatou, Brown Project Space ad Artissima Lido, Torino, 2011; Perisphere. Emre Hüner
/ Jonatah Manno, Brown Project Space, Milano, 2009.
Nel 2014 viene selezionato per la residenza estiva presso "Skowhegan School of Painting and Sculpture" negli Stati Uniti.
Nel 2008 ha inoltre partecipato al CSAV
- Artists Research Laboratory presso Fondazione Ratti (Como), con Marjetica Potrč come Visiting Professor, e nel 2012 al progetto Laboratorio (con Vittorio Cavallini, Davide Daninos, Attila Faravelli, Andrea Kvas, Nicola Martini, Jacopo Menzani, Luigi Presicce,
Fabrizio Prevedello e Maurizio Vierucci) presso Artisti in Residenza, Macro, Roma. Nel 2014
Jonatah Manno è inoltre curatore del progetto itinerante Persistence is All