Hic sunt leones – Leoncillo

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA L'ATTICO - FABIO SARGENTINI
Via Del Paradiso 41, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle ore 20

il sabato (si prega di telefonare per verificare l'apertura)

Vernissage
27/02/2015

ore 19

Artisti
Leoncillo
Generi
arte contemporanea, personale

Omaggio a Leoncillo nel centenario della nascita.

Comunicato stampa

HIC SUNT LEONES

Ci sono mostre che oltre a gioia portano con sé malinconia: questa è una di quelle. Mi accade sempre, è vero, di palpitare alla vigilia di un evento da me curato o di cui sono autore. Ma qui, nel caso di Hic sunt leones, c’è di più, entrano in gioco rimandi della memoria che non possono lasciarmi indifferente. Leoncillo è stato lo sculture eponimo della galleria L’Attico guidata da mio padre, così come Pascali in seguito lo fu della mia. E ora che, nel centenario della nascita di Leoncillo, ho riunito quattro sue sculture e le ho messe in stretta relazione nello spazio con i dipinti di Burri Fautrier Fontana Morandi, tanto da definirle installazioni, quanti particolari di vita vissuta, quante care inezie - frasi, volti, tic, toni di voce - si riaffacciano nitide dalla nebbia. E’ questo che mi commuove contemplando queste opere: il vissuto che vi è sotteso e che in parte ho condiviso. Mi sovviene ad esempio il viso ossuto di Leoncillo, le labbra sottili e il disegno del teschio leggibile sotto pelle. Ugualmente rivedo Fautrier e la sua eleganza innata che non l’abbandonava nemmeno in stato di ubriachezza. Mentre Burri e Fontana li ho conosciuti sì di persona, ma non a fondo, e Morandi l’ho conosciuto attraverso i quadri. Sono tutti vecchi leoni, va da sé, e nella categoria ci metto pure mio padre. E di diritto ci entrano i critici che ho invitato a scrivere, ciascuno su una singola installazione: Calvesi, Crispolti e Rubiu, vicini alla galleria dalle origini, e Appella intervenuto in epoca più recente.
Mesi fa, curiosamente, quando ancora Hic sunt leones era in forse, ho incontrato a un vernissage un giovane artista che salutandomi mi ha apostrofato: vecchio leone! Ho sorriso fuori ma ancor più dentro di me. Allora è destino, mi sono detto, che si faccia questa mostra tra gioia e malinconia.
Vengano, vengano lor signori a L’Attico in questi giorni, dove si sono trasferiti, per chi ha l’udito fine, i ruggiti mai sopiti del Colosseo a due passi da qui.

Fabio Sargentini