Herbert Brandl

Informazioni Evento

Luogo
GIORGIO PERSANO
Via Principessa Clotilde 45, Torino, Italia
Date
Dal al

martedì – sabato: 10 – 13 | 15.30 – 19
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Vernissage
31/10/2017

ore 18

Artisti
Herbert Brandl
Generi
arte contemporanea, personale
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Nelle opere esposte, ben rappresentative dell’ultima produzione di Brandl, le qualità atmosferiche di una pittura gestuale e istintiva diventano per l’artista tocchi densi e materici, la scalata della montagna prende peso, assumendo forma concreta.

Comunicato stampa

Dal 31 ottobre 2017 al 27 gennaio 2018, la galleria Giorgio Persano propone una nuova mostra personale dell’artista austriaco Herbert Brandl.

"Voglio confrontarmi sempre soltanto con ciò che vedo, con la mia ottica. Non so mai dire di preciso ciò che trasmetto con i miei quadri. Posso solamente arrampicarmici su come su di una parete di roccia (...) dove si possono trovare crepe, acque, pietre o rifrazioni di luce”.

Nelle opere esposte, ben rappresentative dell’ultima produzione di Brandl, le qualità atmosferiche di una pittura gestuale e istintiva diventano per l’artista tocchi densi e materici, la scalata della montagna prende peso, assumendo forma concreta. Le vette si assottigliano fino a diventare contorno e, mostrando un’affinità con l’incisione orientale, il dipingere sembra divenire parte integrante di una pratica spirituale: la contemplazione della natura e della sua potenza.

Come scriveva Focillon: “L’eroismo visionario sta nel fissare le cose con tutte le loro rotture, deformazioni, eccezioni (…). In questa operazione di trasformazione-trasfigurazione del mondo in opera d’arte l’ossessione dei visionari si rivela essere creatrice: il mondo sensibile è punto di partenza e anche punto di arrivo, [l’artista] ha bisogno di entrarvi; non gli basta, ma gli è indispensabile; lo trasfigura, ma lo rispetta.”

Nei lavori in mostra il paesaggio si esprime in tutta la sua monumentalità e solitudine: a volte gli spazi aperti vengono abitati da misteriose creature - iene, orsi - immagini arcaiche forti, fiere e aggressive, padrone di luoghi senza uomini.
In galleria sono inoltre presenti tre grandi dipinti astratti, frammenti naturalistici raccolti dall’artista e qui restituiti come potenti e vibranti ingrandimenti, quasi macro-fotografie.

Lo spettatore si trova dunque immerso in un paesaggio che solo paesaggio non è, tra immagini perennemente in bilico tra figurazione e astrazione. Le pitture di Brandl sono quindi non soltanto uno spunto di riflessione sull’essenza della montagna, da vivere come esperienza sia estetica sia fisica, ma anche un momento di concentrazione, un interrogativo che si apre sulla percezione nell’arte, un invito a guardare alla tela “come ad uno specchio, più che ad una finestra” (Jan Hoet).

Herbert Brandl (Graz, Austria - 1959)

Vive e lavora a Vienna. Dal 2004 è professore all’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf.
Rappresentante del suo paese nella 52. Biennale di Venezia del 2007, tra le numerose mostre personali istituzionali si ricordano quelle presso: Neue Galerie at the State Museum, Joanneum, Graz (1984); Musée d´Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi (1990); Kunsthalle Basel, Basilea (1999); Expo, Austrian Pavillon, Aichi, Giappone (2005); 52. Biennale di Venezia, Padiglione austriaco (2007); Deichtorhallen, Amburgo (2009); “Berge und Landschaften“, Albertina, Vienna (2010); Bank Austria Kustforum, Vienna (2012); “Hyänenpause”, Museum Franz Gertsch, Burgdorf (2017).
Si annoverano tra le collettive: Biennale de Paris, Parigi (1985); Documenta IX, Kassel (1992); “Der Zerbrochene Spiegel”, Kunsthalle Vienna/Deichtorhallen (1993); “Painting on the Move“, Kunsthalle Basel, Basilea (2002); “Pintura”, Museu Serralves, Porto (2004); “Idylle, Traum und Trugschluss”, Collection Falckenberg, Amburgo (2006); “Europe, the future of History“, Kunsthaus, Zurigo (2015).