Happy Days

Informazioni Evento

Luogo
POL!FEMO
Via Giulio Cesare Procaccini, 4 20154 , Milano, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 18.00; chiuso i festivi.

Vernissage
28/05/2014

ore 18,30

Artisti
Massimo Caccia, David Bacter
Generi
personale, disegno e grafica
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“Happy Days” è una mostra a cavallo tra illustrazione e fumetto nata dalla collaborazione tra Massimo Caccia e David Bacter.

Comunicato stampa

“HAPPY DAYS”
Mostra personale di un artista con due teste e quattro mani.
Massimo Caccia e David Bacter
A cura di Carta Bianca

“Happy Days” è una mostra a cavallo tra illustrazione e fumetto nata dalla collaborazione tra Massimo Caccia e David Bacter.
The monkey dream, Jesus zombie VS Grizzly, una libellula tra i capelli, un cane che brucia, un pesce che sanguina… queste sono alcune delle scene che troverete nello strampalato mondo di Happy Days. Un mondo scaturito dall’incontro dei lavori di Massimo Caccia e David Bacter, sodalizio creativo che ha radici profonde.
L’unione ha origine nel 2013 con la bi-personale “Sangue e Zombie”, una mostra dove l’immaginario e le tematiche dei due artisti sono in relazione ma allo stesso tempo rimangono separate.
Tra un “cadavere squisito” e uno scarabocchio nasce il progetto successivo che porta a fondere ulteriormente i due stili. Happy Days, esposizione presentata da Carta Bianca presso Polifemo, è una mostra personale di un artista con due teste e quattro mani.

Massimo Caccia
Si diploma in pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera e dal 1995 espone in varie mostre personali e collettive.
Oltre a dipingere, crea titoli di testa per alcuni cortometraggi, illustra libri per bambini e si cimenta con l'animazione.
Nei tempi morti prende oggetti comuni (tavoli, sedie, divani) e li trasforma in animali.
http://www.massimocaccia.it/

David Bacter
David Bacter è un personaggio misterioso, la sua identità è sconosciuta. Nelle occasioni pubbliche indossa un casco integrale dal quale non si separa nemmeno per dipingere.
Nel suo lavoro propone una serie di immaginarie copertine, che riprendono nella grafica e nel formato i comics anni 50, con una particolare influenza dei fumetti Timely (oggi Marvel), ma che attingono anche dallo sterminato mondo della cultura dei Comics Underground come "Zap Comics" o "American Splendor".
Protagonisti delle sue opere sono mostri, cattivoni, creature tristi e buffe, autoritratti e supereroi pasticcioni. Mostri veri o presunti, celati dietro un’allarmante normalità.
http://www.davidbacter.it/

Orari
In mostra dal 28 Maggio al 6 Giugno 2014
Dal Lunedì al Sabato, dalle 10 alle 18
Chiuso i festivi
Ingresso libero

Inaugurazione ed evento live
Mercoledì 28 Maggio, ore 18.30
Realizzazione sul posto di un lavoro a quattro mani.

Carta Bianca
Carta Bianca nasce dall’amicizia tra Polifemo, associazione di fotografi che opera all’interno della Fabbrica del Vapore, Chiara Rame e Germana Lavagna. Carta Bianca è più di un nome, è la dichiarazione di un intento esplicito, lasciare spazio alle idee e ai progetti che mostrano i mille volti della fotografia, promuovendo mostre e singoli eventi, rassegne e appuntamenti tematici nell’arco di tutto l’anno. Una scatola poliedrica in grado di generare sinergie e contaminazioni, in cui la narrazione per immagini si sviluppa in modo trasversale, affrontando tematiche che spaziano dal fotogiornalismo alla fine art, dall’illustrazione alla grafica, mettendo in contatto professionisti del settore, studenti e giovani appassionati di fotografia.
Info: http://polifemocartabianca.tumblr.com/about

Polifemo è un’associazione culturale indipendente gestita da un collettivo di professionisti dell’immagine (Leonardo Brogioni, Marco Pea, Italo Perna, Luca Tamburlini). Opera all’interno della Fabbrica del Vapore dal 2003, sia nell’ambito della ricerca fotografica (realizzando propri progetti artistici), sia in quello della fotografia commerciale (collaborando con aziende, case editrici, studi grafici, studi di architettura, agenzie pubblicitarie e privati). La sua mission è fornire uno spazio espositivo contraddistinto da un approccio libero nella scelta di opere e artisti; emergenti o consolidati, mostre personali o collettive, prediligendo progetti innovativi nell’uso del linguaggio fotografico.